Geometri | 44° Congresso Nazionale

«Geometra: ruolo e competenza in evoluzione»

Mercoledì 10 aprile si apre a Rimini il 44° Congresso di categoria. «Geometra: ruolo e competenza in evoluzione» è il tema sul quale gli iscritti dovranno confrontarsi. La categoria dovrà decidere il ruolo da assumere nel futuro per contribuire alla crescita e allo sviluppo del paese.

Fulcro centrale del prossimo congresso nazionale dei geometri sarà il dibattito relativo al nuovo regolamento professionale. Da sempre infatti l’attività professionale del geometra, tecnico di base del territorio e portatore d’istanze diffuse della società, incide profondamente sul territorio e sull’ambiente.

Fausto Savoldi, presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri.

«A oggi i geometri sono regolamentati da una legge istitutiva del ’29, obsoleta sia nei contenuti puramente tecnici, sia rispetto al contesto socio–economico cui si faceva, allora, riferimento» – afferma il presidente Fausto Savoldi sostenendo che – risulta del tutto evidente che dalla fine degli anni venti ad oggi, il mondo ha subito una vera e propria rivoluzione in tutti i campi del sapere, e la conseguenza logica sarebbe stata l’aggiornamento legislativo del nostro ordinamento professionale. Oggi infatti il sistema lavoro è in costante evoluzione, i nuovi mezzi tecnologici hanno radicalmente cambiato e sovvertito le tradizionali tecniche lavorative in ogni campo e operato una rivoluzione dei modelli di riferimento; la globalizzazione e l’informatizzazione hanno velocizzato in modo esponenziale le procedure e le modalità operative; le normative quadro e quelle applicative sono state modificate e sostituite rapidamente.
E proprio l’analisi di questo scenario, ci ha indotto a pensare ad una revisione globale del nostro Regolamento professionale, che in occasione di questo 44° Congresso Nazionale, sarà proposto in una versione rinnovata, in linea con le istanze che la società oggi esprimeVogliamo porre al centro della nostra professione la tutela e la protezione del territorio e dell’ambiente, ed occuparci sempre più di recupero edilizio, efficientamento energetico, messa in sicurezza del territorio, perché questi saranno i nuovi dettami di riferimento della categoria.
I mondi dell’economia e della ricerca indicano fra gli sbocchi più importanti nel campo del lavoro e delle attività intellettuali, per ’immediato futuro, l’ambiente.
L’edilizia moderna si trasforma, con grande attenzione al rapporto tra progettazione e impatto ambientale, e la categoria, in una società sempre più complessa e in costante cambiamento, è pronta ad accettare le nuove sfide che il futuro pone operando in accordo e collaborazione con le altre categorie professionali. Molte scelte di sviluppo del passato non aderenti al territorio, gli eventi climatici anomali in costante aumento e la necessità di individuare delle politiche di risparmio energetico nelle costruzioni, inducono i geometri, consapevoli delle proprie responsabilità, ad un esame più attento e responsabile della propria professione.
La partita è certamente quella di definire per la nuova categoria, le competenze operative, riferite a un quadro di comportamenti etici e professionali caratterizzanti la figura di un tecnico che conosca i problemi e le emergenze del mondo e che non può trascurarne la presenza e l’importanza nello svolgimento del proprio lavoro. Per tale motivo le competenze vengono elencate in una progressione dettata dalla loro importanza per la società e per il risultato da ottenere: in primo luogo la tutela dell’ambiente e del territorio, poi la sua conoscenza e misura (topografia, geomatica) quindi il suo utilizzo (edilizia) poi la sua valutazione (estimo) e infine la sicurezza che abbraccia le attività nel loro complesso».

Ricordiamo che in occasione del 43° Congresso nazionale di categoria, che si svolse a Palermo nel 2005, i geometri votarono ed approvarono due mozioni: la formazione continua per tutti gli iscritti e la predisposizione di uno standard di qualità delle attività professionali. Come si può notare, già nel lontano 2005 la categoria affrontò la questione dei cambiamenti del mercato del lavoro con l’obiettivo di adeguare le conoscenze per garantire e mantenere la qualità delle prestazioni professionali traghettando la categoria verso un vero e proprio processo di disciplinamento interno quanto più recentemente è stato tramutato in obbligo di legge.

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