Politiche | Lavoro agile

Gli esperti rispondono al ministero del Lavoro sul termine di scadenza della deroga alla legge sullo Smart Working

Quando terminerà la disciplina emergenziale sullo smart working quella, per intenderci, che non prevede la necessaria sottoscrizione dell’accordo scritto tra datore e lavoratore? Ad avviso degli esperti la risposta del ministero del Lavoro e delle politiche sociali può determinare e sta determinando dei dubbi interpretativi.

La scadenza dello stato di emergenza nazionale prevista per il prossimo 31 gennaio 2021, ha sollecitato tra le altre la risposta alla domanda “Quando terminerà la deroga alla legge sullo Smart Working?”.

Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato specifiche FAQ che potrebbero far intendere che, fino al 31 gennaio 2021, non sia necessario sottoscrivere gli accordi individuali con i dipendenti.

In realtà le modalità semplificate di lavoro agile senza la necessità di sottoscrizione degli accordi individuali possono essere invece applicate entro e non oltre il 31 dicembre 2020.

Crediamo che sarebbe importante che il ministero del Lavoro facesse al più presto chiarezza fugando ogni dubbio. Qui l’approfondimento

Gli esperti

Luca Brusamolino – Ceo di Workitect e smart working expert, dal 2016 si occupa di consulenza alle aziende nei processi di workplace change e nell’introduzione dello smart working. Co-Founder dello Smart Working Day e Project Leader di Fase2 e docente di Master di Secondo Livello in HR c/o Università LUM Jean Monnet.

Sergio Alberto Codella – Avvocato da sempre interessato al diritto del lavoro, della previdenza sociale e sindacale. Da vent’anni svolge attività di natura giudiziale e consulenziale in favore di società e manager, affrontando questioni legate a momenti sia di sviluppo sia di ristrutturazione e di riorganizzazione aziendale. Oltre che giuslavorista per vocazione, è fortemente interessato al mondo della informatizzazione ed
è per tale ragione che ha da subito approfondito le questioni legali legate alla rivoluzione digitale, vista anche come occasione di sviluppo e di rinnovamento di strategie HR.
É segretario generale della AIDR Associazione Italian Digital Revolution.

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