Elettroutensili | Finiture

Il miscelatore: prestazioni e dotazioni

Il miscelatore comincia a diffondersi nel mercato Italiano nella seconda metà degli anni Novanta. La gamma presente sul mercato è oggi molto vasta ed è uno degli elettroutensili più semplici da utilizzare. Come per tutti gli attrezzi, durante l’impiego, va prestata molta attenzione. In questa rubrica qualche suggerimento su come effettuare la scelta e le precauzioni da prendere.
L'esperto | Pietro Garavaglia | Consulente nel settore degli elettroutensili edili, ha sviluppato il suo percorso professionale nello studio e nella progettazione di nuove soluzioni richieste da un mercato in continua evoluzione. Si è occupato inoltre della programmazione della produzione in aziende industriali e ha coordinato l'intero processo rivolto alla clientela, dal supporto tecnico al post-vendita.
L’esperto | Pietro Garavaglia | Consulente nel settore degli elettroutensili edili, ha sviluppato il suo percorso professionale nello studio e nella progettazione di nuove soluzioni richieste da un mercato in continua evoluzione. Si è occupato inoltre della programmazione della produzione in aziende industriali e ha coordinato l’intero processo rivolto alla clientela, dal supporto tecnico al post-vendita.

Il miscelatore è un elettroutensile che si utilizza per la preparazione di colori, vernici, colle, stucchi, ma anche resine, malte, intonaci pronti di ogni genere.
Parliamo di un attrezzo elettrico che a seconda del modello e della potenza, riesce a soddisfare le molteplici richieste degli utilizzatori. Il miscelatore comincia a diffondersi nel mercato Italiano nella seconda metà degli anni Novanta.
I primi miscelatori erano costituiti da piccoli trapani con mandrino, dotati di mescolatore (detto anche frusta). Avevano una sola velocità meccanica e potenze molto ridotte (qualcuno con già i primi interruttori elettronici).
Nel corso degli anni, con l’aumento della richiesta, la gamma si estende in maniera esponenziale, creando un mercato importante, con numeri notevoli di attrezzi venduti e offrendo all’utilizzatore un’ampia scelta a seconda delle necessità e della frequenza di utilizzo.

LA GAMMA
La gamma di miscelatori presente sul mercato è molto vasta. Attualmente si possono trovare: i modelli a «T», che per anni hanno invaso il mercato ma che ultimamente stanno subendo una costante decrescita dovuta probabilmente all’estetica ma anche alle poche o nulle funzioni presenti, i miscelatori «a trapano», sempre molto diffusi e infine i modelli a «doppia impugnatura», che negli ultimi anni hanno superato di gran lunga le altre tipologie, soprattutto per la comodità di utilizzo nella postura dell’operatore e per le maggiori prestazioni. Le potenze di questi attrezzi vanno dagli 800/1000 W per i modelli minori, fino ai 1500/1.800 W per i modelli con elevate prestazioni.

I modelli più semplici ed economici hanno una sola velocità meccanica (spesso integrata da una partenza lenta detta anche «soft start» e/o una regolazione della velocità)e generalmente sono dotati anche di mandrino; i modelli più professionali sono invece dotati di più velocità meccaniche con regolazione elettronica del numero di giri. Ovviamente la possibilità di regolare la velocità di rotazione rende l’attrezzo più versatile per un utilizzo in tutte le situazioni e per qualsiasi tipologia di materiale da miscelare, permettendo di ridurre al minimo gli spruzzi durante la miscelazione. I modelli più performanti e con maggiori potenze sono generalmente dotati di «attacco diretto» dell’utensile (con filetto M 14) che garantisce un accoppiamento macchina/utensile migliore.

Festool | MX 1000
Festool | MX 1000

 IL FUNZIONAMENTO
Il funzionamento del miscelatore è molto semplice: una volta montato il mescolatore, l’attrezzo è pronto all’uso.
È fondamentale che la miscelazione avvenga nel modo più omogeneo possibile, in modo che non rimangano residui di materiale non miscelato sul fondo del secchio.

Makita | UT1600
Makita | UT1600

Attenzione quindi, perché la scelta del mescolatore non deve essere superficiale o affrettata: infatti a seconda della tipologia di materiale che si andrà a miscelare, andrà scelto il mescolatore più idoneo.
Ogni mescolatore ha una differente conformazione della parte finale, ossia quella che s’immerge nel prodotto da miscelare. Differente sarà quindi, durante la rotazione, il vortice che si crea con il movimento.

Rurmec |  EV 18E
Rurmec | EV 18E

Esistono mescolatori specifici che spingono il materiale dal basso verso l’alto e quelli che agiscono in maniera opposta, dall’alto verso il basso; quelli con forma a due o tre eliche, a gabbia, a palette, con tondino. Per la scelta del modello più idoneo è opportuno farsi consigliare dal rivenditore o dall’azienda costruttrice, a seconda del lavoro da svolgere e del prodotto da amalgamare. I mescolatori più professionali sono quelli dotati di «attacco filettato», che garantiscono prestazioni migliori, ma anche quelli con «attacco esagonale» da utilizzare con mandrino non sono da sottovalutare. Vi sono poi alcuni modelli di «attacco» che permettono la regolazione dell’altezza del mescolatore senza l’ausilio di attrezzi, per garantire un lavoro sempre in posizione corretta, non affaticando l’operatore, indipendentemente dalla sua statura.

SICUREZZA | PRECAUZIONI| FACILITA’ DI UTILIZZO
Il miscelatore è uno degli elettroutensili più semplici da utilizzare, ma come per tutti gli attrezzi, durante l’impiego, va prestata molta attenzione. Anche se si tratta della semplice rotazione di un mescolatore, è necessaria concentrazione, per la presenza di parti in movimento, ma soprattutto dal cavo di alimentazione che potrebbe intralciare il lavoro durante l’uso.
È fondamentale, per la vostra sicurezza, acquistare attrezzi costruiti secondo le normative vigenti, provvisti di marcatura Ce, leggere sempre le norme generali di sicurezza e le istruzioni riportate sul libretto di uso e manutenzione.
In generale non esistono particolari «pericoli» nell’utilizzo di questo utensile, ma ovviamente l’acquisto di attrezzi professionali garantisce una maggiore tranquillità, sia dal punto di vista della sicurezza sia dal punto di vista della durata e delle prestazioni, oltre che alla reperibilità degli eventuali ricambi che si dovessero rendere necessari in futuro. In commercio si trovano moltissimi miscelatori a prezzi molto ridotti, di marche sconosciute, ma che, come tali, sono adatti solo a lavori da hobbisti.

Bosch | Grw 12E
Bosch | Grw 12E

SUGGERIMENTI
Ogni miscelatore in commercio ha prestazioni più o meno elevate e dotazioni più o meno ricche, ma, indipendentemente da questo, vi sono delle regole che vanno rispettate, per mantenere l’attrezzo in «buona salute» e non essere costretti a ricorrere a una manutenzione straordinaria, con inevitabili risvolti economici.

Eibenstock | Ehr 20.1 L
Eibenstock | Ehr 20.1 L

1. Disponendo di un attrezzo con cambio di velocità meccanica, questo va sempre effettuato a macchina completamente ferma, evitando di rovinare gli ingranaggi (in gergo «sgranare»).

2. Dovendo mescolare materiali molto densi, non utilizzare velocità troppo basse per lunghi periodi, in modo da non causare surriscaldamenti e quindi bruciature (la ventola di raffreddamento, girando piano, non rinfresca a sufficienza il motore). Inoltre una velocità troppo bassa non permette di miscelare in modo omogeneo il prodotto, creando problemi di fluidità.

3. Provvedendo alla pulizia degli accessori e dell’attrezzo al termine di ogni utilizzo, questa risulterà più rapida ed efficace, rendendo la macchina pronta per il prossimo impiego.

4. Facendo verificare periodicamente da personale qualificato il grasso presente nella scatola ingranaggi e l’usura delle spazzole, si disporrà sempre di un attrezzo efficiente e pronto all’uso.

E infine un piccolo consiglio: se si utilizza un miscelatore obsoleto al quale manca la regolazione della velocità e si devono mescolare prodotti molto liquidi che creano schizzi, è possibile agire come segue: mettere in funzione il miscelatore fuori dal secchio, rilasciare l’interruttore e quando la velocità del mescolatore diminuisce notevolmente inserirlo nel secchio. Far seguire rapidi colpi all’interruttore, accendendo e spegnendo il miscelatore, in modo da non far girare troppo veloce l’attrezzo e, di conseguenza, il mescolatore. Meglio ancora acquistarne uno nuovo avvalendosi della tabella riassuntiva qui sotto, che raccoglie alcuni dei modelli più performanti delle principali case costruttrici.Miscelatori | Elettroutensili

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