Produzione | Florim

Il percorso Florim verso la produzione sostenibile

Florim ha ottenuto la certificazione di B Corp, ente non profit americano promotore del modello B Corp. Un traguardo importante nel lungo percorso intrapreso dall’azienda verso una profonda sostenibilità.

Florim a dicembre 2020 ha ottenuto la certificazione B Corp, che attesta il più recente passo avanti dell’azienda nel suo percorso verso una concreta sostenibilità. Si tratta di un traguardo straordinario, in particolare per un’azienda manifatturiera attiva in un settore ad alta intensità di energia e risorse, come quello della ceramica.

La certificazione B Corp giunge in continuità a un percorso avviato da tempo e che ha visto, tra le tappe principali, la trasformazione in Società Benefit che Florim ha compiuto nel marzo 2020, adottando un nuovo Statuto che integra l’oggetto sociale introducendo l’impegno a produrre, oltre al profitto per gli azionisti, un impatto positivo sull’ambiente, sul territorio e nel sociale.

L’azienda a partire dal 2012 ha investito 45 milioni di euro in azioni e tecnologie green; 45.000 mq di pannelli fotovoltaici (che generano energia elettrica per le sedi italiane); il 100% di riciclo delle acque reflue, dei rifiuti e degli scarti crudi della produzione.

E ancora, le partnership con Ospedale di Sassuolo e con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia – a sostegno della salute, della bellezza e dell’arte – e le attività di supporto ai giovani e alla comunità promosse dalla Fondazione Ing. Giovanni Lucchese. A queste scelte, si accompagnano le oltre 20 certificazioni internazionali e la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità a partire dal 2008.

Sede Florim a Fiorano Modenese (Mo).

Il riconoscimento è arrivato a coronamento di un rigoroso processo di analisi e valutazione da parte di B Lab, l’ente non profit americano oggi diffuso a livello globale che promuove il modello B Corp. Il punteggio conseguito da Florim Italia è di 98,1 punti e il consolidato, che comprende la consociata americana, è di 90,9 punti. È un risultato eccellente che si colloca tra i più elevati nel settore manifatturiero/industriale e supera ampiamente il punteggio minimo di 80 punti, necessario per il conseguimento dello status di B Corp.

Le B Corp esemplificano un paradigma evoluto di fare impresa, che Florim ha già nel proprio Dna e si basa sull’impegno a operare generando un impatto positivo sull’ambiente, sulle persone e sulla comunità, oltre ai risultati economici. Florim entra così a far parte del movimento presente in oltre 74 Paesi e costituito attualmente da altre 3.700 imprese B Corp che operano secondo un paradigma “rigenerativo”, ovvero hanno l’obiettivo di contribuire a creare, attraverso la loro attività, una società e un mondo migliori.

Questo risultato è stato raggiunto con il supporto di Nativa, la sustainable innovation company dedicata ad accelerare una trasformazione positiva dei modelli economici, che continuerà ad affiancare Florim nel suo percorso strategico di miglioramento del profilo di sostenibilità nel corso dei prossimi mesi.

Claudio Lucchese | Presidente Florim.

Claudio Lucchese | Presidente Florim

«Per noi il passaggio a Società Benefit non è stato altro che la formalizzazione di un indirizzo intrapreso da molti anni. La presenza nella strategia aziendale, di azioni volte a migliorare l’impatto ambientale e dare sostegno ai dipendenti e al territorio, fa parte del nostro modo di fare impresa da quando il concetto di “sostenibilità” non era ancora così diffuso. Celebriamo questo importante riconoscimento come sigillo del nostro impegno concreto, non come punto di arrivo ma come nuovo stimolo per il futuro».

Eric Ezechieli | Co-founder Nativa.

Eric Ezechieli | Co-founder Nativa

«Florim rappresenta un assoluto caso di eccellenza. La decisione di diventare Società Benefit è coincisa con l’impegno a misurarsi con gli standard (Benefit Impact Assessment – Bia) delle B Corp, riconosciuti in tutto il mondo come i più autorevoli per valutare la creazione di valore sociale, ambientale ed economico. Florim è un esempio per tutto il comparto della ceramica e un faro che indica la via per una indispensabile evoluzione sostenibile di tutto il Made in Italy». (vb)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here