Fivra | Lana di roccia & lana di vetro

Fibre artificiali vetrose in edilizia per salubrità ed efficienza energetica

Gianni Scotti, presidente Fivra, ha relazionato a Roma sulla necessità nell’edilizia civile d'intervenire concretamente per ridurre le emissioni di Co2 incentivando le riqualificazioni, che non possono prescindere da lavori di coibentazione.

Pensare allo sviluppo sempre più in un’ottica di sostenibilità, con un’attenzione maggiore all’efficienza energetica e alla salute, sta diventando un imperativo di forte attualità: questi sono stati i temi di fondo di cui si è discusso ieri a Roma, durante il convegno «Sicurezza ed efficienza energetica: le fibre artificiali vetrose», organizzato da Fivra >>, l’associazione che rappresenta i principali produttori di lana di roccia e lana di vetro, presenti sul territorio italiano.schema lane fivra bassa ris

Edilizia civile: +35%. In Italia, il settore più energivoro è quello dell’edilizia civile (residenziale, uffici e negozi) che, nel periodo 1990-2012, ha registrato un aumento dei consumi del 35%. Otto milioni di edifici (pari al 71% del parco edilizio) hanno più di quarant’anni: intervenire su questo patrimonio, per rendere più efficienti i consumi energetici, consentirebbe di ridurre le emissioni di Co2 di ben 892mila tonnellate l’anno e di tagliare la bolletta energetica dell’8,2%, creando, inoltre, più di 1,7 milioni di posti di lavoro.
Per cogliere questi obiettivi, il settore edilizio ha necessità di un concreto intervento legislativo che miri all’incentivazione delle cosiddette riqualificazioni profonde: soluzioni di lungo periodo per il contenimento dei consumi energetici e, tra queste, le più importanti sono quelle relative alla coibentazione degli edifici. È necessario, però, che gli obiettivi di efficienza energetica siano raggiunti garantendo il pieno rispetto della salute umana. Questa è una delle responsabilità cruciali per il legislatore. Un esempio virtuoso in tal senso è quanto realizzato per regolare l’utilizzo in sicurezza delle fibre artificiali vetrose (Fav), il più importante gruppo di fibre artificiali inorganiche, del quale fanno parte anche le lane minerali (lana di vetro per isolamento e lana di roccia), impiegate proprio nella coibentazione degli edifici.

Linee guida e caratteristiche. Il documento elaborato dal Ministero della Salute «Le fibre artificiali vetrose (Fav): linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute» è stato difatti approvato, il 25 marzo, dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Le linee guida sono un esempio di sinergia fra diversi livelli governativi centrali e periferici. In particolare, le linee guida definiscono le caratteristiche che devono possedere le Fav (dunque anche le lane minerali) affinché non siano classificate come sostanze pericolose e quindi possano essere utilizzate senza rischi per la salute. È infatti sufficiente che rispettino la «nota Q» o la «nota R»: la prima richiede che, tramite un test, sia comprovata l’elevata bio-solubilità delle fibre (ovvero la capacità di essere smaltite dall’organismo prima che possano dare luogo a effetti di bio-persistenza); la seconda richiede che le fibre abbiano un diametro medio ponderale superiore a 6 micron.

Conformità. Le lane minerali prodotte e distribuite dai soci Fivra sono tutte conformi alla nota Q e non sono dunque classificate pericolose per la salute. Il rispetto della nota Q, difatti, è attestato sia da autorevoli istituti di fama internazionale, come ad esempio il Fraunhofer, sia dall’adesione dei soci Fivra al marchio europeo Euceb, lo European certification board per i prodotti da lane minerali. A ulteriore riprova della loro sicurezza, le lane minerali prodotte dai soci Fivra sono esentate dalla compilazione della Scheda dati sicurezza.

Gianni Scotti | Presidente Fivra
Gianni Scotti | Presidente Fivra

Gianni Scotti | Presidente Fivra
«È ora d’intervenire in modo sostanziale per favorire lo sviluppo industriale e l’efficienza energetica, nel pieno rispetto della salute umana. In questo ambito, la strada da percorrere, per il legislatore, è quella delle incentivazioni economiche, unite a interventi normativi che tutelino la salute. In questo senso, le linee guida per l’utilizzo delle Fav sono un esempio virtuoso da seguire. Adesso tutti gli operatori del settore hanno uno strumento chiaro ed efficace per utilizzare in totale sicurezza le lane minerali. Sono proprio soluzioni come questa che aiutano a far ripartire il settore edilizio, cruciale per lo sviluppo economico del Paese. In questo modo, infatti, si sgombra definitivamente il campo da informazioni pseudo-sanitarie, quasi sempre basate su convinzioni datate o totalmente errate, che in passato hanno nuociuto non poco alla crescita dell’intero settore edilizio e, quindi, dell’economia italiana».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here