Cina | Edifici alti

Grattacielo prefabbricato Mini Sky City: efficienza energetica e sostenibilità

La costruzione, avvenuta a Changsha, capoluogo dell’Hunan, provincia della Cina centro-meridionale,  è stata completata in tempi molto rapidi, procedendo al ritmo di tre piani al giorno per realizzare gli ottocento alloggi destinati ai dipendenti della società Broad Sustainable Building e uffici per quattromila impiegati.

A Changsha, capoluogo dell’Hunan, provincia della Cina centro-meridionale, è stato realizzato da Broad Sustainable Buildings (Bsb) il grattacielo prefabbricato denominato Mini Sky City, una torre che si sviluppa su cinquantasette piani concepita secondo criteri di efficienza energetica e sostenibilità, pensata anche allo scopo di creare un’area salubre e vivibile nel cuore della città.
La costruzione è stata completata in tempi molto rapidi, procedendo al ritmo di tre piani al giorno per realizzare gli ottocento alloggi destinati ai dipendenti della società Broad Sustainable Building e uffici per quattromila impiegati.

foto Broad Group
(foto Broad Group)

L’obiettivo della sostenibilità è stato perseguito attraverso varie soluzioni, a cominciare da quelle riguardanti l’involucro edilizio, che prevedono finestre a quadruplo vetro e uno strato isolante di 8 cm per minimizzare le dispersioni di calore all’esterno. Gli impianti per il riscaldamento e il raffrescamento sono integrati nella struttura dell’edificio, e per il trattamento e la purificazione dell’aria è previsto l’impiego di tre diversi filtri, in grado di eliminare il 99,9% del particolato 2.5, al fine di garantire una qualità dell’aria molto elevata, estremamente difficile da trovare in ambienti outdoor in Cina. La qualità dell’aria interna risulta infatti cento volte più elevata rispetto a quella esterna, grazie ai sette ricambi orari completi. L’uso della prefabbricazione ha anche permesso di evitare il rilascio di polveri nell’atmosfera, risparmiando 15.000 viaggi di mezzi pesanti per il trasporto del cemento.

La soluzione inizialmente prevista era quella di un grattacielo di novantasette piani, ma l’altezza è stata successivamente ridotta per via della presenza nelle immediate vicinanze di un aeroporto, arrivando così alla configurazione attuale, che prevede un totale di superficie calpestabile di 180mila mq, distribuiti su cinquantasette piani.
Della prima versione restano comunque gli elementi fondamentali, quali la piazza interna, la rampa da 3,6 km, una «sky street» e diciannove atri di altezza equivalente a dieci piani, utilizzabili per attività sportive, spettacoli e manifestazioni pubbliche o colture verticali idroponiche.

(foto Broad Group)
(foto Broad Group)

La pendenza delle rampe è molto più ripida rispetto a quelle normalmente utilizzate negli spazi pubblici delle metropoli europee, ma sono concepite per un utilizzo quotidiano e abituale da parte degli abitanti, anche per attività sportive indoor che di fatto sostituiscono quelle all’aperto, per motivi legati all’inquinamento delle città cinesi: la stessa ragione che ha richiesto l’impiego di più filtri per gli impianti di climatizzazione.

La struttura del Mini Sky City è in acciaio, ed è stata concepita per resistere a eventi sismici fino a magnitudo 9.
A livello di prestazioni energetiche, l’edificio permette col suo funzionamento di evitare l’emissione di 12.000 tonnellate all’anno di anidride carbonica e 46 tonnellate di particolato 2.5, cifre che equivalgono all’azione di 660.000 alberi piantati. La dotazione impiantistica al servizio della torre utilizza l’80% dell’energia in meno rispetto alla media degli edifici locali.

Numeri e caratteristiche
100% delle parti realizzate in stabilimento
80% di efficienza energetica in più
Pm2.5 filtrato del 99.9 %
100% aria filtrata – 24/7
Edificio a prova di Sick Building Syndrome
Resistenza a sismi fino a magnitudo 9
15mila viaggi su gomma risparmiati per il trasporto del cemento
12mila tonnellate di Co2 in meno all’anno
46 tonnellate di Pm2.5 eliminate

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