Punti di Vista | Maurizio Savoncelli, Presidente Consiglio Nazionale Geometri

Applicazione concreta del principio di sussidiarietà

Consapevole delle ricadute positive sulla collettività e sull’economia del Paese generate dal maggiore ricorso all’istituto da parte della pubblica amministrazione, da tempo la categoria dei geometri ne ha fatto un vero e proprio “cavallo di battaglia”, promuovendo una serie di iniziative finalizzate a creare (sul territorio e a livello nazionale) una vera e propria “cultura della sussidiarietà”.

La sussidiarietà orizzontale si basa sul presupposto secondo cui alla cura dei bisogni collettivi e alle attività d’interesse generale provvedono direttamente i privati cittadini (sia come singoli, sia come associati), riservando ai pubblici poteri le funzioni di programmazione e controllo.

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri.

Nell’ordinamento italiano la sussidiarietà è stata inizialmente recepita dalla legge n. 59/1997 (nota anche come legge Bassanini) e dalla legge n. 265/1999 (confluita nella Legge 267/2000, Tu di ordinamento sugli Enti locali), per poi divenire principio costituzionale in seguito alla riforma del Titolo V della parte II della Costituzione, attraverso la legge costituzionale n. 3/2001.

Il ruolo dei professionisti

I professionisti sono tra i maggiori interpreti di questo principio, introdotto già nel 1992 nel Trattato di Maastricht e sinonimo di riformismo e semplificazione in larga parte dei paesi occidentali: a loro lo Stato – in alcun modo privato dei suoi compiti essenziali – delega le funzioni amministrative sotto l’egida degli Ordini, nel ruolo di garanti di una preparazione adeguata e certificata.

Un processo che reca con sé importanti benefici: libera risorse (umane e finanziarie) che possono essere impiegate per rendere più efficace l’intervento dello Stato e l’erogazione dei servizi; valorizza il ruolo della persona e l’importanza delle relazioni nella definizione dei rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini, anche in chiave di prevenzione di contenziosi; contribuisce a rimuovere ostacoli burocratici di varia natura, così da favorire l’innovazione e la competitività.

Consapevole delle ricadute positive sulla collettività e sull’economia del Paese generate dal maggiore ricorso all’istituto da parte della pubblica amministrazione, da tempo la categoria dei geometri ne ha fatto un vero e proprio “cavallo di battaglia”, promuovendo una serie di iniziative finalizzate a creare (sul territorio e a livello nazionale) una vera e propria “cultura della sussidiarietà”.

Il primo passo in questa direzione è stato la definizione di un modello di convenzione, da sottoporre ai Comuni, per lo svolgimento d’incarichi attinenti alla regolarizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico (e, più in generale, servizi di assistenza tecnica), in regime di sostenibilità economica.

Le convenzioni rimandano a due accordi quadro siglati dal Consiglio Nazionale e dalla Cassa Geometri con Anci e la Fondazione Patrimonio Comune nell’ambito, rispettivamente, del progetto “Patrimonio Comune” e del Protocollo di intesa per l’accatastamento dei fabbricati rurali ai sensi di legge (dl n. 201/2011 convertito in l. 214/2011).

Laddove attivate, le convenzioni hanno dato risultati largamente positivi, facendo registrare un miglioramento generale sui conti pubblici, sulla trasparenza e semplificazione amministrativa, sulla vita sociale delle comunità.

A questi risultati ha contribuito in maniera determinante il combinato disposto di due fattori: il ruolo attivo e propositivo dei Collegi territoriali, interlocutori e soprattutto interpreti delle esigenze degli enti locali; l’attivazione, da parte della Cassa Geometri, di un fondo rotativo che anticipa il pagamento delle parcelle dei professionisti per conto dei Comuni temporaneamente privi delle necessarie risorse economiche.

Sono state quindi attivate azioni formative e informative di portata nazionale, con la collaborazione dei Collegi territoriali. È ascrivibile al primo ambito il ciclo di incontri “Convenzioni e fondo rotativo: gli strumenti per lavorare con i Comuni”, coordinato dal Consigliere Nazionale Antonio Mario Acquaviva: un vero e proprio road show formativo in 7 tappe che ha coinvolto la totalità dei 110 Collegi italiani e, con essi, la dirigenza territoriale.

È ascrivibile al secondo ambito la partecipazione dei vertici nazionali della Categoria a una serie di incontri pubblici con gli amministratori locali, focalizzati su quanto prevede la legge circa il ruolo sussidiario dei professionisti, e i relativi ambiti di applicazione.

Tappa inaugurale Cagliari, che lo scorso 15 gennaio ha ospitato il convegno “I Geometri al servizio delle istituzioni per la valorizzazione e il censimento del patrimonio immobiliare pubblico”: presente (tra gli altri) il Sindaco Paolo Truzzu, che ha ben colto le potenzialità dello strumento convenzionale sotto il profilo dell’utilità pubblica.

Un impegno, quello della Categoria, fortemente orientato al sostegno della pubblica amministrazione e al servizio dei cittadini.

di Maurizio Savoncelli
Presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati

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