Confprofessioni | Legge di Stabilità

Fondi Ue ai professionisti

Nella legge di Stabilità è passato l’emendamento che consente ai lavoratori autonomi di accedere ai bandi Ue. Con questo provvedimento possono essere rilanciati gli studi. Confprofessioni ora sta lavorando ad una road map per accompagnare i professionisti nella realizzazione di programmi finanziabili nell’ambito dei Fondi strutturali europei.

Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha commentato l’approvazione del provvedimento che consente ai professionisti di accedere ai Fondi strutturali europei, contenuto nella legge di Stabilità varata dall’aula di Montecitorio. Queste a seguire le sue considerazioni.

Gaetano Stella | Presidente Confprofessioni
Gaetano Stella | Presidente Confprofessioni

Gaetano Stella | Presidente Confprofessioni
«Non si tratta di un traguardo, ma di un punto di partenza per assicurare a tutti i liberi professionisti, senza alcuna distinzione, le risorse necessarie per competere ad armi pari sul mercato dei servizi professionali. Adesso, dobbiamo rimboccarci le maniche perché siamo all’inizio di un percorso che, in linea con gli orientamenti comunitari, supera le distinzioni tra pmi e studi professionali e ridisegna dalle fondamenta il valore dei liberi professionisti in un contesto economico ancora fragile. Abbiamo lavorato incessantemente, prima presso la Commissione europea che nel 2014 ha presentato le Linee d’azione per sostenere l’attività delle professioni liberali, dove per la prima volta i professionisti vengono riconosciuti a tutti gli effetti destinatari dei fondi europei. Ma la battaglia più dura l’abbiamo sostenuta con le istituzioni politiche italiane per affermare il principio sacrosanto, sancito da una Raccomandazione della Commissione europea e da un Regolamento Ue, che anche i liberi professionisti italiani, svolgono un’attività economica al pari delle piccole e medie imprese e, pertanto, hanno il diritto di accedere ai piani operativi Por e Pon del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale della programmazione 2014/2020. Oggi, dopo alcuni tentennamenti, il Parlamento ha riconosciuto pienamente questo diritto, eliminando qualsiasi pretesto e discriminazione nei confronti dei professionisti e togliendo qualsiasi alibi a quelle Regioni che puntavano a escludere i lavoratori autonomi dai bandi regionali. Ora si apre una nuova fase che vedrà Confprofessioni impegnata al tavolo del Comitato con funzioni di sorveglianza per l’attuazione dei Programmi 2014-2020 dell’Agenzia per la coesione territoriale, affinché i professionisti possano beneficiare dei finanziamenti comunitari. Al tempo stesso, stiamo lavorando ad una road map per accompagnare i professionisti nella realizzazione di programmi finanziabili nell’ambito dei fondi strutturali europei. Dobbiamo puntare su innovazione, reti tra professionisti, internazionalizzazione e multidisciplinarietà per rilanciare la competitività degli studi in un mercato dei servizi sempre più globalizzato che richiede nuove competenze di elevato contenuto intellettuale».

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