Disegno di legge | Progetti di riconversione

Fondo da 150 milioni per riqualificare le aree industriali dismesse

Il disegno di legge 1836 propone una serie di interventi per recuperare aree industriali dismesse che non sono più utilizzate per effetto della crisi e cofinanziare interventi di riqualificazione con finalità pubbliche e di edilizia residenziale sociale.

«Misure per favorire la riconversione e la riqualificazione delle aree industriali dismesse»: è il disegno di legge depositato dalla senatrice Pd Camilla Fabbri per combattere la desertificazione produttiva a colpi di progetti di riconversione da concordare con le regioni.fabbrica-dismessa1

Il ddl prevede la costituzione di un fondo da 150 milioni di euro per il triennio 2015-2017 (da coprire con le risorse del Fondo interventi strutturali di politica economica), con il quale cofinanziare interventi di riqualificazione e riutilizzo degli edifici e dei terreni a finalità pubbliche e di edilizia residenziale sociale oppure infrastrutture strettamente funzionali.
Il testo chiarisce il significato di aree industriali dismesse, con il quale si intendono quelle che «riguardano specifiche aree territoriali a vocazione industriale di rilevanza regionale o nazionale soggette a diffuso o totale abbandono produttivo».

Accordi di programma. I progetti di riconversione dovranno essere adottati mediante accordi di programma che sostituiscono l’approvazione dei piani urbanistici necessari al recupero: le opere e gli impianti previsti saranno inoltre dichiarati di pubblica utilità, urgenti e indifferibili.
Il ddl circoscrive l’ambito dei progetti prevedendo specifiche condizioni, tra cui:

  • gli interventi di bonifica delle aree con presenza, anche parziale, di amianto
  • la destinazione di almeno il 20% degli edifici a finalità di utilizzo pubblico
  • la presenza di insediamenti produttivi, commerciali e turistici
  • l’utilizzo di una quota degli edifici esistenti per finalità di edilizia residenziale sociale.

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