Enm | Microcredito

Gli enti locali favoriscono il microcredito

L’Ente nazionale per il microcredito ha favorito l’avvio di nuove attività, soprattutto autonome con forme giuridiche semplici. Lo scorso anno sono stati erogati prestiti per una cifra complessiva di 63 milioni.

L’Ente nazionale per il microcredito (Enm), ente pubblico che assiste le politiche di microfinanziamenti nell’ambito del progetto «Monitoraggio dell’integrazione delle politiche del lavoro con le politiche di sviluppo locale dei sistemi produttivi relativamente al Microcredito e alla Microfinanza», realizzato in collaborazione con il ministero del Lavoro, ha stanziato 63 milioni di euro.
Questa è la cifra complessiva, erogata lo scorso anno, in Italia, per 106 iniziative di microcredito, per un totale di 7.167 microprestiti che hanno soddisfatto meno della metà (45,9%) delle domande. Quasi i trequarti dei microcrediti sono stati con finalità socio assistenziali (quindi per numero), per ammontare erogato prevale il valore dei microcrediti concessi con finalità di auto impiego (il 60% delle risorse, 37 milioni di euro, 11 milioni in più dei 26 milioni destinati al microcredito sociale).

Mario Baccini
presidente dell’Enm
«… Si tratta di un fenomeno in progressiva e sostenuta espansione, in questo particolare momento di crisi economica e di stretta creditizia. In questo momento di congiuntura storica sociale ed economica in cui l’esclusione finanziaria impera, si assiste a un’effervescenza delle iniziative volte a favorire il piccolo credito, sia per far fronte alle emergenze sia per la creazione di lavoro autonomo e di microimprese. Esperienze che crescono grazie anche all’intervento degli enti locali e maggiormente degli enti regionali».

Facendo riferimento a queste prime statistiche, si può considerare che a parità di iniziative monitorate (106 nel 2012 e 107 nel 2011), siamo di fronte a una moderata crescita dei microcrediti concessi (da 5.493 a 7.167, +30,5%), mentre l’ammontare erogato (+9%) è maggiore (5 milioni) a quello dell’anno precedente.
Il microcredito ha favorito soprattutto l’avvio di nuove attività, prevalentemente autonome, con forme giuridiche semplici e un mercato ristretto. Nell’88% dei casi, si tratta di attività di servizi e più raramente di attività di artigianato manifatturiero (6,5%).

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