Calcestruzzi Holcim | Conformità ai criteri Leed

Focus sul calcestruzzo che ha contribuito a cambiare lo skyline di Milano

Milano è stata sede di un progetto di riqualificazione urbana che ha visto la trasformazione di oltre 290mila mq di aree dismesse unificando tre quartieri Garibaldi, Varesine e Isola. Le imprese costruttrici hanno scelto i calcestruzzi Holcim per la realizzazione di Porta Nuova. La fornitura totale è stata di 350mila mc di calcestruzzo in parte a basso calore di idratazione in cemento pozzolanico IV/A 32,5 R, e in parte ad alta resistenza con la giusta fluidità per mantenere la pompabilità.
Porta Nuova è stato insignito del premio International Property Award, conferito il 22 settembre 2015, nel quale hanno concorso i migliori progetti internazionali. Porta Nuova ha primeggiato tra i progetti italiani, esempio di eccellenza e innovazione, aggiudicandosi le 5 Star Award
Porta Nuova è stato insignito del premio International Property Award primeggiando tra i progetti italiani come esempio di eccellenza e innovazione aggiudicandosi le 5 Star Award.

Il maxi intervento di trasformazione urbana che ha ridisegnato lo skyline di Milano nell’area che va dalla zona Garibaldi-Repubblica alle Varesine fino al quartiere Isola si è basato sul progetto realizzato da una squadra di 20 architetti, provenienti da 8 differenti paesi, sotto la guida del Gruppo Hines >>  e rappresenta il connubio tra identità cittadina e visione europea.
Il nuovo quartiere Porta Nuova sorge dall’unione dei tre quartieri (Garibaldi-Repubblica, Varesine, Isola) e include strutture per complessivi 360mila mq a destinazione terziaria, commerciale, residenziale, espositiva, culturale e alberghiera e la realizzazione di un parco centrale, giardini pubblici e sistema pedonale continuo, caratterizzato da aree verdi, piazze, ponti e un grande parco che garantisce un collegamento sicuro e facile tra i diversi quartieri. Porta Nuova risulta un esempio di progettazione e realizzazione che concilia qualità e innovazione nell’uso di materiali eco-efficienti con lo sviluppo sostenibile. Per la realizzazione dei tre progetti la committenza ha richiesto a Holcim >> calcestruzzi hsc (high strength concrete) ad alta resistenza, quali C60/75 per l’area Garibaldi-Repubblica e C70/85 per le Varesine, in grado di mantenere omogeneità e costanza per garantire la lavorabilità e la pompabilità ad alta quota (fino a 160 m di altezza) oltre a calcestruzzi a basso calore d’idratazione per contrastare l’alto rischio di fessurazioni collegato ai getti massivi delle platee di fondazione, in questo caso particolarmente alte. È stata necessaria la presenza costante di personale qualificato in grado di controllare la qualità dei prodotti forniti e d’interagire in maniera proattiva con direzione lavori, progettisti e direzione di cantiere oltre alla gestione dei servizi logistici e di pompaggio ad alta quota e di assistenza in cantiere. Sono stati rispettati i criteri di sostenibilità e conformità al sistema Leed alle cui valutazioni sono stati sottoposti tutti gli edifici di Porta Nuova.

Offerta integrata Holcim.
Fornitura e coordinamento del servizio di pompaggio ad alta quota di calcestruzzo ad altissima resistenza in grado di mantenere la resistenza caratteristica, omogeneità e costanza per garantire la lavorabilità e la pompabilità ad alta quota;
soluzione a bassissimo calore d’idratazione per i getti massivi delle fondazioni con spessori alti 250/ 300 cm;
Impianti tecnicamente e ambientalmente avanzati: in particolare l’impianto di Porta Nuova è stato progettato sulla base delle specifiche esigenze del cantiere;
ottenimento convalida da parte di Icmq – in conformità alla norma internazionale Uni En Iso 140121:2002 delle Asserzioni ambientali auto-dichiarate, relative al contenuto del materiale riciclato, per gli impianti di Porta Nuova e Segrate. Le dichiarazioni ambientali sono sempre più spesso richieste da direzioni lavori e committenze ai fini dell’ottenimento della certificazione Leed;
coordinamento logistico dovuto a un notevole impiego di mezzi.

Tra i principi fondamentali alla base del masterplan dell'area Garibaldi si evidenziano i criteri di connessione e la pedonalità come elemento centrale della qualità urbana.
Tra i principi fondamentali alla base del masterplan dell’area Garibaldi si evidenziano i criteri di connessione e la pedonalità come elemento centrale della qualità urbana.

Area Garibaldi-Repubblica
Il masterplan, sviluppato dallo studio Pelli Clarke Pelli Architects >> per l’area Garibaldi-Repubblica, nasce attorno a un «podio», sottostante una piazza di 100 metri di diametro. L’idea di un’isola pedonale dalle notevoli dimensioni è nata dall’esigenza di creare un piano di continuità tra il parco e la cittadella della moda: un’area pedonale circondata da negozi ed uffici, ed una strada che passa sotto la piattaforma.
La piazza, dedicata a Gae Aulenti, è il fulcro dell’intero progetto. Occupata da fontane e specchi d’acqua, la piazza è delimitata da 4 edifici direzionali, tre dei quali progettati proprio dallo studio Pelli Clarke Pelli Architects, si estende su una superficie di oltre 30mila mq (dallo spessore medio di 70 cm con una percentuale di armatura di 210 kg/mc). Il complesso è dominato dalla Unicredit Tower, nuova sede unica delle attività direzionali del gruppo bancario che, con un altezza totale di 231 metri, è a oggi il più alto edificio d’Italia. I suoi 32 piani si elevano per 146 metri sopra il «podio» e sono coronati da una guglia metallica dalla forma a spirale, detta spire e alta 85 metri. Nella stessa piazza si trovano  la Torre B, 22 piani per 100 metri d’altezza, e la Torre C, 12 piani per 50 metri.

La piazza Gae Aulenti è dominato dalla Unicredit Tower che con un altezza totale di 231 metri, è ad oggi il più alto edificio d’Italia. I suoi 32 piani si elevano per 146 metri
Piazza Gae Aulenti è dominata dalla Unicredit Tower che con un’altezza totale di 231 metri, è a oggi il più alto edificio d’Italia. I suoi 32 piani si elevano per 146 metri.

Sostenibilità certificata in 5 punti. Il complesso ha ottenuto la certificazione Gold secondo il protocollo di sostenibilità ambientale Leed, promosso dal Green building council statunitense. La strategia generale di sostenibilità ha affrontato sei temi principali: ubicazione, materiali, acqua, energia, aria e qualità dell’ambiente. Rispetto a un equivalente edificio realizzato con sistemi tradizionali, per la nuova sede Unicredit sono stati raggiunti importanti risultati in termini di:

  • vicinanza a importanti nodi del trasporto pubblico urbano;
  • impiego di prodotti da costruzione di provenienza locale (41%), con notevoli quantità di materiali provenienti da riciclo (20,5%) ed elevato riciclaggio dei rifiuti di cantiere (93%);
  • riduzione dell’uso di acqua potabile (-37,3%);
  • risparmio energetico (-22,5%);
  • tecnologie avanzate di filtrazione dell’aria esterna e di sistemi di monitoraggio del funzionamento degli edifici, che assicurano un livello ottimale di qualità dell’aria e del comfort termico (emissioni climalteranti -42,86%).

Fornitura area Garibaldi-Repubblica. In totale Holcim ha fornito 145.000 mc di calcestruzzo. Di questi quasi 35.000 mc calcestruzzo a basso calore d’ idratazione C30/37 e ad alta lavorabilità, formulato con l’utilizzo di cemento pozzolanico IV/A 32,5 R Holcim, aggregati marchiati Ce con livello di attestazione 2+ provenienti da cave Holcim e «filler» a elevate caratteristiche di pozzolanicità, proprietà che contrasta appunto lo sviluppo del calore d’idratazione e di conseguenza il rischio di fessurazioni, particolarmente frequente nei getti massivi. Oltre al bassissimo calore d’idratazione, ottenuto grazie anche all’uso di ritardanti di presa e di sviluppo del calore, questo calcestruzzo presenta quindi anche notevoli fluidità e lavorabilità e si presta ad essere utilizzato per getti massivi. Inclusi anche 4.000 mc calcestruzzo hsc ad alta resistenza C60/75, studiato da Holcim per avere anche particolari caratteristiche di fluidità in modo da mantenere pompabilità, omogeneità e lavorabilità sufficientemente elevate da sostenere il pompaggio a fino a 160 metri senza rischi di segregazione, per la realizzazione di pilastri perimetrali fortemente caricati e costruiti con elevata densità di armatura portanti l’elevatissima struttura.

La torre di 140 metri ribattezzata Diamante perché la struttura a prisma irregolare e la vetrata conferiscono all'edificio la forma e il colore cangiante del diamante.
La torre di 140 metri ribattezzata Diamante perché la struttura a prisma irregolare e la vetrata conferiscono all’edificio la forma e il colore cangiante del diamante.

L’area Varesine. Il progetto di Kohn Pedersen Fox Architects >> per l’area delle ex Varesine ha previsto uno sviluppo di 82mila mq di strutture a destinazione d’uso prevalentemente terziario e commerciale su cui si sviluppano le tre torri protagoniste dell’intera planimetria. Nel primo lotto è prevista la realizzazione di tre edifici: una torre alta 30 piani fuori terra denominata «Diamante» per la sua particolare conformazione e 2 stecche più basse, tutte con destinazione terziaria.
Al piano terreno si sviluppa un’area verde realizzata al di sopra della copertura del centro commerciale posto al primo piano interrato. Tutti gli edifici hanno 4 livelli di interrato dove sono alloggiati, oltre ai parcheggi per le vetture, tutti i locali destinati all’alloggiamento degli impianti meccanici ed elettrici a servizio dell’intero complesso.
La torre Diamante è uno dei più importanti grattacieli del progetto: alta 140 metri per 30 piani, con una base misurabile in 30×50 m è stata ribattezzata Diamante perché la struttura a prisma irregolare e la vetrata conferiscono all’edificio la forma e il colore cangiante del diamante. Il nucleo in calcestruzzo armato della torre è costituito da 3 elementi scatolari verticali, collegati tra loro mediante travi di accoppiamento in corrispondenza di ogni impalcato. Il calcestruzzo con cui sono state realizzate tali travi è di grado uguale a quello dei muri del nucleo in elevazione C45/55 dai livelli interrati fino al livello 10 e C32/40 dai livelli sopra il 10 fino in sommità. Dal punto di vista costruttivo il getto dei tre corpi che realizzano il nucleo dell’edificio è avvenuto in elevazioni per fasi successive. La struttura in calcestruzzo armato passa ad acciaio al piano primo interrato, con colonne in profilati saldati che vengono annegate poi all’interno del calcestruzzo. Le colonne sono quasi tutte bi-piano con altezze notevoli. Le due stecche hanno dimensioni in pianta 70 x 20 m per 9 piani fuori terra. I primi 8 impalcati sono costituiti da pilastri circolari e solette bidirezionali in calcestruzzo armato, mentre l’ultimo livello è costituito da una struttura in acciaio di copertura che presenta una geometria piuttosto complessa. L’involucro verticale dell’edificio è completamente trasparente.

Torre Diamante : 30 piani fuori terra. Utilizzato cls c45/55 e c32/40.
Torre Diamante : 30 piani fuori terra. Utilizzato calcestruzzo 70/85 per i pilastri circolari per i primi 4 impalcati, c45/55 per  i livelli più alti.

Il calcestruzzo utilizzato per i pilastri circolari dell’edificio (classe di resistenza C70/85 per i primi quattro impalcati) ha consentito la realizzazione di pilastri particolarmente snelli; mentre, per i livelli più alti, si è utilizzata una classe C45/55, visti i minori carichi gravitazionali agenti sui pilastri. L’elevata differenza della classe di resistenza dei pilastri ai livelli bassi (classe C70/85) con la soletta bidirezionale (classe C32/40) ha comportato la necessità di risolvere il dettaglio di interfaccia gettando una porzione di soletta in corrispondenza dell’intersezione con il pilastro di classe C70/85 con lo stesso calcestruzzo.
Torre Solaria. Il secondo lotto invece è caratterizzato da tre torri residenziali di altezze differenti, disposte anch’esse intorno al proprio podio, ovvero piazza Alato tra cui è da segnalare Torre Solaria. Si tratta del più alto grattacielo residenziale del Paese. Con i suoi 143 metri e 37 piani (34 fuori podio, 3 sotto) si affianca alle altre due torri residenziali Torre Aria e Torre Solea. Tutti gli edifici hanno ottenuto la certificazione Leed in quanto ambientalmente sostenibili, sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista del consumo di tutte le risorse coinvolte nel processo di realizzazione.
Fornitura di calcestruzzo per l’ex Varesine. In totale la fornitura di calcestruzzo per la realizzazione dell’area è stata intorno ai 150.000 mc di cui 40.000 (20.000 lotto 1 e 20.000 lotto 2) mc calcestruzzo a basso calore C32/40 e ad alta lavorabilità, formulato con l’utilizzo di cemento pozzolanico IV/A 32,5 R Holcim, e «filler» ad elevate caratteristiche di pozzolanicità per migliorare le prestazioni e per risultare maggiormente sostenibili, perché prodotti certificati appartenenti alla categoria Leed 100% preconsumer. Inclusi anche 5.000 mc calcestruzzo hsc ad alta resistenza C70/85 per garantire la lavorabilità e la pompabilità sufficientemente elevate da sostenere il pompaggio ad alta quota senza rischi di segregazione.

Il Bosco Verticale è stato inaugurato nel 2014 ed ha ottenuto il certificato Leed Gold, il premio «International Highrise Award», a seguire nel 2015 si è aggiudicato anche il premio come «Migliore Architettura del mondo 2015» promosso dall’Illinois Institute of technology di Chicago.
Il Bosco Verticale è stato inaugurato nel 2014 e ha ottenuto il certificato Leed Gold, il premio «International Highrise Award», a seguire nel 2015 si è aggiudicato anche il premio come «Migliore Architettura del mondo 2015» promosso dall’Illinois Institute of technology di Chicago.

L’area Isola. Il progetto del quartiere Isola, zona compresa tra via Confalonieri e via G. De Castillia è segnato dalla realizzazione del «Bosco verticale», progettato dallo studio Boeri >>. Si tratta di un’edifici altamente sostenibile ed innovativo composto da due torri residenziali: la Torre E, 110 metri di altezza per 24 piani e la Torre D, 76 metri per 17 piani. La peculiarità è la presenza di quasi 900 alberi (550 alberi nella prima torre e 350 nella seconda) sugli 8.900 mq di terrazze: un corrispettivo di 20 mila mq di bosco e sottobosco che densificano in altezza il verde nella città. Le torri si affacciano sul grande parco pubblico dei «Giardini di Porta Nuova», beneficiando anche del giardino De Castillia. Il Bosco verticale comprende anche spazi collettivi, e una superficie di 500 mq di pannelli solari e altre soluzioni di riscaldamento geotermico.
Fornitura di calcestruzzo Holcin per Isola. In totale oltre 55.000 mc. Sul totale vanno considerati 6.000 mc di calcestruzzo a basso calore d’ idratazione C30/37 e ad alta lavorabilità, e 3.000 mc di calcestruzzo hsc ad alta resistenza C60/75.

Chi ha fatto Cosa
Committente: Gruppo Hines
Impresa esecutrice dei lavori nell’area Garibaldi-Repubblica: Colombo Costruzioni spa
Imprese esecutrici dei lavori dei due lotti dell’area Varesine: Cmb e Unieco
Impresa esecutrice dei lavori del quartiere Isola nella seconda fase di lavoro: Zh General Construction Company

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