Professioni | Indagine Geoweb

I geometri puntano alle specializzazioni e progettano il futuro della categoria

Per continuare ad essere competitivi sul loro mercato i geometri hanno consapevolezza di dover acquisire nuove competenze manageriali e imprenditoriali. Il dato emerge da un'indagine di Geoweb, l'azienda di servizi telematici della categoria.

Nel corso di 6 mesi, in 6 città (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bergamo, Savona) e in altrettanti collegi provinciali, si è svolta un’indagine per comprendere come i geometri vedano il proprio futuro. Si tratta di uno studio, svolto da Geoweb spa >>, l’azienda di servizi telematici dei geometri, che ha coinvolto 300 professionisti, di età compresa fra i 25 e i 50 anni.geometra
Dall’indagine sono emersi interessanti spunti principalmente in 4 aree: la necessaria evoluzione delle competenze professionali, il rapporto con la pubblica amministrazione, le opportunità e i cambiamenti nella professione, la rilevanza del network con i colleghi.
L’esito di questo studio riflette anche le misure urgenti che il comparto edile sottolinea a gran voce, e la conseguente necessità di ridefinire il proprio ruolo, di puntare alle specializzazioni che, in ambito nazionale, offrono possibilità di nuove ambiti di lavoro, come la riqualificazione degli immobili e il risparmio energetico.

Francesco Gerbino | Ad di Geoweb. «Finalizzeremo ulteriormente la nostra missione aziendale alla soddisfazione delle esigenze dei nostri clienti quando sono in mobilità: sia per la fruizione dei servizi, sia per l’aggiornamento dei contenuti informativi e formativi, nell’intento di consolidare nel geometra la percezione che la nostra organizzazione sia il migliore punto di riferimento tecnico e professionale».
Francesco Gerbino | Ad di Geoweb spa >>
«Finalizzeremo ulteriormente la nostra missione aziendale alla soddisfazione delle esigenze dei nostri clienti quando sono in mobilità: sia per la fruizione dei servizi, sia per l’aggiornamento dei contenuti informativi e formativi, nell’intento di consolidare nel geometra la percezione che la nostra organizzazione sia il migliore punto di riferimento tecnico e professionale».

SPECIALIZZAZIONE
L’agguerrita concorrenza interna e quella con le altre professioni tecniche riduce notevolmente le classiche opportunità lavorative e impone l’individuazione di nuove e specifiche aree di specializzazione riconosciute e certificate. L’affermazione che meglio esprime il risultato delle indagini è:
«la professione del geometra generalista non esiste più».
Alla diminuzione degli ambiti di lavoro classici corrispondono nuove opportunità su specifiche aree di specializzazione, soprattutto quando riconosciute e certificate, o quando danno accesso ad albi/elenchi professionali (esempio: certificazione energetica, stime e perizie immobiliari). L’affermazione che meglio esprime il risultato delle indagini è:
«una maggiore specializzazione aumenta le qualifica che ci viene riconosciuta».

BUROCRAZIA COME OSTACOLO
Nonostante la crescente disponibilità delle banche dati pubbliche e malgrado il sempre crescente numero di servizi fruibili per via telematica, direttamente dalla propria postazione di lavoro, emerge in modo unanime dall’indagine che la burocrazia resta per i geometri una delle maggiori difficoltà da superare quotidianamente. Si afferma dunque la percezione che gli adempimenti e le procedure amministrative siano comunque lente, complicate e, in alcuni casi, addirittura poco trasparenti. Oltretutto, la scarsa fiducia negli ordini di vigilanza sulla condotta della pa acuisce la percezione di una mancanza di tutela che, a più riprese, viene evidenziata dagli intervistati. L’affermazione che meglio esprime questa evidenza è:
«Noi vorremmo avere la possibilità di parlare con chi c’è dall’altra parte».

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri
Maurizio Savoncelli | Presidente del Consiglio nazionale dei Geometri >>
«Occorre puntare a una dimensione internazionale del geometra, rendere immediatamente riconoscibili e valorizzare le loro competenze, elevare il titolo per l’accesso alla professione e consolidare la ‘qualifica D’, indicata dalla direttiva europea e relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali».

LA CRISI ECONOMICA
La crisi economica, oltre a contrarre le opportunità di mercato, ha fatto emergere problematiche che hanno inciso sul recupero e la tutela dei crediti, determinando un’inaspettata “guerra” al ribasso sui prezzi offerti dagli stessi componenti della categoria, soprattutto dai più giovani. L’affermazione che meglio esprime il risultato dell’indagine è: «C’è meno deontologia professionale, soprattutto fra i giovani».

REDDITI E VOLUME D’AFFARI: IMPRENDITORI DI SE STESSI
L’aumento delle tasse, dei costi di gestione dello studio e la complessità del lavoro (più specializzazioni, più programmi da comprare, l’aggiornamento professionale obbligatorio) rendono consapevole il geometra sulle prossime scelte da fare: iniziare a gestire imprenditorialmente la propria professione, acquisire nuove competenze per sviluppare nuovi business e fidelizzare la nuova clientela, gestendone efficacemente i rapporti. L’affermazione che meglio esprime il risultato dell’indagine è:
«Prima eravamo dei liberi professionisti, oggi devi essere imprenditore di te stesso».
Nonostante le difficoltà legate alla crisi economica il reddito dei geometri iscritti alla Cipag (Cassa italiana previdenza e assistenza geometri) non sembra aver subito variazioni significative, registrando una perdita dello 0,73% rispetto al 2013. Anche il volume d’affari resta sostanzialmente invariato: i 2.777.867.484,52 di euro dichiarati alla Cipag nel 2013 registrano una perdita dello 0,46% rispetto all’anno prima.

TROPPE NORME
Un’ulteriore criticità viene sottolineata dai geometri che considerano il proliferare della normativa come una minaccia per la qualità del lavoro. Non è un paradosso se si considera che in tali e tanti aggiornamenti si corre spesso il rischio d’interpretare erroneamente una nuova legge. E ciò, secondo i geometri, vale per loro quanto per i funzionari pubblici. Naturalmente questo ragionamento non risparmia nemmeno gli uffici territoriali che fanno capo al Consiglio nazionale dei geometri, ossia i collegi provinciali (110): non sempre il geometra trova le risposte che cerca in queste sedi periferiche, in merito a formazione, tutela della professione e del credito.

VALORIZZARE LE OPPORTUNITÀ DI NETWORK
Rispetto al passato nell’indagine viene sottolineato come i rapporti fra colleghi si siano diradati e sia meno vivo il senso di appartenenza alla categoria. I geometri hanno sottolineato la necessità di nuovi modi per stimolare un confronto attivo con i colleghi non solo sulle problematiche pratiche della professione, ma anche per valorizzare le opportunità di network.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here