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Geometri: il consulente tecnico‐legale protagonista a Roma

Si è tenuto a Roma il convegno organizzato da CngeGl per trasmettere alla categoria un approccio metodologico nuovo alla consulenza tecnico‐legale, basato su principi, criteri e requisiti che stimolano il processo di modernizzazione dell’attività professionale e forniscono un contributo concreto al processo di semplificazione e snellimento delle procedure.

Si è svolto ieri a Roma il convegno «Il geometra consulente tecnico‐legale: nuovi orizzonti»: una giornata di studio e approfondimento organizzata dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati >> dedicata all’evoluzione di un ruolo professionale tradizionalmente svolto dalla categoria e che oggi richiede competenze sempre più specifiche e allineate agli standard europei.

Da sinistra: il presidente CngeGl Maurizio Savoncelli, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, la direttrice editoriale di Tecniche Nuove Livia Randaccio e
Da sinistra: il presidente CngeGl Maurizio Savoncelli, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, il direttore editoriale di Tecniche Nuove Livia Randaccio e il vice presidente CngeGl Antonio Benvenuti

Il convegno, aperto a tutte le professioni tecniche, è stato introdotto dal presidente del CngeGl, Maurizio Savoncelli, che ha posto l’accento sull’importanza e sul valore di un ruolo professionale considerato ormai strategico in settori cruciali per il corretto funzionamento dell’assetto socio‐economico e finanziario:
«
La consulenza tecnico‐legale», ha spiegato, «è richiesta in vari settori: in quello giudiziario su incarico del magistrato; in quello bancario a garanzia dei finanziamenti e degli esiti delle operazioni economiche; in quello immobiliare nelle procedure di individuazione dei beni. Altri scenari professionali sono disegnati dalle cosiddette «materie di nuova generazione», il cui obiettivo è rendere concrete le politiche di semplificazione a beneficio del sistema economico e della collettività, e dalla sinergia con altre professionalità di area tecnica, come ad esempio i notai.
In ciascuno di questi settori, tradizionali o innovativi che siano, i geometri che svolgono attività di consulenza tecnico‐legale possono conquistare ampi spazi lavorativi mettendo in campo un valore aggiunto: la qualità della prestazione
».

Maurizio D'Errico | Presidente Consiglio Nazionale Notariato
Maurizio D’Errico | Presidente Consiglio Nazionale Notariato

Sinergia dell’area tecnica. A seguire, l’intervento di Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio Nazionale Notariato, che ha sottolineato come il legame tra le due categorie vada ben oltre l’auspicabile collaborazione fattiva tra professionalità di area tecnica, configurandosi come un vero e proprio sodalizio soprattutto per ciò che concerne la gestione del patrimonio immobiliare: «Da sempre i geometri rappresentano il legame tra chi abita il territorio e chi deve applicare le norme previste dalla legge, come i notai e gli avvocati. E se nel passato questo sodalizio si è trasformato in una spinta per la crescita del Paese, oggi deve rappresentare uno stimolo alla competitività, unico antidoto alla crisi che da lungo tempo attanaglia il sistema».
Nel ricordare come le procedure di gestione del patrimonio immobiliare condizionino fortemente la posizione che ciascun Paese riveste nei ranking internazionali di gestione del rischio, D’Errico ha parlato anche del significato culturale della collaborazione tra i professionisti di area tecnica, investiti della responsabilità di sensibilizzare i cittadini all’importanza di avere un sistema immobiliare di qualità, e di fornire essi stessi 
prestazioni di eccellenza.

Rendere funzionale il Sistema Italia. Cosimo Maria Ferri (sottosegretario ministero della Giustizia) è intervenuto specificando che : «specializzazione e tecnicismo caratterizzano l’attività professionale nell’attuale contesto socio-economico.
La certificazione avrà sempre più un ruolo chiave nelle procedure di gestione della crisi dell’impresa. La valutazione degli immobili, dal punto di vista della trasparenza, rappresenta un elemento nevralgico per assicurare la stabilità del settore bancario, con benefici sia per i privati che intenderanno accedere al credito per l’acquisto di un immobile, sia per le aziende che potranno poggiare su basi più solide la capitalizzazione del proprio reddito per incrementare gli investimenti.
L’introduzione di principi oggettivi per realizzare valutazioni maggiormente attendibili rispetto al reale valore immobiliare consentirebbe maggiore concorrenza e modernizzazione del settore creditizio, rendendolo più efficiente, dinamico ed integrato a livello europeo. Appare evidente come queste innovazioni offrano maggiori tutele per cittadini e imprese, così come il tentativo di semplificare le procedure burocratiche attuato in maniera puntuale dalle professioni tecniche renda più funzionale il sistema Italia
».

La sessione operativa, affidata ad un panel di relatori particolarmente esperti in materia, tra i quali Antonio Benvenuti, vice presidente del CngeGl, e moderata da Livia Randaccio, direttore editoriale di Tecniche Nuove, ha messo in relazione:

  • il livello e la tipologia di competenze richieste al consulente tecnico‐legale dai settori di riferimento tradizionali (giudiziario e bancario) e innovativi (immobiliare e notarile)
  • le modalità per acquisire e certificare tali competenze, necessarie per eseguire valutazioni professionali imparziali e obiettive, ispirate a specifici standard di riferimento quali quelli pubblicati da International Valuation Standards Committee (Ivsc), Tegova (Evs) e Rics (Red Book)
  • le procedure di rilascio da parte del CngeGl.

Mappatura della prestazione professionale. In particolare, i singoli interventi hanno consentito di definire una sorta di «mappatura» della prestazione professionale, a partire dalla quale sono stati analizzati i percorsi formativi più efficaci per assolvere al meglio un ruolo di crescente responsabilità:

All’interno del mondo giudiziario, il geometra consulente tecnico‐legale è un professionista che opera nelle controversie pubbliche e private assumendo incarichi in ambito peritale e di contenzioso. Il suo ruolo è essenziale ai fini del corretto svolgimento del processo civile, sia nel caso in cui sia disposto d’ufficio da un giudice (Ctu), sia nel caso in cui sia richiesto dalle parti in causa (Ctp). In entrambi i casi, è fondamentale che in sede processuale egli possa garantire alle parti la soluzione più adeguata e rapida alle controversie, facendo leva, oltre che sulle competenze professionali, sulla capacità di utilizzare risorse tecnologiche in grado di rendere più rapidi ed efficaci gli iter burocratici e sulla conoscenza approfondita dell’istituto della mediazione.

In ambito bancario, in seguito all’approvazione della nuova disciplina comunitaria in fase di recepimento in ambito nazionale, il processo di valutazione attraverso il consulente tecnico-legale assume carattere di obbligatorietà.
La normativa pone l’accento sull’importanza del processo di valutazione immobiliare, che deve essere svolto in maniera conforme agli standard internazionali e condotto da un consulente esperto, che abbia le competenze e le conoscenze per applicarli in maniera esatta, precisa e rigorosa, a tutela del mercato dei mutui e a salvaguardia del rapporto tra istituti di credito e clienti.
Il riconoscimento europeo per il valutatore di beni immobili è il Rev (Recognised European Valuer): può essere rilasciato dall’Awarding Member Association (Ama), un’associazione del Tegova (The European Group of Valuers’ Associations, istituzione indipendente e senza scopo di lucro impegnata nella definizione di standard europei di processi di valutazione immobiliare e di formazione professionale ed etica dei valutatori) con determinati e precisi requisiti.
Il CngeGl ha recentemente acquisito la qualifica di Ama.

La consulenza tecnico‐legale è destinata ad assumere un ruolo sempre più importante anche nel mondo immobiliare: l’acquisto di un bene immobile è un momento importante nella vita delle persone, per cui è fondamentale porre massima attenzione e cura nella preparazione degli atti pubblici che si estendono a tutte le attività preparatorie e successive, necessarie ad assicurare la serietà e la certezza dell’atto giuridico da redigere. In questo contesto, emerge l’esigenza di elaborare una procedura di individuazione dei beni immobili che consenta da un lato di assicurare la massima certezza nei rapporti giuridici e nelle interrelazioni tra le parti e rispetto ai terzi, dall’altra di ridurre i costi imputabili a controversie derivanti da documentazione inesatta o incompleta. Va in questa direzione la proposta illustrata in occasione del convegno di dedurre i dati identificativi e la conformità catastale dell’immobile oggetto di compravendita da una relazione redatta da un professionista iscritto a ordini o collegi, particolarmente esperto in materia.

In ambito notarile, il protocollo d’intesa Anpe Brescia, CngeGl e GeoValEsperti sancisce la nascita di un portale‐vetrina per la gestione degli immobili oggetto di procedure esecutive e concorsuali avviate nei tribunali italiani e oggetto del patrimonio immobiliare dismesso dagli enti. Gli immobili pubblicati saranno oggetto di una preventiva due diligence notarile e tecnica, per cui la qualità degli stessi verrà garantita sia per quanto riguarda titolarità, iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, sia per quello che concerne l’identificazione dell’immobile, la sua rappresentazione catastale, la commerciabilità edilizia e urbanistica e il valore di mercato. Per ogni immobile, un «bollino di qualità» certificherà l’intervento congiunto di notaio e geometra. L’obiettivo è instaurare una prassi generale applicabile all’intero territorio nazionale e attirare investitori esteri pubblicizzando anche le aziende provenienti dalle procedure concorsuali.

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