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Cambiamenti climatici: gli interventi da effettuare per evitare danni alla propria abitazione

I cambiamenti climatici condizionano e si ripercuotono anche sull’edilizia privata. Per questo motivo, in caso di ristrutturazione di edifici già esistenti, è necessaria un’informazione adeguata e l’adattamento del progetto in considerazione di eventuali rischi. Gli esperti di Habitissimo hanno effettuato un’analisi dei danni più comuni in caso di eventi atmosferici estremi per supportare i clienti nella scelta del percorso di ristrutturazione da intraprendere.

Negli ultimi anni si registrano sempre più di frequente eventi climatici eccezionali. Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente neve a bassa quota, bombe d’acqua e trombe d’aria sono solo alcuni degli oltre 900 fenomeni estremi che hanno colpito l’Italia nel 2020.

In questo contesto è necessario che, di pari passo a una revisione dei regolamenti che dovranno prevedere standard diversi per le nuove costruzioni, si faccia più informazione rispetto a questo tema in modo che anche i privati possano – in fase di ristrutturazione – tenere in considerazioni i rischi e adattare il loro progetto.

Habitissimo | Le infiltrazioni d’acqua possono provenire sia dall’alto, quindi dal tetto, lucernari caminetti o prese d’aria, sia dal basso, attraverso il terreno.

Secondo gli esperti di Habitissimo, che hanno analizzato quali sono i danni più comuni in caso di eventi atmosferici estremi, il caso più diffuso è quello delle infiltrazioni dovute a piogge abbondanti. In presenza di lucernari, caminetti o prese d’aria è necessario che le guarnizioni siano oggetto di una puntuale ispezione.

A prescindere da quali materiali siano stati usati per sigillare, il tempo e le variazioni climatiche alla lunga andranno a erodere tali materiali rendendo necessario un intervento di ripristino.

Naturalmente, a seconda della tipologia di copertura, bisogna assicurarsi che il tetto sia impermeabilizzato: nel caso di solaio in cemento è possibile riparare le infiltrazioni dall’esterno utilizzando la classica guaina bituminosa; se invece il tetto è coperto da tegole nella maggioranza dei casi gli esperti preferiscono optare per l’impermeabilizzazione del sottotetto.

Ma l’acqua può fare gravi danni anche penetrando nel sottosuolo. La stabilità della casa dipende dalla capacità del terreno di assorbire la pioggia. Quando il terreno diventa saturo e non può più assorbire e drenare l’acqua, possono verificarsi allagamenti o infiltrazioni nelle cantine e nelle taverne.

In questo caso, a seconda di dove si localizza il problema è necessario intervenire al più presto, per esempio con iniezioni di resina idroattiva, impermeabilizzazione bentonitica, impermeabilizzazioni liquide e osmotiche o impianti per il controllo delle falde.

Habitissimo | La poca manutenzione degli esterni, in concomitanza con eventi atmosferici estremi, può comportare gravi danni all’abitazione.

Il vento forte, fino a poco tempo fa un evento raro nelle aree del Mediterraneo, può essere molto pericoloso, ma una corretta manutenzione può evitare spiacevoli incidenti. Uno degli eventi più comuni, ma anche più dannosi, è legato infatti alla poca manutenzione degli spazi esterni: se la casa è circondata da alberi è assolutamente necessario che, ciclicamente, questi vengano potati.

Anche le coperture devono essere messe in sicurezza in quanto raffiche forti e prolungate possono addirittura arrivare a danneggiare il tetto o le tegole che lo rivestono. In quest’ultimo caso esistono delle grappe speciali che rendono il tetto a prova di bufera anche nelle regioni più ventose.

La neve è pesante e quindi, il pericolo maggiore quando nevica abbondantemente, è legato ai crolli. Ma i problemi legati alla neve possono essere diversi e non solo legati alla tenuta strutturale.

Un corretto isolamento delle soffitte, degli attici e dei sottotetti serve a prevenire la fuoriuscita di calore: tale calore in caso di importanti nevicate può sciogliere neve e ghiaccio sul tetto che, ricongelandosi, può creare maggiore accumulo e danneggiarlo.

Oltre al grande spreco energetico che si verifica in questi casi, intervenire sul tetto ha costi molto elevati. Altro aspetto da non sottovalutare è l’isolamento delle tubature: esistono guaine e copritubo isolanti che proteggono ed evitano il congelamento.

Habitissimo | Un corretto isolamento dei tetti, delle soffite e delle tubature può evitare danni dovuti alla presenza di neve e temperature eccessivamente basse.

Bonus Ristrutturazione ed Ecobonus

Con la proroga dell’Ecobonus sarà possibile usufruire dello sgravio fiscale del 110% per la coibentazione dei tetti, ma i lavori dovranno interessare almeno il 25% della superficie. Anche la spesa per sostituire le tegole può rientrare nel Superbonus ma deve comunque essere accompagnata da un intervento che preveda l’inserimento di uno strato coibentante.

La sostituzione di infissi e lucernari può rientrare nell’ecobonus 110% se insieme a essi si interviene sul cappotto termico oppure se si effettua altro intervento trainante che porti ad aumentare di due classi l’Attestato di Prestazione Energetica Ape. In caso contrario, si può comunque usufruire del bonus ristrutturazioni al 50%.

Per quanto riguarda l’isolamento delle tubature, la percentuale di detrazione legata all’ecobonus varia a seconda dell’intervento da realizzare: se viene realizzato solo l’isolamento delle tubazioni è possibile detrarre il 50%, se si procede anche alla sostituzione del generatore di calore aumenta fino al 65%. (vb)

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