Confprofessioni | Audizione Ministero Sviluppo economico

Gaetano Stella: «fondi strutturali europei per la competitività dei professionisti»

Per il presidente di Confprofessioni risulta positiva la volontà di estendere le agevolazioni e gli incentivi per le pmi anche ai professionisti, «in particolare il fondo di garanzia per le pmi, che è stato molto poco utilizzato dalle professioni».

Il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella ha partecipato al primo simposio del tavolo di lavoro coordinato dal Ministero dello Sviluppo economico, evento al quale hanno preso parte tutte le componenti del mondo professionale ordinistico, delle casse di previdenza e delle associazioni non ordinistiche.

Gaetano Stella | Presidente Confprofessioni
Gaetano Stella | Presidente Confprofessioni

«Vanno benissimo gli incentivi e i provvedimenti per la crescita, resta il fatto che lo strumento principale per rilanciare la competitività dei professionisti passa attraverso i fondi strutturali europei. Sulla scia dei risultati raggiunti con la Commissione europea, ora vi sono chances in più per i liberi professionisti italiani. Il gruppo di lavoro denominato Competitività delle libere professioni, inaugurato a metà aprile dal sottosegratario del Ministero dello Sviluppo economico Simona Vicari, ha mostrato una visione strategica sulle professioni, visione che è mancata in Italia. Ora possiamo iniziare ad agire per rendere più competitivi gli studi professinali nel contesto internazionale».
Cosi il presidente Stella, specificando che il sottosegratario Vicari ha illustrato gli incentivi e gli strumenti che erano ad esclusivo appannaggio delle pmi ma che ora si vogliono estendere anche ai professionisti. Tra questi strumenti vi è il fondo di garanzia per le pmi, finora poco utilizzato dalle professioni.
«Con l’ipotesi di rinnovo del Ccnl degli studi professionali, sottoscritto da Confprofessioni con le rappresentanze sindacali di categoria, abbiamo adottato una moderna regolazione dei rapporti di lavoro e un nuovo assetto riguardante il welfare nell’ambito delle attività professionali. Insieme ad una piena disciplina delle ipotesi di flessibilità, abbiamo introdotto disposizioni dirette a sostenere nuove assunzioni stabili, tramite la maturazione progressiva di diritti e tutele che potrà accompagnare gli istituti messi a disposizione di recente dal legislatore» – ha concluso il presidente di Confprofessioni, specificando come all’interno dell’ipotesi di accordo di rinnovo contrattuale «le prestazioni previste dagli strumenti della bilateralità saranno estese a tutti coloro che operano all’interno di uno studio professionale: siano professionisti, lavoratori subordinati o collaboratori. Si intende così perseguire la logica dell’inclusività universale e l’intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali sta a dimostrare come i liberi professionisti siano attivi nel fornire strumenti innovativi e concreti che possono migliorare l’organizzazione e il contesto lavorativo all’interno di un comparto segnato in modo profondo da una crisi economica senza precedenti».

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