Collaborazioni | Tutela ambientale

Fassa Bortolo e la soft economy di Symbola

Nell’ottica di tutela ambientale, sviluppo ecocompatibile, dinamismo e avanguardia Fassa Bortolo ha aderito come componente sostenitore alla Fondazione Symbola, al fine di poter ulteriormente sviluppare la propria politica nel rispetto verso l’ambiente e il territorio.

Fassa Bortolo >> propone una vasta e articolata gamma di materiali e soluzioni che assecondano le esigenze degli operatori del settore:
dalle malte agli intonaci premiscelati, dalle pitture ai rivestimenti colorati, dai massetti ai prodotti per la posa dei pavimenti e dei rivestimenti fino alle soluzioni per il risanamento delle murature umide, il ripristino del calcestruzzo e l’isolamento termico, oltre ai materiali bio-ecologici certificati per costruire secondo i canoni della moderna bioarchitettura e il Sistema Cartongesso Gypsotech con una linea completa di lastre e accessori per il montaggio.

Centro ricerche Fassa Bortolo.
Centro ricerche Fassa Bortolo.

L’azienda è presente con 12 stabilimenti in Italia, il più recente dei quali situato a Calliano in provincia di Asti, uno stabilimento in Portogallo, 3 filiali commerciali in Italia, 2 in Svizzera, una in Francia, una in Spagna e una in Inghilterra, con un organico di circa 1.200 collaboratori, che comprendono sia dipendenti che forza vendita. La filosofia Fassa Bortolo è da sempre quella di impegnarsi nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia per contribuire all’evoluzione del settore dell’edilizia.

02 FASSA BORTOLO Symbola Linea PURA CALCE
Linea Pura Calce.

Le cave Fassa Bortolo, da cui si estraggono le materie prime (carbonato di calcio e gesso), sono a cielo aperto o sotterranee e in esse si utilizzano tecnologie estrattive all’avanguardia: così vengono rispettati il territorio, l’ambiente e anche la salute dei lavoratori.
Attualmente vengono coltivate e gestite cave con tecniche pensate in funzione del recupero ambientale e del riuso dell’area di cava a fine coltivazione: tutto deve essere come prima.
Per questo è stata sviluppata una «cultura estrattiva» finalizzata al totale rispetto della natura: le attività estrattive sono state studiate per rispettare gli equilibri geomorfologici, idrogeologici e paesaggistici, minimizzando l’impatto ambientale sul territorio.
Inoltre vengono misurati costantemente le polveri e i rumori prodotti dalle lavorazioni, per tenere sempre sotto controllo la qualità dell’ambiente, sia quello lavorativo sia quello esterno.
L’impegno tecnico-finanziario Fassa Bortolo è da sempre finalizzato all’adeguamento e alla progettazione d’impianti produttivi caratterizzati dalla migliore tecnologia disponibile per prevenire e ridurre ogni possibile inquinamento; tutti gli interventi per la tutela ambientale, assicurano il rispetto dei limiti stabiliti dalle vigenti normative non solo italiane, ma anche Comunitarie e minimizzano ogni impatto ambientale negativo, perseguendo quindi la prevenzione, piuttosto che la semplice protezione ambientale.

Cava di Calliano.
Cava di Calliano.

Tutela ambientale. Nell’ottica di ridurre le emissioni di anidride carbonica Fassa Bortolo, in applicazione del protocollo di Kyoto per la riduzione dei gas serra, utilizza come combustibile lo scarto della lavorazione del legno che per sua natura non contribuisce alla produzione di anidride carbonica.
Molta importanza è data anche alla risorsa idrica e alla necessità di recuperarla quanto e dove più possibile: sono stati a questo scopo progettati dei sistemi per il recupero dell’acqua dal ciclo produttivo e per l’utilizzo di quella meteorica in modo da attingerne meno alla risorsa idrica.

Stabilimento di Calliano.
Stabilimento di Calliano.

Iniziative culturali. L’azienda inoltre promuove numerose iniziative culturali:
i premi internazionali architettura sostenibile (quello Italiano e quello Internazionale) e il premio internazionale Domus Restauro e Conservazione, ideati e promossi in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, con l’obiettivo di far conoscere progetti che abbiano saputo interpretare in modo consapevole principi di sostenibilità e di conservazione;
il restauro degli affreschi del Palazzo dei 300, sede storica del Consiglio Comunale di Treviso, delle pitture murali di alcune botteghe in via dell’Abbondanza a Pompei, in collaborazione anche con la locale Soprintendenza Archeologica,
la partnership dal 2006 al 2010 con il Comune di Venezia, il restauro di alcuni gessi di Antonio Canova (la «Danzatrice con i cembali» e «Le tre Grazie»), grande progetto congiunto con la Fondazione Canova Onlus di Possagno (Tv) e il Museo Boden di Berlino, e molti altri.

Cava di Molazzana.
Cava di Molazzana.

La collaborazione con Symbola. In quest’ottica di tutela ambientale, sviluppo ecocompatibile e dinamismo e avanguardia, Fassa Bortolo ha aderito come componente sostenitore alla Fondazione Symbola >>, al fine di poter ulteriormente sviluppare la propria politica nel rispetto verso l’ambiente e il territorio. Symbola è la Fondazione per le Qualità Italiane presieduta da Ermete Realacci.

Nasce nel 2005 con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di sviluppo orientato alla qualità in cui si fondono tradizione, territorio, ma anche innovazione tecnologica, ricerca, design. In una sola parola, la soft economy: un’economia della qualità in grado di coniugare competitività e valorizzazione del capitale umano, crescita economica e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale. Symbola si propone come aggregatore di soggetti portatori di esperienze diverse, ma accomunati dalla scommessa sulla qualità e sui talenti del territorio.

Attualmente la sua rete associativa raccolta nel Forum degli Associati della Fondazione è costituito da oltre 150 organizzazioni, si tratta di un luogo di scambio che contribuisce alla definizione delle strategie della Fondazione.
Ne fanno parte realtĂ  imprenditoriali, associative e istituzionali che condividono la missione di Symbola.

La Fondazione svolge la sua attività attraverso ricerche, fra cui il Piq (Prodotto interno di qualità), Io sono cultura (che stima il contributo della cultura nell’economia italiana, non solo in settori come il turismo ma anche in ambiti strettamente produttivi, come la manifattura), GreenItaly (il rapporto che racconta la green economy italiana e ne quantifica l’apporto in termini di valore, competitività, innovazione del sistema produttivo) e la Bqi (Banca delle qualità italiane) dossier, rapporti, incontri, seminari, azioni di comunicazione e di formazione, corsi e master in collaborazione con istituzioni, enti di ricerca, associazioni pubbliche e private.

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