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Fondi strutturali 2007-2013: l’Italia può raggiungere l’obiettivo di spesa

Il totale a disposizione per l’Italia ammonta a 46,7 miliardi di euro per il periodo 2007/2013. Per evitare che i fondi vengano requisiti da Bruxelles e girati ad altri Paesi è in corso uno sprint per il loro utilizzo entro la fine dell’anno.

fondi_strutturali_eu_WEBRischia di essere un’autentica corsa contro il tempo per riuscire a spendere entro gennaio 9,4 miliardi di euro ed evitare così che vengano requisiti dal Parlamento europeo e girati ad altri Paesi. Questa è la sfida che emerge dai dati di monitoraggio resi noti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che mostrano come la spesa finanziaria effettivamente sostenuta dalle istituzioni italiane per i 52 Programmi operativi nazionali (Pon) e regionali (Por) cofinanziati dai Fondi europei Fse e Fesr sia pari a 37,3 miliardi di euro.

L’AMMONTARE DEI FONDI
Il totale dei fondi a disposizione dell’Italia ammonta  a 46,7 miliardi di euro per il periodo 2007/2013. L’Europa però concede solamente 24 mesi di tempo oltre il limite del settennato prima di effettuare il taglio che cadrà proprio a fine anno. Sinora è stato speso il 79,8% delle risorse programmate e, siamo di fronte a una sorpresa, il Sud spende meglio del Centro Nord.
La performance di spesa cambia sia in base all’obiettivo sia in rapporto al Fondo finanziatore: nelle aree dell’Obiettivo Convergenza del Sud Italia (vale a dire le regioni Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata) la spesa presenta un incremento maggiore rispetto al trend delle aree a Obiettivo Competitività (vale a dire le altre regioni). Nelle cinque regioni del Sud il tasso è del 7% a fronte del 5,4% del Centro Nord.
I programmi di spesa finanziati dal Fondo europeo di Sviluppo Regionale sono maggiormente utilizzati rispetto a quelli del Fondo Social Europeo: hanno uno stato di avanzamento del 7% a fronte del 5% dei secondi fondi. Il Dipartimento per lo sviluppo spiega come l’andamento differenziato delle performance di spesa sia il risultato delle difformità dimensionali in termini di ammontare di risorse programmate: 31,4 miliardi per la convergenza, 15,2 miliardi per la competitività.

I DATI SULLA SPESA
I dati sulla spesa attestano un incremento delle risorse pari a 3,1 miliardi di euro rispetto al 31/12/2014.
In percentuale è stato speso in sei mesi il 6,5% delle risorse complessivamente programmate. Nello stesso periodo del 2014 l’incremento era del 4,3% per poi quasi triplicare nel corso del secondo semestre (12,4%).
Nella seconda metà dell’anno è emerso che si spende di più che nella prima ma nel primo semestre di quest’anno si è speso più che nel primo semestre dello scorso anno.
Da Palazzo Chigi la nota che illustra come il ripetersi di una performance simile a quella dello scorso semestre (dello scorso anno) nei prossimi mesi consentirà all’Italia di raggiungere l’obiettivo del pieno utilizzo delle risorse. Per quanto concerne la crescita al Sud, secondo la Presidenza del Consiglio, a incidere sul miglioramento delle performance di spesa è stato l’operato della task force dell’Agenzia di Sviluppo e Coesione istituita per Campania, Calabria, Sicilia e il Pon Reti.
I dati di dettaglio mostrano un incremento di 8,2 punti percentuali superiore alla media nazionale per i Por Fesr Convergenza, programmi in cui è concentrata la metà di tutte le risorse Fesr programmate in Italia la cui spesa residua si attesta a 4,5 miliardi di euro, poco meno della metà del totale nazionale.

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