Mise | Area di crisi industriale complessa

Fondi per la riconversione delle aree industriali di Abruzzo e Marche

Sono 32 i milioni di euro stanziati dal Mise per i progetti di riqualificazione delle aree industriali in Abruzzo e Marche. Le domande vanno presentate a Invitalia a partire dal 25 ottobre fino al prossimo 24 novembre.

Sono 32 i milioni di euro messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico per i progetti di riconversione e riqualificazione delle aree industriali delle regioni Abruzzo e Marche: rispettivamente lo stanziamento è di 15 milioni per l’Abruzzo e 17 per le Marche. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere inviate al soggetto gestore, ovvero Invitalia, a partire dal 25 ottobre prossimo e fino al 24 novembre prossimo.

L’area di crisi industriale complessa di Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno.

Con la circolare del 21 settembre n.120340 il Mise assegna le risorse per il progetto di riconversione  e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno approvato con accordo di programma il 28 luglio scorso. La misura propone la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nell’area di crisi abruzzese e marchigiana finalizzata al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti.

Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che prevedono programmi di investimento produttivi e per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro e comportino un incremento degli addetti dell’unità produttiva.

Le agevolazioni sono concesse in forma di contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato alle condizioni e dentro i limiti delle massime di aiuto previsto dal regolamento n.651/2014 dell’Unione europea.
Il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili.

Il contributo in conto impianti e il contributo eventuale diretto alla spesa sono complessivamente di importo non inferiore al 3% della spesa ammissibile.
Il loro importo complessivo massimo è determinato in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato nei limiti delle massime di aiuto previste dal regolamento Ue n. 651/2014.

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