Beni culturali | Tecnologie Enea

Il laser-scanner svela le piccole storie di Porta S. Sebastiano a Roma

I ricercatori Enea e la Soprintendenza capitolina nell’ambito del Progetto Cobra per la valorizzazione dei beni culturali hanno utilizzato tecnologie laser-scanner che hanno permesso la lettura a distanza e la riproduzione in 3d delle tracce lasciate un tempo dai soldati pontifici all’interno di Porta S. Sebastiano a Roma.

Le tecnologie laser-scanner Enea hanno permesso di «leggere» a distanza e di riprodurre in 3d le misteriose «tracce» lasciate dai soldati pontifici all’interno di Porta S. Sebastiano, il più grande e tra i meglio conservati ingressi a Roma lungo la cinta difensiva delle Mura Aureliane. Sono così emersi disegni e scritte a carboncino che raccontano la vita privata di chi difendeva l’accesso alla Capitale dalla via Appia. L’indagine scientifica ha visto coinvolti i ricercatori Enea e il Museo nelle Mura della Sovrintendenza capitolina, nell’ambito del Progetto Cobra nato per utilizzare tecnologie hi-tech nella salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali.

Il Progetto Cobra

Unico soggetto attuatore del progetto è l’Enea e, in particolare, le divisioni Fsn-Tecfis presso il Centro Ricerche di Frascati; Sspt-User-Sitec presso il Centro Ricerche di Casaccia; Dte Ict presso i Centri Ricerche di Frascati e Casaccia; Studi presso la sede centrale di Roma.

Ente finanziatore è la Regione Lazio, tramite l’avviso pubblico «progetti di ricerca presentati da Università e Centri di Ricerca». L’obiettivo generale è la diffusione ed il trasferimento alle pmi (operanti nel settore dei beni culturali) delle competenze Enea e degli strumenti messi a disposizione nei laboratori dei Centri di Ricerca e in spazi dedicati ai dimostratori. Il progetto ha avuto inizio nel 2015 e terminerà a dicembre di quest’anno.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here