Produzione | Fassa Bortolo

Materiali sostenibili per la riqualificazione degli edifici storici di Borgo Canonica

Materiali compatibili con la storia del costruito locale per un intervento di restauro e ristrutturazione che ha dato vita a una struttura ricettiva di lusso in piena sintonia con il contesto storico. I materiali utilizzati per mantenere la funzionalità della muratura sono di Fassa Bortolo: malta strutturale a base di calce idraulica, idrorepellente silossanico, malta osmotica sulle superfici interne, ciclo deumidificante e idropitture ad alta copertura per le finiture interne.

Borgo Canonica è un borgo rurale nel territorio pugliese di Cisternino risalente al 1800 e costituito da un complesso di 45 trulli che da 60 anni versavano in stato di abbandono.

Vista panoramica e dettagli degli esterni delle strutture del borgo dopo il restauro.

Ridare vita al borgo garantendo l’integrità e la bellezza originaria del luogo è stato l’obiettivo di tutti coloro che si sono adoperati in questa maestosa opera di recupero creando Borgo Canonica Luxury Hotel, immerso tra colline e ulivi secolari, è composto da 15 suite, una reception e due zone comuni, sia al coperto che all’aperto. Il progetto è stato curato dallo studio Architetti Aldo Flore & Rosanna Venezia.

Materiali edili e storia del luogo

I materiali scelti ricalcano la storia che ha profondamente caratterizzato il territorio della Valle d’Itria rendendolo unico al mondo e appartengono alla tradizione architettonica pugliese, quali la pietra, la calce, il ferro e il legno, trattati seguendo l’identità storica del borgo.

Fulvio Bianchi | Product manager Sistema risanamento, ripristino e rinforzo strutturale Fassa Bortolo.

Fulvio Bianchi | Product manager Sistema risanamento, ripristino e rinforzo strutturale Fassa Bortolo

«Per ristabilire la corretta funzionalità della muratura è necessaria, prima ancora dell’intervento di consolidamento, una valutazione preventiva per stabilire interventi compatibili e coerenti sia dal punto di vista chimico fisico sia meccanico».

Cantiere, molto complesso, durato circa tre anni

Lo stato di conservazione del complesso dei trulli era di degrado avanzatissimo, con crolli evidenti, presenza di vegetazione infestante le cui radici avevano compromesso la statica e la geometria delle forme del costruito. Per recuperare le superfici murarie esistenti è stato necessario implementare un intervento scuci-cuci. Sono stati rimossi i blocchi di pietra decoesi, le parti prossime al distacco o friabili e tutto ciò che potesse compromettere l’adesione della malta al supporto.

I trulli prima dei lavori.

Il supporto è stato infine accuratamente pulito mediante idropulizia, e le eventuali efflorescenze affiorate sono state spazzolate a secco.
I giunti di allettamento dei nuovi conci lapidei sono stati realizzati con Malta Strutturale Fassa Bortolo Nhl 777 a base di calce idraulica naturale Nhl 3,5additivata con il lattice Ag 15, la cui funzione è quella di migliorare l’adesione della malta al supporto.

Le porzioni di muratura con pietra leccese lasciate a vista sono state trattate con il prodotto idrorepellente silossanico Is 510 per conferire maggiore idrorepellenza. Le analisi strumentali condotte in sito con igrometro hanno rilevato la presenza di tassi di umidità elevati in alcuni trulli, in particolare in corrispondenza delle porzioni di muratura controterra. Vista la possibile presenza d’infiltrazioni dall’esterno è stata utilizzata la malta osmotica Mo 660 sulle superfici interne.

Cantiere di restauro.

Sono poi stati applicati:

il ciclo deumidificante con l’applicazione di Intonaco Macroporoso 717 preceduto da Rinzaffo 720

in corrispondenza dell’intradosso del cono di copertura dei trulli è stato applicato Intonaco 700

su tutte le superfici risultanti è stata applicata la Finitura 750 in due mani e annegata la rete alcali-resistente Fassanet 160 tra la prima e seconda mano.

La tinteggiatura degli interni è stata effettuata con l’idropittura ad alta copertura Pt 213, preceduta dal fissativo Fa 249, conferendo così alle pareti un gradevole aspetto estetico.

Malta strutturale Nhl 777

La Malta Strutturale Nhl 777 è una malta fibrorinforzata monocomponente a elevata azione pozzolanica, a base di calce idraulica naturale Nhl 3.5, sabbie classificate, fibre sintetiche e additivi.

La sua composizione è stata studiata per migliorare la lavorazione e massimizzare l’adesione al supporto in mattoni, pietra, sasso e tufo. La Malta Strutturale Nhl 777 ha come caratteristica principale un basso modulo elastico, studiato e formulato appositamente per rispettare la compatibilità elastomeccanica con i supporti esistenti.

Viene quindi utilizzata in modo particolare su elementi in muratura, volte, archi, per il placcaggio diffuso con sistemi ad alto spessore, e viene applicata in abbinamento alla rete in fibra di vetro alcali-resistente Fassanet Arg 40. Può essere utilizzata infine come malta da muratura nelle operazioni di regolarizzazione, riparazione, ricostruzione della muratura con la tecnica del scuci-e-cuci.

A conferma della sua versatilità vanta una doppia certificazione: è conforme alle normative En 998-1 (norma specifica riferita a malte per intonaci esterni e interni) e En 998-2 (malte per opere murarie).

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