Claudio Lucchese | Presidente Florim
«Oggi il sistema industriale mondiale è causa di pesanti ricadute sull’ecosistema sia in termini di emissioni che di materie prime impiegate, elementi che impongono una seria riflessione sul ruolo delle aziende manifatturiere per il futuro. In questo contesto sono lieto di come Florim stia contribuendo attivamente a limitare il proprio impatto. Per un settore energivoro come la ceramica, è molto importante controllare i consumi per evitare gli sprechi. Oggi il mercato ci chiede di modificare strategie e prodotti per diventare “industria sostenibile; questo stimola l’introduzione di nuove tecnologie per creare valore ottimizzando le risorse disponibili necessarie: materie prime, energia, acqua. Noi abbiamo impostato la nostra strategia su due “driver” tanto importanti quanto inscindibili: innovazione e sostenibilità. Nell’interesse di tutti, spero che questo principio diventi contagioso».
Il Gruppo Florim ha raggiunto nuovi e importanti traguardi per la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse grazie a investimenti mirati per oltre 40 milioni di euro e una quotidiana attività di gestione dei processi produttivi.
Si trovano online nel Bilancio di Sostenibilità, che l’azienda redige da 11 anni, i dati e le informazioni in merito all’anno 2018. La politica aziendale di Florim in ottica di gestione ambientale ed energetica non si limita a rispettare quanto previsto dalla normativa vigente ma si pone obiettivi di miglioramento continuo nel prodotto, nel processo e nel monitoraggio della catena di fornitura.
Recupero dell’acqua e dell’energia
Florim oggi è in grado di recuperare il 100% dell’acqua utilizzata nel ciclo produttivo, il 100% degli scarti crudi di produzione che vengono riutilizzati nel processo e, da qualche settimana, a generare – in condizioni ottimali – fino al 100% dell’energia elettrica necessaria per il funzionamento delle fabbriche italiane. L’azienda, infatti, ha recentemente messo in funzione 26 mila mq di pannelli fotovoltaici che si aggiungono a due impianti di cogenerazione e ad altri 19 mila mq di pannelli già esistenti.
Materie prime selezionate
I fornitori di materie prime vengono monitorati attraverso un software che rileva informazioni chiave come la localizzazione delle cave, la distanza dalla fabbrica, la dichiarazione di contenuto riciclato e le schede tecniche di sicurezza. Il prodotto Florim è quindi realizzato con «ingredienti» attentamente selezionati e controllati che vengono miscelati e trasformati in un materiale a sua volta sostenibile.
Impatto ambientale
Florim è stata la prima ceramica al mondo ad ottenere la certificazione Uni En Iso 50001 per l’attenta politica di gestione energetica. A questa si aggiunge la Uni En Iso 14001 per la gestione ambientale e la certificazione del sistema di gestione della qualità Iso9001.
Florim ha inoltre aderito all’Epd (Environmental Product Declaration), certificazione internazionale che misura l’impatto ambientale dei diversi prodotti, lungo l’intero ciclo di vita. La nuova fabbrica 4.0 di Fiorano Modenese, si inserisce tra i pochi edifici industriali certificati in classe A++++ in Italia. Un risultato confermato dai tecnici della Regione Emilia-Romagna.