Edilizia scolastica | Scuola elementare Nazario Sauro, Piavon Oderzo (Tv)

I criteri costruttivi garantiti: sicurezza strutturale, salubrità indoor, sostenibilità

L’attenzione al soddisfacimento della qualità del costruito e dei requisiti di biocompatibilità ed efficienza energetica d’insieme dell’organismo edilizio sono stati considerati requisiti fondamentali sia nella fase progettuale sia in quella realizzativa del manufatto. Un’attenzione particolare è stata data allo studio dell’illuminazione, la hall centrale accoglie la luce naturale attraverso dei lucernari a soffitto tra trave e trave e attraverso dei serramenti a nastro nascosti dalle velette di distribuzione impiantistica.

Le scelte di progetto, realizzato dallo studio bfA+ architettura design ingegneria dell’ing. Mauro Bellinzani per conto dell’impresa di costruzione Bettiol srl di Bolzano per i lavori di adeguamento alla normativa sismica e alla sicurezza dell’edificio Scuola Elementare N. Sauro di Piavon sono state il frutto di approfondimenti elaborati sulla base dell’analisi del sito, delle necessità funzionali del fabbricato e degli aspetti tecnici.

Le esigenze della stazione appaltante, il comune di Oderzo in provincia di Treviso, erano chiare:

  1. funzionalità degli spazi
  2. ottime prestazioni contro gli eventi sismici
  3. elevati standard di risparmio energetico
  4. ridotti tempi di realizzazione.

Il lotto, a forma trapezoidale, orientato in direzione nordest-sudovest, ha permesso di orientare il fabbricato secondo i principi della bioclimatica.
L’impianto dell’edificio ruota attorno a un salone centrale polifunzionale, che diventa una vera e propria sala della comunità. Uno spazio chiuso sui quattro lati che riceve luce zenitale sia diretta sia indiretta, contribuendo a definire un ambiente confortevole, accogliente e fortemente caratterizzante.

I prospetti, la planimetria generale, l’asse interno di distribuzione centrale e il frangisole esterno che dà ordine e decoro ai prospetti che si affacciano sulle due vie pubbliche.

Ambienti semplici

La scelta di definire ambienti semplici sotto il punto di vista compositivo è stato dettato dalla volontà di non appesantire i bambini di complessità visiva, gli spazi semplici sono più abitabili. I veri protagonisti dell’edificio sono i bambini, i quali arricchiscono gli spazi interni ed esterni con le iniziative proposte dagli insegnanti, laboratori di disegno o di orto didattico.

Le aule sono disposte attorno al salone centrale, garantendo un buon soleggiamento diretto e indiretto durante tutto l’arco della giornata. La posizione e l’orientamento garantiscono un ottimale irraggiamento delle aule durante l’arco della giornata. Dal punto di vista energetico è infatti consigliata la progettazione di fabbricati compatti e ben isolati con ampie aperture in corrispondenza delle facciate esposte alla luce solare.

Le schermature dell’involucro trasparente

Le schermature sulle componenti trasparenti a sud e a ovest faranno in modo che la radiazione solare possa penetrare in inverno ed essere ostacolata in estate, come buona prassi per l’ottimizzazione dei guadagni termici solari.

Le aule hanno forma regolare, sono in totale 10, di cui 2 da adibire ad aule speciali, queste ultime due sono previste sul lato a sud in corrispondenza dell’ingresso, in un blocco separato rispetto alle ali laterali. I blocchi delle aule sono contrapposti e separati dallo spazio polifunzionale, se la direzione didattica sceglie di separare i due cicli, durante le ore di ricreazione gli insegnanti saranno facilitati a sorvegliare i bambini nella loro area. Durante la bella stagione i bambini escono all’aperto direttamente dalle aule osservati dai rispettivi insegnanti, in porzioni di giardino anch’esse separate, all’occorrenza, per ciclo didattico. L’aula insegnanti, la portineria e i relativi servizi sono stati raggruppati in corrispondenza dell’ingresso, l’aula insegnanti è ampia e luminosa, anch’essa è dotata di accesso diretto sull’esterno.

L’edificio è caratterizzato da un accesso secondario che permetterà alle attività extrascolastiche di svolgersi senza dover attraversare i locali della scuola. La piccola palestra sarà attrezzata e resa indipendente con la realizzazione di un blocco spogliatoi e bagni divisi per sesso e di un blocco con lo spogliatoio e il servizio igienico del bidello.

Lo schema statico a setti perimetrali e telaio centrale risulta ottimo dal punto di vista della resistenza all’azione sismica. La struttura realizzata è stata migliorata alla luce di un eventuale uso strategico in futuro.

Il cantiere

Nella fase realizzazione della nuova scuola l’impresa di costruzioni Bettiol ha prestato particolare attenzione al soddisfacimento della qualità del costruito nel tempo e ai requisiti di biocompatibilità ed efficienza energetica d’insieme dell’organismo edilizio; per questo, anche nella scelta dei materiali, si è ritenuto fondamentale l’uso di componenti che dessero garanzia di salubrità, di durabilità, di alto grado d’isolamento termico e di minor impatto ambientale non solo durante la vita dell’edificio, ma anche nel corso del loro ciclo produttivo e nel trasporto al cantiere. La sfida più impegnativa è stata il rispetto dei tempi di realizzazione – 90 giorni solari.

Cappotto esterno in lana di roccia e posa del frangisole.

Soluzioni tecniche scelte, la struttura

La scelta della tipologia strutturale è stata fatta considerando alcuni aspetti fondamentali:

  1. flessibilità degli spazi
  2. caratteristiche strutturali sismiche
  3. durabilità delle strutture
  4. compatibilità con le esigenze acustiche e di prevenzione incendi
  5. velocità di realizzazione dell’opera
  6. costi di realizzazione.

Per rispondere pienamente a questi punti, dopo un’analisi comparativa accurata rispetto ad altre soluzioni strutturali, si è scelto di operare con una struttura a setti e telaio centrale in calcestruzzo armato. Questa soluzione ha permesso architettonicamente di ricavare ampi spazi liberi interni, che consentono una flessibilità di organizzazione degli spazi, andando a intervenire solo sulle partizioni in cartongesso; strutturalmente di raddoppiare il periodo di riferimento in cui vengono valutate le azioni sismiche (200 anni).

Lo schema statico a setti perimetrali e telaio centrale risulta ottimo dal punto di vista della resistenza all’azione sismica al punto di poter essere verificata non solo per la zona di appartenenza (zona 3) ma anche per la zona superiore (zona 2).

La struttura realizzata è stata migliorata in questo senso alla luce di un eventuale uso strategico in futuro. L’edificio è dimensionato per una classe d’uso IV (costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla protezione civile in caso di calamità) e una vita nominale di 100 anni. Tale assunzione comporta un incremento del periodo di riferimento in cui vengono valutate le azioni sismiche a 200 anni, doppio rispetto a quello richiesto.

Pareti divisorie interne a secco in cartongesso. Ottimizzati gli aspetti acustici e di prevenzione incendi, usando materiali certificati e verificabili in modo semplice e immediato in termini di resistenza al fuoco oltre alla velocità di posa e la possibilità delle squadre di lavorare in contemporanea su più fronti.

Oltre al miglioramento delle prestazioni sismiche, in generale si ha un’ottimizzazione dal punto di vista durabilità e caratteristiche acustiche e antincendio senza trascurare la velocità dei tempi di realizzazione grazie all’utilizzo di calcestruzzo preconfezionato evitando d’installare un impianto locale che renderebbe i tempi più lunghi.

La modularità dei pannelloni di getto e la possibilità di lavorare con setti molto ampi permette di velocizzare i tempi per la realizzazione del telaio. Vista la conformazione della scuola che si sviluppa su un solo livello è stato possibile anche velocizzare le operazioni di scasseratura e di realizzazione della soletta superiore. Si tenga presente che già dopo 8 gg la resistenza caratteristica del calcestruzzo è al 75%, non avendo piani sovrastanti o un numero alto di solai, c’è stata la possibilità di realizzare la copertura monolitica in tempi molto brevi perché si è studiato il sistema di carichi in modo da non avere l’esigenza di attendere la maturazione completa dei setti e pilastri ma questa è avvenuta nel corso della realizzazione dell’edificio.
Tutto questo ha portato ad avere, allo stesso modo, velocità di realizzazione e, rispetto agli altri sistemi costruttivi quali legno (X-Lam, lamellare…), un minor costo di struttura, che ha permesso di adottare soluzioni tecniche migliorative in altri ambiti. Un altro aspetto importante è la difficile previsione dei tempi d’ingresso in cantiere.

Distribuzione interna, pareti divisorie a secco in cartongesso

Proprio la scelta di utilizzare strutturalmente la pianta libera e l’esigenza dettata dal disciplinare di rivestire tutte le pareti in cartongesso, ha fatto preferire la costruzione a secco con divisori in cartongesso. Con questa soluzione è stato ottenuto un molteplice vantaggio:

  • trasformabilità nel tempo degli spazi interni
  • soddisfacimento dell’esigenza di avere finiture interne in cartongesso (sarebbe stato più oneroso sia in termini economici sia di tempo realizzare una struttura a pannelli interni con il successivo onere ulteriore di rivestirli in cartongesso)
  • ottimizzazione degli aspetti acustici e di prevenzione incendi, usando materiali certificati e verificabili in modo semplice e immediato in termini di resistenza al fuoco.

La velocità di posa e la possibilità delle squadre di lavorare in contemporanea su più fronti ha permesso di realizzare l’opera coordinando la posa delle pareti contemporaneamente all’inserimento degli impianti elettrici e idraulici.

Opere di finiture interne e studio delle cromie per favorire il benessere dell’utenza.

Finiture e impianti per la sostenibilità

Oggi più che mai si sente la necessità che la qualità architettonica costruita coincida con quella ecosistemica di ogni progetto, attraverso il soddisfacimento di due obiettivi principali:

  • la diminuzione dell’impatto energetico e ambientale del manufatto;
  • l’incremento di comfort e benessere per gli utenti del manufatto stesso.

La progettazione e successivamente la realizzazione di ogni organismo edilizio deve così ora partire da nuovi dati: i fattori climatico – ambientali e l’uso razionale dei materiali, preferibilmente sostenibili, e delle tecnologie disponibili.

L’utilizzo di materiali ecocompatibili e riciclabili consente di diminuire il carico con cui si va a operare sul territorio rispetto a tecniche costruttive usate in passato, che si sono rivelate talvolta autentiche minacce all’ambiente, soprattutto per la difficoltà nello smaltimento del materiale di risulta o demolito: la sostenibilità di un materiale, infatti, si definisce in relazione alla riduzione ai minimi termini del suo impatto ambientale riferito al suo intero ciclo di vita, «dalla culla alla tomba». Un materiale è tanto più sostenibile quanto minore è il dispendio di energia da un lato e la produzione di rifiuti dall’altro, partendo dall’estrazione delle materie prime per la sua realizzazione e passando dai cicli intermedi di lavorazione (inclusi imballaggio, trasporto e distribuzione), per arrivare all’uso e all’eventuale riutilizzo e riciclo, e, da ultimo, al suo smaltimento finale.

Nella realizzazione della nuova scuola si è prestato particolare attenzione a fornire un organismo che offrisse un alto livello di salubrità per gli utenti e la miglior sostenibilità della costruzione per l’ambiente, tramite il soddisfacimento dei requisiti di bioecocompatibilità e di efficienza energetica d’insieme dell’organismo edilizio; a tal fine, sono state riconosciute come essenziali per l’involucro edilizio le seguenti caratteristiche: un’alta percentuale di materiali e componenti utilizzati sono naturali, non tossici, non inquinanti, in stretta relazione con le caratteristiche climatiche del luogo, a loro volta strettamente legate alle risorse e alla tradizione culturale costruttiva locali. I materiali sono composti, associati e messi in opera in modo da garantirne il corretto funzionamento e la traspirabilità dell’involucro.

Nella scelta dei materiali e degli impianti, si è cercato così di favorire la tutela della salute e del benessere degli alunni e del personale, oltre che il miglior equilibrio possibile tra ambiente costruito e ambiente naturale.
Si è quindi utilizzata la maggior quantità possibile di materiali certificati, dove possibile, si sono preferiti quelli certificati dal marchio Ecolabel o equivalenti:

  1. le pitture, i cartongessi, i pavimenti interni
  2. lo stesso calcestruzzo con caratteristiche che rispettano l’ambiente,
  3. gli isolanti, il legno
  4. le porte interne e i serramenti.

Questo ha portato a utilizzare una percentuale del valore dei materiali biocompatibili rispetto al valore complessivo dell’opera del 55,41%.

Posizionate in copertura le macchine necessarie al ricambio aria e condizionamento insieme all’impianto fotovoltaico.

Pavimenti, il gres porcellanato

Il gres porcellanato permette di soddisfare la classe 0 di reazione al fuoco e di programmare meglio la sua posa durante la realizzazione dell’opera. Altri materiali, quali il linoleum, oltre a non avere la caratteristica di reazione al fuoco necessaria (nel salone centrale la copertura sarà in classe 1 quindi il pavimento obbligatoriamente deve essere in classe 0), ponevano dei limiti per le fasi di lavorazione necessitando sia di maturazioni molto lunghe dei getti di pavimento, sia di rasature superficiali per la sua corretta posa in opera. Questi aspetti avrebbero allungato i tempi di realizzazione.

Cappotto esterno

La lana di roccia permette di avere un cappotto certificato e biocompatibile, mantenendo le caratteristiche di facilità di posa e ottime prestazioni termiche.

Soffitti e controsoffitti

Tutto l’edificio a esclusione del salone centrale è controsoffittato con un soffitto acustico in cartongesso a quadrotti 60×60. Questo permette nelle aule di soddisfare le esigenze acustiche, con un controllo del riverbero dettato dalle norme, facilita le operazioni impiantistiche elettriche e permette l’ispezionabilità per le future manutenzioni.

Scelte cromatiche

La gamma dei colori è sta scelta per creare un’ambientazione che favorisse l’applicazione allo studio e migliorasse la salute fisica e mentale. La gamma di gradazioni è limitata per ridurre il rumore di fondo e l’affaticamento visivo, gli spazi semplici sono più abitabili e diventano veri e propri contenitori atti ad accogliere i veri protagonisti, i bambini che con le loro attività arricchiranno lo spazio di colori, movimenti e suoni. I percorsi sono evidenziati con un colore diverso delle piastrelle, la base è fatta da piastrelle di un colore chiaro mentre il disegno da piastrelle di colore più scuro. Il disegno regolare e alternato dei colori suggerisce il ritmo e la scansione dello spazio e invita a percorrerlo, mentre tratti più evidenti di colore scuro invitano a una pausa e indicano il cambio di direzione e l’accesso alle aule.

Dettaglio dei lucernari.

Grandi serramenti vetrati

Le aperture vetrate lasciano entrare i colori e la luce del giardino, nella loro parte apribile sono verniciate di rosso, che è il colore più stimolante e coinvolgente di tutto lo spettro ed è usato anche nei segnali perché attira l’attenzione, in questo caso evidenzia la parte apribile e allo stesso tempo percorribile in quanto nelle aule appartiene alla porta di uscita. Per lo stesso motivo il rosso è usato per l’ingresso evidenziandone le stesse caratteristiche e nelle porte delle aule che risultano subito evidenti e assimilabili, per associazione, a un passaggio.

Impianti termici e aeraulici

La soluzione adottata è stata realizzata rispondendo alle esigenze di bando cercando di ottenere le migliori prestazioni in termini di comfort e di risparmio energetico; migliorando la gestione delle manutenzioni, rendendo l’impianto accessibile in ogni momento senza accedere ai locali della scuola; ottimizzando anche in fase costruttiva la sua realizzazione. È stato mantenuto il locale centrale termica esistente. L’impianto della palestra (non oggetto d’intervento) e i relativi allacciamenti gas, acqua, alimentazioni elettriche, sono rimasti tali, questo ha permesso fin da subito di potersi organizzare per le lavorazioni idrauliche necessarie. Non si è dovuto quindi attendere che l’edificio dovesse essere realizzato al grezzo per poi operare per la parte idraulica, in questo modo, mantenendo un impianto funzionante (palestra) e gli operai hanno potuto programmare la realizzazione dei collettori e del montaggio delle pompe di calore indipendentemente dalla realizzazione del restante edificio. Adottando un criterio d’indipendenza sui montaggi e di facilità nelle operazioni di realizzazione. Le macchine necessarie al ricambio aria e condizionamento, sono state posizionate in copertura. Anche in questo caso è stata migliorata la fase di gestione dei montaggi e del cablaggio impianti oltre a ottenere un sistema ottimo dal punto di vista acustico (rumore esterno) e di salubrità dei locali (nessun gas circolante all’interno degli ambienti.

Distribuzione dei canali in modo semplice e funzionale. Tutti i canali aeraulici ed elettrici sono distribuiti perimetralmente lungo i due corridoi di distribuzione delle aule. Questo ha permesso di ridurre le lunghezze di distribuzione e di conseguenza i costi, di evitare il propagarsi dei rumori tra aule perché i passaggi sono indipendenti, e, infine, ha permesso di limitare le aree d’intervento in modo da coordinare molteplici maestranze su più fronti d’intervento aumentando quindi la velocità esecutiva nel suo complesso.

Serramenti in alluminio a taglio termico

Sono stati scelti serramenti che rispondessero pienamente a tutti i requisiti di isolamento termico, risparmio energetico, contenimento dei consumi e sicurezza per gli studenti e gli operatori in genere, come previsto dalle normative vigenti, nonché un prodotto certificato di comprovata qualità. Dal punto di vista compositivo c’era l’esigenza di dotare le aule di serramenti di dimensioni piuttosto ampie al fine di rispettare la norma e rientrare nei limiti del fattore medio di luce diurna 3%, così si è preferito sia dal punto di vista architettonico, sia dal punto di vista di gestione della realizzazione di adottare un serramento unico, di dimensioni 340×250 cm. Questa scelta ha portato, sia a velocizzare e ottimizzare la realizzazione del setto perimetrale in c.a., sia ad abbattere i costi e i tempi di messa in opera dovendo installare finestrature uguali, più ampie ma in numero minore. La scelta del materiale alluminio rispetto al pvc è stata dettata dalla migliore qualità dei serramenti in termini di durata, manutenzione e biocompatibilità.

Organizzazione del cantiere

Per rispondere meglio alle esigenze del cantiere in termini di tempistiche di esecuzione ci si è organizzati in modo da svolgere le lavorazioni per tutto l’arco della giornata (due turni di lavoro con orari fissi prestabiliti), senza soluzione di continuità. Questo ha permesso, sia di rispettare i tempi contrattuali, sia di avere un minore affollamento del cantiere e una conseguente riduzione dei rischi specifici.

«Spesso, quando ci sono esigenze di tempi così ristretti, non si può prevedere quanto tempo trascorre dall’assegnazione di gara all’ingresso in cantiere. Sistemi costruttivi a secco o con elementi prefebbricati hanno tempi brevissimi di montaggio ma tempi normali di realizzazione in officina o in falegnameria. I tempi di fabbrica molte volte non conciliano con l’esigenza d’iniziare l’opera appena vinta la gara, risultano più produttivi metodi tradizionali che permettono di accantierare immediatamente e di poter operare in contemporanea in cantiere già alle prime battute» sottolinea a Imprese Edili l’ing. Bellinzani.

Ing. Mauro Bellinzani | Costruire in soli 90 giorni

«La sfida più impegnativa è stata il rispetto dei tempi di realizzazione, 90 giorni solari. Pensare al progetto di una scuola di 1.200 mq, con caratteristiche tecnico-impiantistiche all’avanguardia, con una particolare attenzione ai materiali biocompatibili e al risparmio energetico a un costo estremamente limitato, di per se era una bella sfida. Aggiungere che i progettisti e l’impresa di costruzione hanno voluto realizzarla in 90 giorni solari è stata soddisfazione unica. La struttura è stata progettata e realizzata in setti di calcestruzzo sia per quanto riguarda la partitura esterna sia per alcune suddivisioni interne, mentre i solai sono in solette in c.a. armato dello spessore di 27 cm. Nel vano centrale una struttura in legno con delle travi lamellari di cm 20×60 con interasse di cm 101, ha permesso un salone a pianta libera con una luce di 12 m.
Un’attenzione particolare è stata data allo studio dell’illuminazione, la hall centrale accoglie la luce naturale attraverso dei lucernari a soffitto tra trave e trave e attraverso dei serramenti a nastro nascosti dalle velette di distribuzione impiantistica. Aperture laterali sono state pensate non solo come tagli di luce ma come elementi caratteristici del progetto, in quanto la loro forma è determinata dalla varie funzioni che racchiudono: catturare la luce in maniera sia diretta sia riflessa, racchiudere un vano per gli impianti che corre tangenziale a tutte le aule asservendole, definire il volume dei corridoi differenziando la porzione dedicata all’accesso alle aule, più basso e raccolto, da quello più alto dello spazio comune e di distribuzione.
Un altro elemento che caratterizza l’edificio è il frangisole esterno che dà ordine e decoro ai prospetti che si affacciano sulle due vie pubbliche.
È stato realizzato un modulo che si ripete e riprende la ripartizione forometrica del prospetto retrostante, la modularità permette di dare ordine alla facciata e allo stesso tempo ne semplifica la costruzione. È in acciaio con profili standard zincati a caldo e verniciati a polveri e imbullonato in opera, questo ne ha permesso una grande facilità di posa o una sua facile rimozione limitandone al massimo la manutenzione rispetto a soluzioni, oggi di moda, in legno o miste.
Il colore è neutro e ben si armonizza alla muratura retrostante, non risultando invasivo né predominante, le doghe sono distanziate, dove meno utili per la protezione solare, ed eliminate nelle partizioni relative all’uscita dalle aule, questo ne determina la leggerezza e una lettura diretta della composizione del prospetto in muratura».

Chi ha fatto Cosa

Committente: comune di Oderzo Tv
Località: Piavon
Progettazione definitiva ed esecutiva: studio bfA+ architettura design ingegneria, ing. Mauro Bellinzani
Progettazione impianti meccanici ed idraulica: pi Roberto Ervas
Progettazione impianti elettrici: P. Elettritecnico Livio Brugnera
Direzione lavori: comune di Oderzo- arch. Alessandro Marletta
Impresa edile, impianti elettrici, impianti idraulici e impianti meccanici: Bettiol srl

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