Agenzia del Demanio | Trasferimenti statali

I beni dello Stato passano ai Comuni

Il trasferimento dei beni statali agli enti locali esclude dall'operazione gli immobili ancora in uso da parte degli enti pubblici e quelli in cui è in corso un'operazione di dismissione o di valorizzazione.

Il dato proviene dall’Agenzia del Demanio. Un immobile demaniale su due tra quelli richiesti dagli enti locali sarà trasferito ai sindaci.
Su 9367 domande infatti l’Agenzia del Demanio ne ha raccolte 5555 disponendo il passaggio dei beni in 1701 casi. Per gli altri l’Agenzia è in attesa di ricevere le delibere da parte degli enti richiedenti.
Gli ultimi dati sul riscontro avuto presso le autonomie locali dalla rivisitazione del Federalismo demaniale dimostrano come dopo anni di stanca l’interesse per i beni statali sia tornato a farsi sentire.beni demanialiEsclusioni. Secondo i dati dell’Agenzia le domande respinte sono state 3593. Occorre notare che l’articolo 56 bis del Decreto Del Fare (ddl n. 69/2013) che ha rilanciato il trasferimento dei beni statali agli enti locali, esclude dall’operazione gli immobili ancora in uso da parte delle pubbliche amministrazioni e quelli per cui sia già in corso un’operazione di dismissione o di valorizzazione. Anche chi ha ricevuto il rifiuto da parte del Demanio può ancora ritenersi in corsa poichè la legge dà agli enti locali 30 giorni di tempo per inoltrare le richieste di riesame.
Proprietà a titolo gratuito. Lo scarto tra il numero di domande accolte e gli effettivi provvedimenti di trasferimento è spiegabile con il fatto che in caso di parere favorevole il Decreto del Fare prevede che, svolte le attività tecnico amministrative sia necessario acquisire la delibera con la quale l’ente locale conferma la volontà di entrare in possesso del bene. A questo punto il procedimento si può concludere con l’emissione da parte dell’Agenzia del Demanio del provvedimento di trasferimento della proprietà a titolo gratuito.

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