Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri | Indagine

Flat Tax: ne parlano gli ingegneri

Il Centro Studi Cni ha condotto un’indagine in merito al regime della flat tax. Intervistati 10mila ingegneri iscritti all’Albo, il 75% è convinto che rappresenti un vero vantaggio fiscale per le partite Iva, l’ 85% evidenzia dubbi che il provvedimento, così come strutturato oggi, non riesca a portare una crescita effettiva dei comparti legati ai servizi professionali.

Da un’indagine condotta dal Centro Studi Cni su un campione di quasi 10mila ingegneri iscritti all’Albo professionale è emerso che il 77% degli intervistati considera il regime della flat tax per le partite Iva particolarmente favorevole, mentre più dell’85%, seppure con diverse sfumature, è convinto che esso necessiti subito di correttivi.

Cni | Indagine flat tax.

Secondo i dati rilevati dall’indagine, con la flat tax si rischia l’effetto boomerang: un apprezzabile vantaggio fiscale, accompagnato però dalla forte distorsione dei meccanismi di concorrenza tra professionisti, oltre al disincentivo ad associarsi e strutturarsi in modo da creare maggiore massa critica nel mercato.
Non è scontato, dunque, che l’effetto complessivo del provvedimento, così come è strutturato oggi, sia di indurre una crescita effettiva dei comparti legati ai servizi professionali.

Armando Zambrano | Presidente Cni.

Armando Zambrano | Presidente Cni

«Il quadro è piuttosto articolato. Verrebbe da dire che siamo di fronte ad una norma miope, cioè una norma che nell’immediato crea dei vantaggi fiscali apprezzati dai contribuenti, ma che vincola e ridimensiona la crescita nell’immediato futuro. Il regime fiscale della flat tax andrebbe ridefinito in alcuni suoi aspetti, ad esempio, rendendolo applicabile anche ai professionisti che partecipano a società ed associazioni attraverso cui si esercita l’attività principale. C’è poi una questione particolarmente delicata. Il provvedimento, infatti, rischia di avere un impatto molto negativo sulla propensione dei liberi professionisti ad aggregarsi».

Cni. Indagine Flat Tax.

Studi associati

Il rapporto del Centro Studi attesta come il 30% di chi opera in uno studio individuale ha dichiarato di volere entrare a far parte di uno studio associato o di una società. Nel contempo, però, ben il 41% di chi già oggi è socio di uno studio associato o di una società sta pensando di uscire da tale tipologia di struttura per poter accedere al regime della flat tax.

Giuseppe Margiotta | Presidente Centro Studi Cni

Giuseppe Margiotta | Presidente Centro Studi Cni.

«Se vogliamo che il lavoro professionale sia competitivo occorre favorire l’aggregazione tra professionisti, mentre la flat tax va nella direzione esattamente opposta. Il rischio è evidente: la propensione a godere dei benefici fiscali potrebbe essere sovrastante rispetto alla propensione ad organizzare il lavoro sotto forma di studio associato o di Stp. Ben più di un terzo di chi opera in studi più articolati (e sono già una minoranza) sta pensando di ritornare allo studio individuale e questo per noi è un segnale poco incoraggiante che il legislatore ha fortemente sottovalutato e che dovrebbe essere in grado di leggere con più attenzione».

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