Il Piano regionale amianto va incontro all’approvazione da parte dell’aula consiliare di palazzo Lascaris.
Le novità introdotte dagli emendamenti per la parte che concerne la presenza naturale di amianto, confermano la necessità di prevedere azioni e regolamentazioni per evitare che attività antropiche nelle aree interessate dalla presenza di rocce contenenti amianto costituiscano sorgenti di fibre.
Più monitoraggi. È stato trovato un accordo per l’implementazione di monitoraggi delle fibre di origine naturale potenzialmente disperse nell’aria. In ordine alla mappatura dei siti con amianto per la quale è previsto un aggiornamento a cadenza di 5 anni è stato stabilito che debba essere fissato un termine per la trasmissione della specifica scheda di censimento approvata dal Piano da parte delle amministrazioni comunali, per evitare una mappatura irregolare.
Metodi alternativi. In ordine allo smaltimento dei materiali contenenti amianto, gli emendamenti valutati ed accolti sono stati tesi alla promozione della ricerca di metodi alternativi allo smaltimento in discarica attraverso la sperimentazione di nuove tecniche di recupero in sicurezza in conformità con i principi comunitari delle migliori tecniche disponibili.