Edilizia scolastica | Asilo nido Beato Bertrando, Fontaniva (Pd)

Forma, struttura, spazi, decori e verde elementi per costruire ed educare

Per la realizzazione delle strutture perimetrali di chiusura dell’involucro sono state impiegate pareti in pannelli X-Lam di spessore 120 mm composte da legno lamellare di abete a 3 strati, incrociati perpendicolarmente tra loro, ed essiccati artificialmente con umidità del 10%. Per i muri strutturali interni è stata impiegata la stessa tecnologia X-Lam ma con spessore leggermente ridotto, ovvero di 100 mm. La giunzione tra un pannello e l’altro è avvenuta tramite viti.

Il vero successo di questo progetto è la straordinaria concretizzazione di quanto ideato in meno di 4 mesi: dall’apertura del cantiere in gennaio, con tracciamenti e posa delle fondazioni, alla sua conclusione a maggio con la finitura degli interni, la posa del linoleum e la definizione degli spazi esterni con la piantumazione degli alberi, 89 giorni e la consegna dell’immobile alla cittadinanza proprio prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Un miracolo? No, solo una valida analisi del contesto territoriale, di una progettazione volta alla semplicità tanto della distribuzione spaziale e quanto dello schema architettonico e alla scelta, rivelatasi di nuovo vincente, di affidarsi alla tecnologia X–Lam, fattori che hanno fatto si che il cantiere seguisse uno sviluppo lineare, senza interruzioni di sorta, come evidenziato nel diagramma dei lavori.
 Asilo di FontanivaOpere di Fondazione. La conformazione pianeggiante del terreno ha agevolato non poco l’approccio al cantiere e lo sviluppo della costruzione fin dalle sue battute iniziali. Definita l’area di cantiere attraverso idonea recinzione, a fine gennaio, sono iniziati i lavori di sbancamento, la predisposizione dello scavo e della quota zero, su cui in seguito sarebbero state poggiate le fondamenta. Il sistema costruttivo adottato per la realizzazione delle fondazioni è di tipo tradizionale (ferro-cemento) con un adattamento allo schema di fondazione utile alla realizzazione del cordolo in c.a. su cui ammorsare le parti verticali, della struttura e di delimitazione degli spazi interni dedicati alle attività dei bambini.

. Prospetto sud; est; dettaglio delle finiture dell’involucro esterno con cappotto completato da intonachino traspirante e idrorepellente
Prospetto sud ed est; dettaglio delle finiture dell’involucro esterno con cappotto completato da intonachino traspirante e idrorepellente.

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Pertanto, allo step degli scavi di sbancamento, ha fatto seguito la predisposizione della quota zero di fondazione in cui è stato gettato uno strato di magrone equivalente a 61 mc di cemento posato in opera tramite pompa; sono stati tracciati gli ingombri e i passaggi della piastra di fondazione, che è stata quindi casserata e predisposta con la posa dei ferri di armatura. Negli spazi interstiziali sono stati posati gli igloo di alleggerimento così da creare il vespaio areato attraverso cui permettere la ventilazione naturale della parte di edificio più a diretto contatto con il terreno. Una volta asciugato il getto sono stati realizzati i cordoli in c.a. in corrispondenza di tutte le sedi di appoggio dei pannelli X-Lam di parete.

Pannelli fotovoltaici e tegole in laterizio in copertura.
Pannelli fotovoltaici e tegole in laterizio in copertura.

I cordoli predisposti, si alzano oltre la quota dell’estradosso del vespaio di 300 mm e sono rivestiti esternamente con la guaina bituminosa che risvolta parzialmente anche all’interno, isolando ulteriormente il piano di calpestio dell’edificio a contatto diretto col terreno e fungendo da cuscinetto di appoggio per le strutture in elevazione.

Predisposizione della fondazione e posa dei ferri di armatura.
Predisposizione della fondazione e posa dei ferri di armatura.

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Pareti. La peculiarità architettonica e compositiva dell’edificio risiede nella «dinamicità» del complesso, resa possibile grazie alla scansione degli spazi funzionali e all’articolazione delle pareti portanti che definiscono la planimetria e caratterizzano l’aspetto esteriore del fabbricato. Le pareti non sono solo involucro, ma segno distintivo, metrica, espressione formale che si traduce, a livello statico, in pannelli di dimensioni maggiorate. Strutturalmente i setti portano la maggior parte del peso delle coperture, poiché su di loro grava il carico della trave di colmo e dell’orditura su cui poggia il manto di tegole.

Posa degli igloo.
Posa degli igloo.

Per la realizzazione delle strutture perimetrali di chiusura dell’involucro, invece, sono state impiegate pareti in pannelli X-Lam di spessore 120 mm composte da legno lamellare di abete a 3 strati, incrociati perpendicolarmente tra loro, ed essiccati artificialmente con umidità del 10%. Per quanto riguarda i muri strutturali interni è stata impiegata la stessa tecnologia X-Lam ma con spessore leggermente ridotto, ovvero di 100 mm. La disposizione incrociata delle lamelle longitudinali e trasversali, tipica di questa tecnologia, permette di ridurre al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del pannello, aumentandone la resistenza statica e la stabilità dimensionale.

Rivestimento esterno con guaina bituminosa dei cordoli usati per l’ancoraggio delle pareti X-Lam.
Rivestimento esterno con guaina bituminosa dei cordoli usati per l’ancoraggio delle pareti X-Lam.

La giunzione tra un pannello e l’altro avviene tramite viti: ciascun pannello viene tagliato e sagomato per tutta l’altezza, in prossimità della giunzione, riservando uno scasso per l’alloggiamento di un listello di giunzione. Le strutture portanti verticali, giunte in cantiere già provviste delle sagome per il loro ancoraggio e anche per la collocazione degli infissi interni ed esterni, vengono issate con la gru e posate sul cordolo al quale vengono fissate mediante apposite piastre a L e viti autoperforanti.

Posa delle pareti verticali in X-Lam.
Posa delle pareti verticali in X-Lam.

Collocata una parete, prima del fissaggio della successiva, si provvede all’inserimento del listello di giunzione. Le pareti, quindi, una volta fissate al cordolo in c.a. e affrancate tra loro mediante il listello, vengono rese solidali tra loro assicurandole tramite piastre in acciaio e viti, scelta tecnica che permette alla struttura di assorbire e distribuire il carico in più direzioni.
Per garantire il comfort termico acustico interno è stato previsto il posizionamento dello strato isolante esternamente agli elementi parete verticali, creando un rivestimento a cappotto. Pertanto sono stati posati pannelli di lana di roccia a doppia densità Rockwool (Frontrock max E) di spessore 100 mm fissati con idonee tassellature a taglio termico in quantità di 7/8 pezzi al mq. La finitura esterna dei cappotti consta di un primo strato d’intonaco rasante traspirante, sopra il quale è stata successivamente applicata una rete in fibra di vetro tessile apprettata che funge da aggrappante per il secondo strato di intonaco rasante traspirante. Le pareti esterne hanno poi subito un trattamento finale con intonachino, colorato secondo le scelte cromatiche del progetto, traspirante e idrorepellente.

Posa delle travi di copertura; vista interna della struttura portante.
Posa delle travi di copertura; vista interna della struttura portante.

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Copertura
. La copertura si sviluppa secondo una stratigrafia che ha alla sua base l’orditura portante in travi lamellari di abete, lasciati a vista all’intradosso. L’orditura primaria e secondaria in lamellare riveste, quindi, la duplice funzionalità di elemento portante e una veste decorativa che conferisce calore all’aspetto d’insieme del complesso. Ciascun travetto scarica il suo peso per metà sulla trave di colmo e per l’altra metà sulla trave di appoggio, che è posta più in basso a definire la falda. Per completare l’ossatura strutturale dell’edificio entrambe le travi sono state ammorsate ai rispettivi setti verticali portanti. Nella parte superiore delle travi è stato poi fissato un manto di perline in legno di abete con la funzione di chiusura dell’intradosso della copertura.
Al di sopra della perlinatura è stata appoggiata la barriera al vapore di 1,5 mm di spessore, allo scopo di evitare la formazione di condensa e il conseguente assorbimento di umidità da parte della copertura lignea. In seguito, sulla membrana, è stato posato lo strato isolante composto da pannelli di lana di roccia con spessore 140 mm, con funzione di isolante termico e acustico.

Posa della barriere vapore.
Posa della barriere vapore. 

Successivamente si è proceduto alla realizzazione dell’orditura di listelli in legno di abete, di dimensione 50×70 mm, sui quali sono poi stati posati i pannelli Osb (pannello a lamelle orientate sottili e lunghe) al fine di costituire una sorta di “camera” di ventilazione più esterna, utile a un’ulteriore deumidificazione della copertura e al deflusso, tramite moti convettivi, dell’aria riscaldata proveniente dagli strati più interni. Gli stessi pannelli Osb sono perciò stati impiegati anche come supporto per la posa del manto di finitura della copertura costituita da tegole o pannelli fotovoltaici.

Posa della membrana traspirante.
Posa della membrana traspirante.

Nel caso delle aree rifinite con tegole laterizie, sullo strato più esterno dei pannelli Osb, è stata posata una guaina bituminosa con funzione impermeabilizzante utile a garantire, grazie alla sua scabrosità, anche un appoggio ottimale per la posa delle tegole che chiudono la stratigrafia del tetto. Nelle parti di copertura interessate dalla collocazione dei pannelli fotovoltaici, invece, i pannelli Osb sono stati utilizzati come base d’appoggio per le staffe di ancoraggio della struttura di sostegno dei moduli.
Le lattonerie, infine, sono state realizzate in acciaio inossidabile, con converse e mantovane studiate all’uopo. Il raccordo ai pluviali avviene mediante bocchette di scarico rigide perfettamente saldabili termicamente.

Posa dei listelli per la ventilazione naturale.
Posa dei listelli per la ventilazione naturale.

Controsoffitti e pavimenti. La scansione spaziale degli ambienti, così come la finitura delle pareti, sono parte integrante di un fine gioco percettivo, pedagogico, volto all’insegnamento al bambino della distinzione tra gli ambienti comuni e gli spazi più riservati, dove giocare tutti insieme e dove svolgere attività diverse. In quest’ottica il ruolo dei controsoffitti a pannelli e delle contropareti in cartongesso svolgono un ruolo compositivo e funzionale.

Posa dei pannelli osb per l’aggraffatura del supporto dei pannelli fotovoltaici.
Posa dei pannelli osb per l’aggraffatura del supporto dei pannelli fotovoltaici.

Gli spazi riservati ai piccoli così come i bagni e le classi dei divezzi necessitavano di ambienti più raccolti, più caldi. Ecco quindi che la copertura a falda a doppia altezza, con finitura in legno a vista, spezza qui la sua trama, interrotta da campiture di pannelli controsoffitto giocate sulla composizione a scacchiera: bianca e azzurra, bianca a gialla, bianca e verde, bianca e viola.

Posa isolante del rivestimento a cappotto e dettaglio della gronda
Posa isolante del rivestimento a cappotto.

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Lungo le pareti perimetrali sono stati previsti gli scassi per l’appoggio e il fissaggio di travi longitudinali che corrono paralleli al filo di facciata. Al di sopra di essi, all’estradosso è stato posato un pavimento ligneo, protetto da una balaustra anteriore che definisce una sorta di ballatoio, punto di accesso per la manutenzione della copertura. Al di sotto di tale passaggio corrono gli impianti, chiusi e mascherati dalla trama a scacchiera dei pannelli di controsoffitto, in cui s’incassano anche i faretti per l’illuminazione. Il gioco cromatico si sposa con i colori delle pareti e della pavimentazione in linoleum. I pannelli poggiano su una griglia di guide metalliche, fissate alla parete e ai listelli superiori che consente d’ispezionare gli impianti in qualsiasi punto.
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Decorazioni e finiture delle pareti.
Nella sala della mensa a doppia altezza, le pareti sono segnate dal disegno di un tondo con attorno le posate a rappresentare la tavola apparecchiata come insegnato dalla mamma. Gli spazi comuni per i giochi, anch’essi a doppia altezza, si aprono sul cortile grazie alle grandi porte finestre e sono caratterizzati da pareti decorate con la sagoma di una casa con un sole che splende, di una barca e di alberi che ricordano l’aria aperta, lì ad un passo, nel cortile. Ogni disegno è stato realizzato ritagliando le contropareti in cartongesso (due per lato di tipo standard, fissate con viti autoperforanti fosfatate su profili a C), sagomandole per realizzare la forma voluta. Ciascuna sagomatura è stata poi rifinita in opera e lo sfondato in X-Lam a vivo (o a vista) è stato finito con vernice protettiva, mentre la parete di cartongesso è stata poi verniciata con motivi decorativi colorati di tinte pastello eseguiti con pittura traspirante stesa su una prima mano di fondo acrilico. Queste accortezze hanno fatto si che ogni sagoma diventasse un elemento con cui i bambini potessero giocare tanto con le forme quanto con i colori, sentendosi al contempo coccolati dal calore di un materiale naturale, che indirizzasse la loro giovane coscienza e quella dei grandi, attraverso la lettura della stratigrafia di parete, verso un modo ecologico e sano di costruire.

Dettaglio degli impianti interni
Dettaglio degli impianti interni.

Per quanto concerne le pareti divisorie non strutturali, esse sono state realizzate in lastre di cartongesso montate su struttura a maglia con profili in lamiera d’acciaio zincato da 0,6 mm di spessore e aventi larghezza 75/50 mm e con guide a U orizzontali poste a pavimento e a soffitto. Per i bagni, in particolare, sono state invece utilizzate lastre Idro tipo Acquapanel, ideali per ambienti umidi e bagnati poiché totalmente resistenti all’acqua.

Dettaglio degli intagli effettuati internamente sui pannelli di cartongesso impiegati per il rivestimento dello spazio comune con sole e casa e intagli di alberi.
Dettaglio degli intagli effettuati internamente sui pannelli di cartongesso impiegati per il rivestimento dello spazio comune con sole e casa e intagli di alberi.

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Serramenti. Nell’Asilo nido Beato Bertrando la volontà di dar vita a un gioco interattivo costante e stimolante, tra interno ed esterno, è stata resa attraverso la predisposizione le grandi finestre e porte finestre poste sul lato posteriore che, attraverso la luce conferiscono ulteriore vitalità e vivacità agli spazi. In quest’ottica i serramenti che rappresentano la transizione tra spazio interno ed esterno, hanno la doppia funzione d’isolare e consentire lo scambio con l’ambiente. Una doppia funzione particolarmente cruciale se, oltre all’aspetto di «formazione», consideriamo anche l’aspetto dell’efficienza energetica e del risparmio economico.

Vista dei giochi di altezza interni.
Vista dei giochi di altezza interni.

Alla luce solare e al calore che penetrano dagli infissi fanno però da contraltare le possibili dispersioni che a loro volta influenzano il comfort abitativo dei singoli spazi e quindi il bilancio energetico complessivo. Per ovviare a tali problemi ed evitare sprechi, garantendo al contempo ambienti salubri per i suoi piccoli fruitori, i serramenti sono stati realizzati in pvc e assemblati mediante doppia spina d’incastro con profilo a tripla battuta e doppia guarnizione perimetrale termoacustica. La vetrocamera impiegata, inoltre, si compone di due o tre lastre in cristallo dello spessore di 4 mm assemblate con distanziatore perimetrale metallico che costituisce l’intercapedine. L’occhio di riguardo verso il bilancio energetico si è tradotto anche in piccole accortezze antecedenti la posa dei serramenti esterni. Infatti al fine di garantire la tenuta lungo il perimetro dell’infisso, la spalletta di appoggio del controtelaio è stata isolata e dotata di guarnizione specifica e sono stati posizionati paraspigoli forati rifiniti successivamente con stucco a base di gesso.

Giuditta Gandelli | Gandelli Legnami
Giuditta Gandelli | Gandelli Legnami

Giuditta Gandelli | Gandelli Legnami
Costruire spazi per educare
«Il progetto dell’Asilo nido Beato Bertrando di Fontaniva nasce in conseguenza del bando di concorso indetto dal comune di Fontaniva nel 2012 per la costruzione di un asilo nido da realizzare grazie ai proventi provenienti dalla Farmacia Comunale, che ne porta lo stesso nome.

L’obiettivo, declamato sin dalla predisposizione di tale bando è sempre stato quello di predisporre un ambiente sereno e idoneo a favorire e incentivare la socializzazione, la crescita emotiva e cognitiva del bambino nel rispetto delle varie fasi del suo sviluppo.

L’assunto di base parte dalla volontà di articolare l’asilo nido secondo gruppi pedagogici costituiti con riferimento all’età, allo sviluppo e all’autonomia psico-motoria raggiunta dai bambini. Tale volontà ha fatto da linea guida nello sviluppo del progetto architettonico, nella definizione degli spazi e, ancora di più, nella loro veste formale e decorativa, colorata giocosa e votata all’apprendimento, senza dimenticare il rapporto con l’esterno, con il verde e la natura campo di gioco atavico e prediletto dai bambini di ogni età, e senza venire meno alla sua peculiarità di spazio comunale, votato quindi alla multifunzionalità e alla versatilità al di fuori degli orari operativi dell’asilo nido.

Il progetto dell’Asilo Nido Beato Bertrando dà vita a 340 mq circa in grado di accogliere 30 bimbi e 12 lattanti con spazi stimolanti per la crescita colorati e sicuri: aree gioco, dormitori, servizi igienici, mensa e ambienti riservati al personale, con bagni e spogliatoi dedicati. Le case che circondano il fabbricato dell’asilo non spiccano per peculiarità storica né formale: si tratta di tipologie abitative residenziali contemporanee, esempi di edificazione e insediamento tipici dei nuclei famigliari contemporanei ai quali, appunto, il nuovo servizio dell’asilo nido si rivolge e con cui dialoga, pur contraddistinguendosi, sotto l’aspetto formale dell’involucro che raccoglie gli spazi interni dedicati alle attività educative».

Diego Occini | Direttore lavori
Diego Occini | Direttore lavori

Ing. Diego Occini | Direttore lavori
Edificio armonico dalla composizione apparentemente semplice
«La costruzione, sfruttando il terreno pianeggiante si pone orizzontalmente rispetto al fronte strada, sviluppandosi non oltre il piano fuori terra, e si distingue per il proprio carattere dinamico, immerso nel verde, circondato da alberi in crescita che circondano e proteggono la struttura e la trasformano in uno spazio a dimensione di bambino.

Gli stessi alberi, con il loro legno, ben dialogano con l’edificio realizzato, appunto, con struttura portante in pannelli X-Lam privi di siliconi e formaldeide, proprio a voler sottolineare l’attenzione prestata ai piccoli grandi utenti del progetto e alla loro formazione indiretta, orientata verso la salvaguardia tanto della salute quanto dell’ambiente. Tale guida formativa è stata quindi rafforzata anche attraverso piccole accortezze progettuali come i decori tridimensionali, ricavati nei rivestimenti di cartongesso delle pareti, ottenuti speditamente attraverso l’intaglio di figure semplici e facilmente riconoscibili dai piccoli fruitori sia perché lasciate nella tonalità naturale del legno, dipinto solo con impregnante all’acqua, sia perché rappresentano oggetti presenti nella quotidianità.

La dinamicità dell’edificio è molto evidente: la separazione interna tra i quattro ambienti affiancati delle attività comuni, della mensa, dell’ingresso e degli spogliatoi per i dipendenti si coglie già osservando dall’esterno il complesso. La sagoma delle pareti di chiusura laterale, così come quella dei setti portanti interni fanno sentire la loro presenza stagliando il loro ingombro oltre il colmo della copertura e avanzando oltre il profilo della facciata.

Un gioco formale dai molteplici significati estetico, statico e appunto formale. La scansione ritmica nella disposizione di setti ricorda la composizione armonica di un breve motivo musicale, proprio lì disegnato sulla planimetria come poche note che si alzano abbassano sul pentagramma a formare la successione degli spazi che, dall’esterno, anche l’occhio meno attento è in grado di cogliere. Quasi sembra venire meno la percezione che in realtà quei setti lignei, ben più massicci delle altre pareti, portino il peso dell’intera struttura e che su di essi si scarichi il peso di tutta la copertura.
L’aspetto formale esterno è educato, in linea con le preesistenze abitative, che non cerca di soverchiare con giochi estetici o compositivi da cattedrale nel deserto ma che invece richiama con i colori impiegati per le finiture delle murature: due tonalità di giallo, una più calda e accesa per le pareti di chiusura parallele al fronte strada ed un giallo più tenue, paglierino, usato perle pareti portanti laterali.

Anche la bussola d’ingresso, in aggetto rispetto al resto del corpo di fabbrica, presenta un piccolo sfondato di colore giallo caldo che funge quasi da pronao prima di varcare la soglia del nido. Dietro, dove si apre il cortile, tutto cambia: le finestre si ampliano, diventano grandi porte finestre che fanno entrare la luce e il verde, una commistione con la natura riparata e protetta, dove il dentro è fuori e viceversa».

Dettaglio della controsoffittatura
Dettaglio della controsoffittatura

DIAGRAMMA LAVORI
Definizione cantiere e fondazioni in c.a.
Allestimento cantiere
: fine gennaio
Tracciamento e realizzazione piastra fondazione: 1^ settimana di febbraio
Getto cordoli in c.a. e realizzazione vespaio: 2^ settimana di Febbraio
Pareti e copertura
Allestimento ponteggi: metà febbraio
Montaggio pareti in X-Lam: 3^ settimana di febbraio
Montaggio travi di copertura: fine febbraio
Montaggio intradosso copertura: inizio marzo
Posa barriera al vapore e isolamento: metà marzo
Ultimazione copertura, posa lattonerie, pannelli pv e tegole: metà aprile
Rivestimento a Cappotto
Posa cappotto:
fine febbraio
Rasatura: inizio marzo
Posa intonachino colorato di chiusura: inizio aprile
Impianti termoidraulici
Formazione scarichi e condotti: metà marzo
Posa pannelli radianti riscaldamento: fine marzo
Allaccio impianto di riscaldamento: aprile
Allaccio fognature: fine aprile
Montaggio sanitari: maggio
Serramenti
Posa serramenti
: aprile
Impianti elettrici
Posa tubazioni e predisposizione impianti
: marzo
Posa pannelli pv: metà aprile
Passaggio cavi: aprile
Cartongessi
Posa strutture cartongessi:
fine marzo
Rasatura interna: metà aprile
Pittura: fine aprile
Controsoffitti
Posa controsoffitti: aprile
Pavimentazioni
Posa pavimentazioni e rivestimenti bagni: aprile
Posa linoleum: inizio maggio

Chi ha fatto Cosa
Committente: Farmacia comunale Beato Bertrando srl
Progettazione e direttore lavori: ing. Diego Occini
Responsabile di cantiere: geom. Silvio Riscaldino
Impresa edile: Gandelli Legnami srl

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