Lavoro | Edilizia

Distacchi transnazionali in edilizia: in aumento in Italia nel primo semestre 2021

Il primo semestre del 2021 ha fatto registrare un forte aumento per quanto riguarda il fenomeno del distacco transnazionale nel settore edile. Secondo i sindacati FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, con la ripresa, il rischio è quello di un conseguente aumento di dumping salariale e previdenziale. Con l’obiettivo di evitare che questo accada, la Federazione europea dei sindacati e delle costruzioni Efbww, ha avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione dei lavoratori.

Frequente fino a qualche anno fa solo nelle zone di confine, il distacco transnazionale in edilizia è molto diffuso in tutta Italia. Un fenomeno che nel primo semestre del 2021 ha fatto registrare un forte aumento, come hanno spiegato le segreterie nazionali di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

Pur con le regole restrittive per il rischio Covid-19, infatti, sono stati distaccati in Italia ben 1.500 lavoratori, ma sono previsti numerosi nuovi ingressi in considerazione della forte ripresa del settore delle costruzioni.

Regolamentato dalle Direttive dell’Unione Europea e recepite dall’Italia, il distacco prevede l’applicazione del contratto nazionale del settore del paese in cui si lavora, ma molto spesso la norma viene aggirata con l’uso di intermediazioni illegali.

Da una verifica a campione effettuata dai sindacati su alcune province italiane, in media risulta regolarmente iscritto alla Cassa edile di competenza meno del 50% dei lavoratori distaccati ufficialmente. Questo sta a indicare che molto probabilmente nei cantieri italiani lavorano centinaia di operai in distacco internazionale, sfruttati e ricattati, sottopagati e privati dei versamenti previdenziali, senza diritti né tutele, a cominciare da quelle su sicurezza e salute (compreso il rischio Covid, l’accesso al vaccino e la corretta registrazione del Green pass).

Il fenomeno è diffuso in tutti i paesi europei, per questo i sindacati nazionali delle costruzioni e la federazione europea Efbww sono impegnati, dallo scorso 27 settembre, in una vasta campagna di sensibilizzazione e informazione dei lavoratori in distacco transnazionale sui propri diritti.

Durante la campagna verranno distribuite migliaia di “cards” per collegarsi al sito internet www.constructionworkers.eu, curato dalla stessa Efbww nell’ambito del progetto europeo Ecmin. Nel sito, tradotto nelle lingue di 36 paesi diversi, è possibile trovare informazioni su salario, orario di lavoro, malattia e infortunio, sindacati del territorio dove si viene distaccati e tanto altro ancora. Il progetto oltre ai distaccati riguarda anche i migranti.

Segreterie nazionali | FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil

«Occorre un sempre più forte e rigoroso contrasto al dumping salariale e contributivo a danno dei lavoratori e alla concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari, rafforzando i controlli nei cantieri e attivando le verifiche sui lavoratori in distacco attraverso l’incrocio delle banche dati sul lavoro. Occorre poi attivare – così come chiedono il sindacato confederale europeo Ces e la Efbww – la Carta elettronica di Sicurezza sociale Europea per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, così da rendere il lavoro più trasparente e più controllabile». (vb)

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