Formedil-Cncpt | Formazione

Il registro delle imprese formative

Con il Rif il sistema bilaterale lancia una sinergia tra le diverse attività di formazione svolte dalle scuole edili e dai Cpt nei confronti delle singole imprese affiancando agli strumenti di certificazione formativa nei confronti dei lavoratori un’attestazione equivalente al soggetto impresa. Il progetto For.s.e. comprende 32 azioni formative in 15 regioni declinate in 6 aree tematiche.
Massimo Calzoni | Presidente Formedil

Massimo Calzoni | Presidente Formedil
«Un ulteriore passo avanti nel percorso di maggiore attenzione alle necessità delle imprese da parte del sistema bilaterale delle costruzioni. La situazione del settore e le difficoltà che stanno vivendo le imprese debbono spingere il nostro sistema a individuare nuovi strumenti che aiutino le aziende a valorizzare l’impegno e l’attenzione prestata alla formazione e alla sicurezza. Con il Registro delle imprese formative daremo loro uno strumento in più per essere competitive e per acquisire vantaggi nei confronti dell’Inail in quanto più virtuose commentando gli scopi del Rif».

Lo scopo principale del progetto è la valorizzazione della formazione bilaterale e le imprese che la utilizzano: queste le principali finalità del Registro delle imprese formative (Rif), la nuova iniziativa avviata dalle parti sociali delle costruzioni e affidata al Formedil e alla Commissione nazionale dei comitati paritetici territoriali per la sicurezza.

Attestato d’impresa formativa
Formedil e Cncpt rilasceranno all’azienda che s’impegna a ricorrere al sistema bilaterale delle costruzioni per le sue attività formative l’attestato di impresa formativa. Questo consentirà loro di essere inserite nel registro dedicato (Rif) dove verranno riportate tutte le iniziative di formazione relative ai dipendenti avviate dall’azienda nel corso del tempo nell’ambito del sistema bilaterale delle costruzioni (Sbc) ma anche quelle svolte direttamente dall’impresa nei cantieri valorizzando in questo modo il ruolo svolto dall’azienda.
Con il Rif il sistema bilaterale crea di fatto sinergia tra le diverse attività di formazione svolta dalle scuole e dai Cpt nei confronti delle singole imprese, affiancando agli strumenti di “certificazione” formativa nei confronti dei lavoratori, come nel caso del libretto formativo, un’attestazione equivalente relativamente al soggetto impresa.
Calzoni ha ribadito il massimo impegno da parte della rete delle scuole affinché «venga data la massima visibilità alle aziende che acquisiranno la qualifica di impresa formativa, favorendo la consapevolezza da parte delle Istituzioni che un’impresa attenta e che investe in formazione va salvaguardata e premiata. L’auspicio è che grazie all’iscrizione al Rif sia possibile riconoscere alle imprese alcuni vantaggi sia in occasione dei bandi di gara pubblici, riconoscendo alla formazione un valore nell’ambito della valutazione e del punteggio, sia nella definizione dei premi Inail».

Piano For.s.e
Sempre il presidente del Formedil ha espresso la sua soddisfazione per la notizia che il piano formativo di sistema supportato dall’accordo nazionale di settore ha ottenuto il riconoscimento del finanziamento da parte di Fondimpresa.
«L’esigenza di adeguare la formazione alle nuove necessità imposte dalla crisi e dalle profonde trasformazioni che stanno caratterizzando il mercato italiano delle costruzioni ha spinto il Formedil a progettare un investimento volto a far crescere conoscenza e professionalità degli operatori del sistema bilaterale delle Costruzioni (Scuole Edili, Casse Edili e Comitati tecnici paritetici per la sicurezza).
Un progetto che ha visto riconosciuta la sua attualità e validità acquisendo il finanziamento necessario per la sua realizzazione. Il settore delle costruzioni sta vivendo la crisi più grave dal dopoguerra, con una pesante incidenza sul mercato del lavoro e sulle imprese. Gli investimenti in costruzioni nel 2013 hanno registrato una flessione del 5,6% che contribuisce a contrarre il valore del mercato rispetto all’inizio della crisi di oltre un 40%. Con la conseguenza che dal 2007 si sono persi 690mila posti di lavoro. Una situazione che produce effetti rilevanti non solo sulle imprese ma anche sulle strutture istituzionali e contrattuali del settore. Per questo è essenziale che gli enti bilaterali si attrezzino al meglio per saper gestire, da diversi punti di vista, gli aspetti salienti del mercato del lavoro: qualità e occupabilità, regolarità e sicurezza in questa fase di trasformazione strutturale. Con il progetto For.s.e. metteremo in condizione chi guida gli enti bilaterali sia territoriali che nazionali di comprendere e gestire al meglio il cambiamento” ha concluso Calzoni specificando che Il progetto For.s.e. (formare per il settore edile) consiste in 32 azioni formative in 15 regioni italiane declinate in sei diverse aree tematiche: ambiente sicurezza e innovazione organizzativa, sviluppo organizzativo, innovazione tecnologica, competenze tecnico professionali, competenze gestionali e di processo, qualificazione e riqualificazione. Al piano di formazione di 1796 ore di formazione parteciperanno 380 impiegati tecnici – amministrativi e quadri».

Piero Leonesio | Vicepresidente Formedil

Piero Leonesio | Vicepresidente di Formedil
«Con l’attuazione del progetto rafforzeremo il ruolo della formazione come strumento fondamentale nel percorso di rafforzamento del tessuto imprenditoriale e delle competenze dei diversi attori del processo di costruzione. Faremo crescere innanzitutto al nostro interno, tra i nostri operatori la consapevolezza della necessità di adeguarsi culturalmente e professionalmente a quanto sta caratterizzando sia il mercato che i processi costruttivi, prestando grande attenzione alle innovazioni».

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