Edilizia sociale | La Fabbrica del Benessere

A Teramo il primo progetto di Housing Care

La Fabbrica del Benessere, progetto edilizio di 15,7 milioni di euro a vocazione sanitaria e sociale, sta prendendo corpo a Teramo grazie all’integrazione tra finanziamento pubblico della Regione Abruzzo, bancario dalla Banca Europea degli Investimenti e capitale privato di Atena Costruzioni.

In Italia le persone sopra i 65 anni saranno nel 2050 un terzo della popolazione, vale a dire 20 milioni di persone, di cui 4 milioni con più di 85 anni. Aumenteranno le persone non autosufficienti o bisognose di assistenza che non sempre potrà arrivare dai familiari più giovani in particolare se vivono e lavorano altrove.

Da qui nasce l’idea di Housing Care, ovvero la creazione di un progetto residenziale che possa rispondere non solo a un bisogno abitativo ma anche i bisogni sanitari e d’assistenza di chi vi abita.

Housing Care: render del progetto pilota a Teramo.

A Teramo l’idea si è tradotta in un progetto concreto, oggi in corso di realizzazione, denominato la Fabbrica del Benessere che ospiterà 400 persone tra anziani fragili (soli o in famiglia), disabili, famiglie con un disabile, studenti, giovani coppie, donne o uomini separati, ma anche famiglie che hanno la casa inagibile a causa del sisma.

L’operazione nasce da Atena Costruzioni che, con il supporto di Albatro srl, ha ideato il progetto, curato la progettazione edile, tecnologica e ambientale, gestito i rapporti con il territorio e portato avanti la concreta realizzazione.

Fondi privati e pubblici

Il progetto, che comprende 100 appartamenti con affitto calmierato, ambulatori medici, strutture per la riabilitazione, luoghi di svago e destinati alla ristorazione, oltre a spazi verdi e orti urbani, ha un valore complessivo di 15,7 milioni di euro, sarà ultimato nel 2019 e sta prendendo corpo grazie alla collaborazione tra pubblico e privato:

6,5 milioni (41%) provengono da risorse pubbliche, attraverso due bandi di Regione Abruzzo che hanno messo a disposizione fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture (Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile (Del Gr n. 788 del 01/09/2008) – Programmi Urbani Complessi (Puc) e Determina Dirigenziale DC7/312 dl 20/09/2010); 6,5 milioni (41%) da un mutuo Banca Intesa-San Paolo e Banca Prossima e 2,7 milioni dal capitale privato investito dai soci di Atena Costruzioni.

I 6,5 milioni messi a disposizione da Banca Intesa San Paolo e Banca Prossima sono parte di un prestito più ampio ottenuto da Banca Europea per gli Investimenti per la realizzazione di progetti per l’integrazione socio-sanitaria, l’istruzione e la riqualificazione urbana.

Il progetto comprende 100 appartamenti con affitto calmierato, ambulatori medici, strutture per la riabilitazione, luoghi di svago, oltre a spazi verdi e orti urbani.

Sostenibilità del progetto

La sostenibilità dell’operazione, verificata con il supporto di Deloitte spa, che ha fornito assistenza nella raccolta dei fondi strumentali al progetto, è stata valutata nella consapevolezza che si sta offrendo una risposta a una serie di fragilità sociali combinate con un disagio abitativo.

Il progetto pilota di Teramo ha requisiti di sostenibilità che lo rendono replicabile in altri territori. In molte situazioni peraltro può non essere necessario costruire ex novo ma ristrutturare e riqualificare beni immobili pubblici dando vita a progetti residenziali e assistenziali rivolti alle fasce fragili della popolazione basati sul riuso.

Particolare dell’Arena.

Bisogno abitativo

I 100 appartamenti verranno concessi a canone calmierato e saranno vicini a servizi utili per i residenti e tutta la popolazione. Ci saranno appartamenti dotati di sistema audio video per le visite in telemedicina.

Sicurezza antisismica ed efficienza energetica

Tutti gli edifici sono dotati di isolatori antisismici a pendolo semplice scorrevole con dissipazione di energia per attrito. Sono strumenti avanzati, in grado di sopportare ingenti carichi verticali che, in caso di terremoto, dissipano l’energia generata al suolo dal sisma, proteggendo le strutture soprastanti.

La progettazione ha osservato inoltre criteri di indipendenza energetica: le abitazioni sono di classe A e il complesso residenziale è dotato di sistemi per la misurazione dei consumi, la gestione dell’impianto fotovoltaico, il controllo centralizzato e da remoto di illuminazione e climatizzazione.

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