Confidi | Nel 2012 garanzie per 16 miliardi

Fondo antiusura da 76 milioni

Per far fronte ai fenomeni di usura sviluppatisi ulteriormente a causa della crisi, per le pmi che hanno difficoltà nell’acceso al credito il fondo per la prevenzione del fenomeno usura è stato dotato di un apposito buget che finanzierà Fondazioni e associazioni riconosciute fornendo garanzie a banche e intermediari.
Carmelo Barbagallo, direttore centrale per la vigilanza bancaria e finanziaria Banca d’Italia.

Il direttore centrale per la vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo, intervenuto alla presentazione del rapporto Svimez ha segnalato che «il comparto dei confidi manifesta difficoltà, notevolmente aggravate dalla crisi, che richiederebbero una riflessione più ampia, estesa anche alla funzionalità del complessivo assetto del mercato della garanzia alle piccole e medie imprese. L’assetto dei confini richiede una configurazione diversa da quelle attuale, più snella e più efficiente, maggiormente strutturata e patrimonializzata. Il raggiungimento dell’equilibrio economico passa in primo luogo attraverso il corretto bilanciamento tra riduzione dei costi operativi e incremento della produttività. L’efficientamento delle strutture e lo sviluppo dell’operatività, anche tramite la ricerca di sinergie, non vanno disgiunti dal mantenimento di un’attenta selezione del credito. Vanno migliorati gli strumenti di scoring e valorizzato il patrimonio di conoscenze connesso con la prossimità al territorio».
Per il vertice di Banca d’Italia il settore dei confidi minori è destinato a elevare la qualità dei propri standard organizzativi, in relazione al futuro ruolo di vaglio all’ingresso e di controllo, che il nascente organismo è chiamato a svolgere.
In Italia sono 650. Le iniziative assunte in alcune regioni di modalità aggregative alternative si muovono nella direzione di salvaguardia dell’indispensabile aggancio con i territori. Ricordiamo che i confidi operanti in Italia sono in tutto 650. Quelli di maggiori dimensioni, con attività finanziaria per oltre 75 milioni di euro, controllati da Bankitalia e iscritti nell’elenco speciale (ex art. 107 del Testo unico bancario) sono 62. Nel 2012 hanno rilasciato garanzie per 16 miliardi di euro al sistema bancario, per lo sblocco del credito alle imprese.

Luigi Casero, viceministro all’Economia.

Si tratta di un importo pari al 73% del complesso delle garanzie offerte dall’intero comparto e vale meno dell’1% dei prestiti erogati lo scorso anno dal sistema bancario italiano. In sede di Commissione finanze alla Camera dei Deputati, il viceministro dell’Economia Luigi Casero ha posto l’accento su alcuni aspetti riguardanti i confidi, in particolare ha segnalato che per far fronte ai fenomeni di usura ulteriormente aumentati a causa della crisi e che hanno colpito in modo particolare le pmi che hanno difficoltà nell’accesso al credito, esiste uno strumento apposito, il Fondo per la prevenzione del fenomeno usura, istituito presso il ministero dell’Economia e dotato di un budget da 76 milioni di euro.
76 milioni di euro. Questo fondo erogherà 70 milioni di euro, che saranno distribuiti in base alle domande di contributi e relazioni di operatività presentate entro il 31 marzo 2013 dai Confidi e dalle associazioni della Fondazione. I restanti 6 milioni saranno distribuiti sulla base delle domande presentate entro il 31 marzo 2012.
Questi fondi saranno destinati, per il 70% a finanziare contributi a favore di appositi fondi antiusura costituiti dai Confidi stessi e il restante 30% finanzierà Fondazioni e associazioni riconosciute, che operano nella prevenzione dell’usura: fornendo specifiche garanzie a banche e intermediari, affinché sblocchino i finanziamenti a imprese meritevoli, che non sono riuscite ad accedere al credito.
Questi fondi non finanzieranno direttamente le imprese, ma le banche che sottoscrivono convenzioni col Fondo antiusura. Così, nei possibili casi di insolvenza dei beneficiari del credito le banche potranno rivalersi sul Fondo, in questo caso facente funzione di garante.
A fine 2012 risultavano iscritti 58 Confidi vigilati e altri 5 sono stati iscritti nel primo semestre di quest’anno. Di questi oltre l’80% arriva da artigianato e industria (associati a Fedart e Federconfidi), il restante 20% prodotto dal commercio (ed è associato in Confeserfidi e Federasconfidi). Lo scorso anno sono state iscritti per la prima volta nell’elenco dei vigilati della Banca d’Italia un Confidi di emanazione Legacoop e un altro di riferimento CreditAgri.
In prevalenza al nord. Per quanto concerne gli aspetti territoriali più della metà dei Confidi di grandi dimensioni opera in regioni del nord Italia (prevalentemente Lombardia e Veneto), il 63% delle garanzie rilasciate è ad appannaggio delle regioni del nord e solo il 15% dei Confidi vigilati è presente al sud (soprattutto in Sicilia): occorre segnalare che i Confidi mediamente rilasciano l’86% delle loro garanzie a imprese che operano nelle regioni di insediamento.

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