Comparto delle costruzioni | Centro studi Impresalavoro

Franco Turri (Filca-Cisl): «Costruzioni, crisi da record: urgono azioni per la ripresa»

La situazione occupazionale in Italia continua ad essere elemento di preoccupazione per i vertici delle rappresentanze sindacali della Filca-Cisl. Situazione caratterizzata da lavoratori autonomi che hanno cessato l’attività e addetti «ormai scomparsi» dalle Casse edili.
Franco Turri | Segretario nazionale Filca-Cisl
Franco Turri | Segretario nazionale Filca-Cisl

Franco Turri, segretario nazionale della Filca-Cisl >> commentando la ricerca del Centro studi Impresalavoro, realizzata su elaborazione dei dati Istat ha considerato che «le costruzioni sono certamente il comparto che dal 2008 ad oggi ha perso il maggior numero di posti di lavoro. Ma i dati che circolano, purtroppo, non costituiscono una fotografia fedele della realtà: gli addetti ‘scomparsi’ in questi 7 anni non sono 464mila, numero che si riferisce solo al sistema delle Casse edili. A questi, infatti, vanno aggiunti gli impiegati e gli autonomi che non hanno più un lavoro, per un totale di oltre 800mila. Numeri che confermano che si tratta di una vera tragedia sociale, senza precedenti. I posti persi sono molto di più di quelli comunicati perché bisogna calcolare tutti i lavoratori coperti da contratto dell’edilizia che hanno perso il posto. Nelle sole Casse edili, per esempio, gli addetti iscritti sono passati da oltre un milione a poco meno di 600mila. Ma ci sono anche tutti i lavoratori autonomi che hanno cessato l’attività e i tantissimi impiegati di aziende di costruzione, licenziati a causa della crisi. È per questo che ci aspettiamo che il governo metta in campo tutte le azioni utili a far ripartire il settore, che fino a pochi anni fa rappresentava ben l’11% del Pil nazionale».

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