La scelta di svolgere il seminario internazionale Inrl >> (Istituto nazionale revisori legali) sul tema dei fondi strutturali Ue a Napoli ha lo scopo di dare un forte segnale a istituzioni e collettività, anche perché dall’Unione europea proviene il forte richiamo all’utilizzo dei fondi, in parte orientato all’individuazione di interventi su scala macro-regionale del sud Europa.
Di fatto è una corsa contro il tempo per l’utilizzo dei Fondi strutturali Ue 2014-2020, soprattutto nel centro-sud Italia. In questo contesto sarà decisivo il compito svolto dai revisori legali, che hanno predisposto per il prossimo 16 ottobre presso l’Università Parthenope a Napoli un seminario nazionale sul tema dei fondi.
Da un recente monitoraggio compiuto dall’ufficio di rappresentanza dell’Inrl a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, è risultato che a inizio anno l’Italia ha utilizzato, incluso il cofinanziamento nazionale, solamente 35 dei 47 miliardi di euro messi a disposizione dai fondi strutturali, prevalentemente a carico della programmazione europea 2007-2013 (raggiungendo il 74%).
Per non perdere i fondi residui, l’Inrl ha evidenziato che occorre rendicontarli entro fine anno, poiché non sarà facile ottenere una proroga dall’Ue. Considerando che nei due anni precedenti si sono rendicontati 5 e 7 miliardi, arrivare alla rendicontazione di 12 miliardi in questi ultimi tre mesi parrebbe cosa impegnativa ed è per questo che i revisori legali si mettono a disposizione per favorire un’accelerazione e un orientamento efficace di questa gestione.
Occorre precisare che i fondi strutturali, rispetto al Fondo sviluppo e coesione rivolto alle grandi opere infrastrutturali, operano nell’ottica di un investimento sulle aree territoriali, sulle imprese, sulle persone e sulle infrastrutture leggere.