BolognaFiere | Trasformazione digitale dell’ambiente costruito

Il 19 e 20 ottobre c’è Digital&Bim Italia

Sette aree tematiche e un’area di sperimentazione per la formazione pratica al centro di Digital&Bim Italia, primo evento nazionale dedicato all’innovazione e alla trasformazione digitale dell’ambiente costruito per fare il punto sui nuovi processi e gli strumenti legati al Bim, dal recupero al real estate.

L’industria delle costruzioni è in piena rivoluzione e il suo futuro è strettamente legato alla trasformazione digitale e al Building information modeling (Bim).
In quest’ottica BolognaFiere, in continuità con il suo impegno portato avanti per oltre 50 anni con Saie, lancia Digital&Bim Italia, il primo evento nazionale sulla digitalizzazione dell’ambiente costruito, in programma il 19 e il 20 ottobre nel quartiere fieristico.
Per due giornate le aziende, i progettisti, le imprese, le stazioni appaltanti ed esperti internazionali si confronteranno sulle best practice e le novità digitali più accattivanti del mercato. Sarà una fiera per vedere e scoprire gli ultimi prodotti e le soluzioni più innovative, ma anche un’occasione di networking con i protagonisti del mondo dell’ingegneria, di chi si occupa di recupero e riqualificazione energetica, fino ai consulenti del mondo immobiliare. Si parlerà del binomio digitalizzazione e industrializzazione, di rilievo 3d e realtà virtuale. Spazio ai software, agli strumenti, alle pratiche e ai progetti già tradotti in cantiere.

Gianpiero Calzolari | Presidente BolognaFiere

Gianpiero Calzolari | Presidente BolognaFiere.

«Con Digital&Bim Italia lanciamo una nuova iniziativa che intende rispondere alla necessità di avere una piattaforma di confronto dedicata alle nuove tecnologie digitali per la progettazione. Digital&Bim Italia vuole essere un contributo per colmare quel gap tecnologico che le nostre imprese e i nostri progettisti mettono fra le priorità strategiche per il futuro del settore. Lo facciamo offrendo un contributo scientifico importante e occasioni di confronto con i maggiori esperti internazionali».

Obiettivo della manifestazione è fare il punto su metodi e strumenti che in Europa sono già esempi di successo e che in Italia si stanno affermando, puntando ad aumentare la consapevolezza e la competenza di chi opera con le nuove tecnologie. Guardando a cosa avviene nei paesi più digitalmente avanzati e avendo come riferimento la Digital Construction Week che si terrà in ottobre a Londra, ma anche il Bim Munich in programma a novembre a Monaco e il Bim Forum che si è tenuto la primavera scorsa a San Diego, BolognaFiere con Digital&Bim Italia punta a diventare luogo di confronto e aggiornamento d’eccellenza sul tema della nuova industrializzazione e della rivoluzione digitale nel nostro Paese.

Aree tematiche e spazi di sperimentazione

In agenda ci sono anche momenti di studio con top speaker e ospiti internazionali. In parallelo sono previste arene tematiche, con workshop formativi e la presentazione di casi studio delle realtà che stanno operando in Italia o all’estero con strumenti e sistemi fortemente digitalizzati. Nell’area espositiva le aziende presenteranno nuovi strumenti per le procedure digitalizzate e il cantiere, come software di progettazione, stampanti 3d, droni, supporti per la realtà virtuale, digital manufacturing, tecnologie IoT. Innovazioni che sono il fulcro dell’area dedicata alla sperimentazione, uno spazio aperto al pubblico per provare concretamente i nuovi strumenti proposti: la fotografia digitale come strumento di progettazione e documentazione, il rilievo digitale aereo e quello con i laser scanner, come si costruisce un modello innovativo a partire dai rilievi digitali di vario formato, stampanti 3D e digitale per le costruzioni.

Lorenzo Bellicini | Direttore Cresme

Lorenzo Bellicini | Direttore Cresme.

«Il Bim non è solo una moda, tutta la filiera delle costruzioni è ormai consapevole che questo è il futuro e che dovrà essere colmato il gap. Il mercato è pronto bisogna investire per innovare il processo e facilitare l’integrazione. In Italia 15mila architetti utilizzano o stanno iniziando a utilizzare in varie forme il Bim; secondo l’indagine Cresme che verrà presentata a Digital&Bim Italia il prossimo 19 ottobre, per gli architetti il Bim è al secondo posto nello scenario di medio e breve termine per lo sviluppo della professione, dopo le tecniche per la riduzione del rischio sismico e idrogeologico. Anche per gli ingegneri italiani la digitalizzazione è tra le prime cinque priorità. Le grandi stazioni appaltanti pubbliche-private italiane stanno iniziando ad optare per il Bim nei loro bandi; l’industria ha già imboccato la strada del Bim iniziando a convertire i propri prodotti in nuove librerie; mentre le imprese di costruzioni sono forse i soggetti più in ritardo rispetto allo scenario evolutivo. Certo, in generale, il percorso non sarà né facile né breve, ma che il Bim sia una delle strade certe dello sviluppo delle costruzioni non ci sono dubbi. Il problema non è se accadrà, ma in quanto tempo accadrà».

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