Casse di previdenza | Consultazione pubblica

Fino al 5 dicembre la consultazione pubblica per il regolamento delle casse di previdenza

Il regolamento avrà efficacia dal prossimo 1° gennaio, ovvero il 1° luglio successivo all’entrata in vigore. Gli enti dovranno adeguarsi entro 18 mesi e avranno 5 anni di tempo per ricondurre gli investimenti immobiliari entro i nuovi limiti. La novità riguarda principalmente la fissazione dei limiti e dei criteri di investimento: è previsto che le casse possano investire in forma diretta o indiretta.

Dal 1° gennaio gli enti privatizzati e privati e le casse di previdenza dei professionisti iscritti agli albi non potranno più decidere liberamente la locazione delle risorse ma dovranno porle allineate agli asset fissati per legge, che prevedono meno mattone (al massimo il 20%) e più ricorso ai mercati regolamentati.Fondi pensione

Le casse avranno 18 mesi per adeguarsi e 5 anni per ridurre gli investimenti immobiliari. A prevederlo è lo schema di decreto (del Ministero del Lavoro e dell’Economia) con il regolamento delle attività di investimento degli enti previdenziali privati, sul quale è aperta fino al 5 dicembre una consultazione pubblica.

Ingente patrimonio. Le nuove norme influenzeranno investimenti superiori ai 60 miliardi di euro: in base agli ultimi dati Covip, questo è il patrimonio delle casse che gestiscono la pensione dei professionisti, casse che svolgono la funzione previdenziale raccogliendo 8 miliari di euro l’anno di contributi obbligatori dai professionisti attivi, ovvero quando lavorano, erogando pensioni, sempre su base annua, superiori ai 5 miliardi di euro.

Stessa disciplina sugli investimenti. Il controllo pubblico è stato previsto dal dl 98/2011, che ha assegnato alla Covip le funzioni di vigilanza sulle casse professionali con referto ai Ministeri vigilanti (dell’Economia e del Lavoro) e detta disposizioni sulla base della regolamentazione già in essere per le cosiddette forme di previdenza complementare secondo il dlgs 252/2005, ovvero per i fondi pensione per i quali l’aggiornamento della disciplina è giunto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dm 166/2014.
In questo modo i due sistemi di previdenza, fondi pensione e casse, sono candidati ad avere in comune la stessa disciplina sugli investimenti e scopo delle nuove regole è quello di assicurare tutela pensionistica ai professionisti, compito di garanzia a cui si è autopromosso lo Stato attraverso la Covip, trattandosi di funzione previdenziale di primo pilastro, ovvero obbligatoria in quanto imposta dalla legge.

Fissazione dei limiti e criteri di investimento. La novità principale del regolamento è la fissazione dei limiti e dei criteri di investimento. Principalmente prevede che le casse possano investire in forma diretta o indiretta:

  • forma indiretta: in questo caso deve avvenire tramite convenzioni affidate attraverso un processo di selezione trasparente e competitiva
  • forma diretta: gli enti devono operare secondo il principio della prudente gestione e perseguire l’interesse collettivo di iscritti e beneficiari delle pensioni.

Specifiche. Il regolamento stabilisce che:

  • le casse devono investire prevalentemente negli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati
  • non devono investire più del 5% in strumenti finanziari di uno stesso soggetto e non più del 10% in strumenti finanziari emessi da soggetti appartenenti ad un unico gruppo
  • gli investimenti diretti in beni immobili e diritti reali immobiliari devono essere contenuti nel limite del 20% del patrimonio
  • non possono investire in azioni o quote con diritto di voto della stessa società per un valore nominale oltre il 5% del valore di tutte le azioni o quote emesse dalla società quotata (10% se non quotata).

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