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FenealUil Lombardia: a Milano il convegno su sicurezza e legalità nei cantieri

FenealUil Lombardia ha tenuto, presso il Centro Congressi Palazzo Castiglioni a Milano, un incontro con i rappresentanti sindacali, istituzionali, politici e imprenditoriali per discutere del tema legato alla sicurezza e legalità dei cantieri e alla necessità di affrontare l’emergenza nazionale degli infortuni sul lavoro. Fondamentale, secondo i rappresentati chiamati in causa, è il miglioramento dell’impianto legislativo attualmente in vigore, e ripristinare un mercato delle costruzioni sano, attraverso investimenti volti alla prevenzione e formazione dei lavoratori.

Lo scorso lunedì 4 ottobre, a Milano, presso il Centro Congressi Palazzo Castiglioni, la FenealUil Lombardia ha riunito vari rappresentanti sindacali, istituzionali, politici e imprenditoriali per discutere di sicurezza e legalità nei cantieri. Un tema quanto mai attuale in questi giorni. Al centro del dibattito la necessità di azioni concrete per arrivare all’obiettivo che da tempo la Uil ha posto in cima alla sua agenda: zero morti sul lavoro.

Tra i presenti all’incontro: Pierpaolo Bombardieri (Segretario Generale Uil), Vito Panzarella (Segretario Generale FenealUil), Enrico Vizza (Segretario Generale FenealUil Lombardia), Letizia Moratti (vicepresidente Regione Lombardia), Marco Accornero (segretario generale Unione Artigiani Milano), Regina De Albertis (presidente Assimpredil Ance); e Bruno Giordano (magistrato direttore capo Ispettorato Nazionale del Lavoro).

Enrico Vizza | Segretario FenealUil Lombardia.

Enrico Vizza | Segretario FenealUil Lombardia

«Non è nostra intenzione criminalizzare il mondo delle imprese, ma occorre prendere atto che qualcosa non sta funzionando. Non è accettabile che al ripartire dell’edilizia possa conseguire un aumento degli infortuni mortali ed è impensabile che un Paese si ridisegni tollerando le stragi nei luoghi di lavoro. Per noi resta fondamentale operare attraverso la contrattazione e l’azione sindacale per favorire il rispetto e il miglioramento dell’impianto legislativo attualmente in vigore, impegnandoci attivamente al fianco degli organi ispettivi per far crescere la cultura della sicurezza e della legalità».

Vito Panzarella | Segretario Generale FenealUil

Vito Panzarella | Segretario Generale FenealUil

«Non può esserci una vera ripresa senza una decisa inversione di rotta degli incidenti sul lavoro. Unitariamente come sindacato abbiamo da tempo iniziato un percorso di iniziative ed assemblee per affrontare il tema e le sue criticità essendo il settore costruzioni tra i più rischiosi. La collaborazione fra i soggetti preposti alla sicurezza e tra tutti gli attori coinvolti è essenziale e lo dimostrano gli ottimi risultati ottenuti con i protocolli e i patti per la legalità e la sicurezza sottoscritti in passato per cantieri importanti come quelli della ricostruzione post terremoto o dell’Expo. Occorre guardare a questi modelli, investire nella prevenzione e puntare sulla formazione, applicare norme e contratti per mettere fine alla strage che solo nell’ultima settimana ha coinvolto decine di lavoratori. Oggi l’edilizia ha davanti grosse opportunità di ripresa e lo stiamo già vedendo ma non possiamo permettere che questo avvenga sulla pelle dei lavoratori. La sicurezza non è un costo e ripristinare un mercato delle costruzioni sano è una condizione sostanziale se vogliamo davvero eliminare lavoro sommerso e irregolare che sono spesso la causa della mancata applicazione delle regole e del verificarsi degli incidenti».

Pierpaolo Bombardieri | Segretario generale Uil.

Pierpaolo Bombardieri | Segretario generale Uil

«In questa settimana ci aspettiamo un decreto che preveda la possibilità sia di sospendere l’attività delle aziende che violano le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sia di velocizzare l’assunzione di 2300 ispettori. Serve, inoltre, la costruzione di una banca dati unica per avere il quadro completo di ciò che avviene nelle aziende: è una necessità imprescindibile, perché la normativa prevede la possibilità della sospensione se c’è una recidiva della violazione nei cinque anni e senza banca dati non si può intervenire. Nei prossimi ci aspettiamo di discutere insieme al Governo su altri punti all’ordine del giorno, per assumere ulteriori decisioni, a partire dall’aumento della formazione per la prevenzione degli infortuni, soprattutto per i lavoratori neoassunti. Questi sono gli impegni definiti nell’intesa raggiunta in occasione dell’ultimo incontro a Palazzo Chigi con il premier, Mario Draghi, per affrontare quella che è una vera e propria emergenza nazionale». (vb)

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