Indagine Cresme | Mercato delle macchine

Federcostruzioni: al via un nuovo ciclo edilizio con il mercato guidato da ristrutturazione, recupero e innovazione tecnologica

Lo studio del Cresme per Federcostruzioni ha evidenziato i primi segnali economici positivi del comparto e dati di vendita in crescita per la filiera delle macchine. Nei primi tre mesi dell’anno, +11,4% di appalti pubblici. Riaprono i cantieri: lo scorso anno ristrutturazioni per 113 miliardi, contro 50 miliardi delle nuove costruzioni. Alberto De Vizio ha ricordato la forza di Federcostruzioni: 100 associazioni, 3 milioni di addetti, 400 miliardi di giro d'affari.

Le domande di fondo che gli operatori della filiera delle costruzioni si stanno ponendo sono, in sintesi, le seguenti: «sono terminati gli anni di crisi? Sta iniziando un nuovo, positivo ciclo edilizio? C’è la ripresa?». Secondo i dati e gli orientamenti raccolti da Federcostruzioni, parrebbe proprio di sì.Convegno FedercostruzioniLo scenario che sta mostrando qualche timido segnale di miglioramento è stato presentato al Samoter >>, in occasione del convegno «Il mercato delle opere pubbliche e le macchine da cantiere verso il settimo ciclo edilizio», iniziativa proposta da Federcostruzioni.
Questi i dati e i commenti emersi dei rappresentanti delle associazioni dei produttori di macchine da cantiere e degli operatori di riferimento del comparto movimento terra. Nel settore nazionale delle costruzioni, il comparto laterizi registra un aumento delle vendite del 13% nel secondo semestre del 2013 e gli appalti pubblici registrano un +11,4% nei primi tre mesi di quest’anno. In conseguenza, le vendite delle macchine da cantiere sono in crescita, con una costante ripresa delle importazioni dall’agosto dello scorso anno. Segno inequivocabile che questi macchinari si vendono, perché le imprese hanno finalmente cantieri in cui impiegarli.

Ad illustrarli è stato Lorenzo Bellicini del Cresme che, per Federcostruzioni, ha analizzato il settore, strettamente legato al mercato delle macchine. Del resto la crisi delle costruzioni è, secondo Bellicini, responsabile direttamente o indirettamente di circa il 50% degli 1,18 milioni di occupati persi nel quinquennio 2008-2013. Finalmente gli indicatori generali sono positivi: gli ordini delle industrie sono in crescita, aumenta costantemente l’import dei semilavorati, gli investitori esteri, fondi e non solo, guardano con interesse al nostro Paese e perfino le immatricolazioni delle auto puntano verso l’alto.Samoter 2014

Lorenzo Bellicini | Direttore Cresme
«Ma attenzione, il mercato che ci troviamo davanti è molto diverso dal passato: la ristrutturazione nel 2013 ha toccato un valore di 113 miliardi di euro, contro i soli 50 miliardi delle nuove costruzioni, dei quali appena 19,7 riguardano l’edilizia residenziale. È quindi evidente come l’innovazione tecnologica, importantissima quando parliamo di ristrutturazione e restauro, sia uno dei driver di sviluppo più importanti per tutte le aziende del settore».

Elisa Cesaretti | Presidente Ascomac
«Produciamo macchinari sempre più sicuri, ecologici ed ecocompatibili che sono anche inevitabilmente più costosi, ma poi non ci sono norme che incentivano le aziende a comprarli. Nei capitolati delle gare d’appalto non se ne parla. Anche i macchinari debbono essere inseriti nel calcolo di sostenibilità di una costruzione e dev’essere introdotto un sistema premiante magari con una defiscalizzazione».

Luca Turri | Presidente Anima
«C’è una carenza grave del sistema bancario che non sostiene le imprese nei progetti e fa mancare loro il necessario supporto finanziario. Una situazione che deve cambiare. Poi, a fronte di un mercato che per il 66% è riqualificazione edilizia, è fondamentale che il Governo non «spaventi» le famiglie che ricominciano a spendere con patrimoniali più o meno mascherate. Le nostre imprese non possono vivere di solo mercato estero, quello domestico è fondamentale e il Governo deve avere un’adeguata capacità di pianificazione e indirizzo».

Carlo Belvedere | Segretario generale Ascomac
«Abbiamo sottolineato alcuni temi che sono fondamentali: al primo posto naturalmente il ritardo di pagamento della Pubblica amministrazione e il Patto di stabilità, ma anche la necessità di intervenire sul dissesto idrogeologico, la riurbanizzazione delle città e la riqualificazione del patrimonio scolastico. Tutti temi che, assieme all’attenzione per le infrastrutture, sono centrali non solo per il nostro comparto ma per tutto il Paese».

Ruggero Riva | Presidente Cantiermacchine
«Le banche non danno credito e i nostri clienti fanno davvero fatica a comprare macchine nuove di cui avrebbero davvero bisogno».

Alberto De Vizio | Segretario generale Federcostruzioni
«Rappresentiamo attraverso 100 associazioni oltre 3 milioni di addetti e 400 miliardi di giro d’affari. Riteniamo di essere la voce autorevole di un importante porzione del tessuto produttivo nazionale».

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