Saie Bari | Dibattito

Federcostruzioni e Federcasa: l’esigenza inderogabile di una politica per la casa

Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni: «C'è una domanda alloggi superiore all’offerta, il fabbisogno minimo rilevato è di altri 300.000 alloggi. Una vera riqualificazione urbana sociale e culturale dovrebbe partire dalla casa e nello specifico dall’edilizia residenziale pubblica dando vita a un’operazione che dovrebbe fungere da traino ed essere un esempio per diffondere buone pratiche di efficientamento energetico e miglioramento sismico egli edifici».

«L’esigenza inderogabile di una Politica per la Casa», promosso da Federcostruzioni e Federcasa è il titolo del convegno che si è tenuto a Saie Bari e che ha messo l’accento su alcune questioni dirimenti della politica delle costruzioni in questo Paese: dalla ridefinizione delle politiche di edilizia residenziale pubblica alla necessità di avviare interventi di riqualificazione e di recupero del patrimonio immobiliare passando per l’adozione di strategie in linea con il trend demografico e i fabbisogni abitativi dei prossimi anni e i cambiamenti generazionali in atto.

Dibattito Federcostruzioni | Da destra, Angelo Deldossi, presidente Ance Brescia, Federica Brancaccio, presidente Federcostruzioni e Francesco Karrer, presidente Comitato Scientifico Federbeton.

Il patrimonio abitativo italiano tra edilizia pubblica e privata

Ecco i dati che fanno da sfondo all’importante evento barese: il patrimonio abitativo italiano conta 12,2 milioni di edifici ed è tra i più vecchi d‘Europa: il 74,1 per cento è stato costruito prima del 1981.
Questo «pesa» sul  fabbisogno termico medio degli edifici abitativi, che è di circa quattro volte superiore alla media rispetto a quelli costruiti secondo le recenti normative sull’efficienza energetica.
Mentre sul fronte della sicurezza sismica, gli edifici abitativi che ricadono nelle zone a più alto rischio (1,2,3) sono 9,3 milioni (il 76 per cento del totale), interessano il 70 per cento dei Comuni e coinvolgono l’80 per cento della popolazione.
Scendendo nel dettaglio, secondo gli ultimi dati forniti da Federcasa, l’edilizia residenziale pubblica oggi riguarda 2,2 milioni di abitanti – dei quali l’88,3% degli inquilini sono italiani – e conta 836mila alloggi in gestiti da 74 enti e aziende territoriali associati. Di questi ben 759mila alloggi sono in locazione Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), 25mila alloggi a canone calmierato, 52mila alloggi a riscatto.

A riguardo, proprio in occasione del convegno, verrà presentato il progetto pilota volto a individuare dei modelli – anche normativi e di finanza agevolata – per rimodernare il patrimonio immobiliare popolare.

Nel dettaglio, la Regione Campania sta ridefinendo le politiche riguardanti l’edilizia residenziale pubblica: dall’accorpamento dei cinque Istituti autonomi case popolari (Iacp) nell’Acer – Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale, alla definizione dei nuovi limiti di costo per gli interventi sull’Erp, fino alla ricognizione e riattribuzione delle risorse finanziarie volte al recupero del patrimonio edilizio pubblico.
Ma ciò che è più importante si è deciso di avviare un vasto intervento di riqualificazione del patrimonio Acer sfruttando le opportunità offerte dal legislatore con i cosiddetti Eco e Sisma bonus.
In tal senso è stata già adottata la delibera GR n. 385 del 6/8/2019 con la quale si avvia il progetto pilota relativo a un fabbricato Acer sito nel Comune di Airola in provincia di Benevento.

Federica Brancaccio | Presidente di Federcostruzioni

«C’è una domanda alloggi superiore all’offerta, il fabbisogno minimo rilevato è di altri 300.000 alloggi. Una vera riqualificazione urbana sociale e culturale dovrebbe partire dalla casa e nello specifico dall’edilizia residenziale pubblica dando vita a un’operazione che dovrebbe fungere da traino ed essere un esempio per diffondere buone pratiche di efficientamento energetico e miglioramento sismico egli edifici».

Fabio Monosilio | Centro Studi Ance

«È dall’edilizia che deve arrivare il contributo maggiore per raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale per l’energia e il clima (Pnec): entro il 2030 bisognerà raggiungere in termini di riduzione dei consumi il 43 per cento dell’energia primaria e il 39,7 per cento dell’energia finale. Un traguardo ambizioso per cui è necessario potenziare l’efficacia degli interventi di riqualificazione energetica del parco immobiliare, sia pubblico che privato».

Ing. Luca Talluri | Presidente di Federcasa

«L’attuale struttura del patrimonio residenziale pubblico non è sufficiente, servirebbero almeno altre 300.000 alloggi. In Italia servono più case popolari e una nuova idea di edilizia residenziale pubblicaAl tempo stesso occorre investire risorse importanti sul piano periferie, per consentire una riqualificazione vera delle aree ad alta densità abitativa, in termine di vita di quartiere e di qualità dell’abitare, elementi che contraddistinguono la nostra quotidianità. Federcasa e gli enti associati sanno bene che la risposta a un disagio abitativo crescente ha inizio nella rigenerazione urbana delle periferie, attraverso la costruzione di nuove abitazioni e talvolta con la demolizione e la ricostruzione degli edifici esistenti. Questo convegno conferma la centralità delle case popolari, vere e proprie infrastrutture sociali e ci indica la direzione da seguire: incrementare certamente il numero degli alloggi, ponendo contestualmente grande attenzione alle mutate esigenze sociali».

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