Fondazione Inarcassa | Tar Regione Lazio

Consulenza a titolo gratuito? Lede la dignità dei liberi professionisti e la qualità dei servizi

Il presidente della Fondazione Inacassa, Egidio Comodo, si esprime in merito alla recente sentenza del Tar del Lazio che ha dichiarato legittima la manifestazione d'interesse per incarichi di consulenza a titolo gratuito contenuta in un avviso pubblico emesso dal Mef. Una sentenza spiacevole perché, dice Comodo, va a ledere la dignità del libero professionista e la qualità dei servizi.

Negativo il giudizio del presidente di Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo, sul pronunciamento del Tar del Lazio nella sentenza n. 11411 del 30 settembre, che ha dichiarato legittima la manifestazione d’interesse per incarichi di consulenza a titolo gratuito contenuta in un avviso pubblico emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Egidio Comodo | Presidente Fondazione Inarcassa.

Egidio Comodo | Presidente Fondazione Inarcassa

«È un segnale importante che la questione sollevata dai giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio sia giunta all’attenzione del Parlamento, del ministro della Giustizia e del Mef con un’interrogazione presentata al Senato. Il valore economico della prestazione professionale non solo è garante della difesa della dignità dei liberi professionisti ma anche della qualità dei servizi erogati ai cittadini e per nessun motivo il principio dell’equo compenso può essere messo in discussione. Siamo stupiti della decisione di legittimare la gratuità del lavoro svolto da parte di migliaia di tecnici. Una sentenza pericolosa che va a ledere i diritti dei professionisti e che non possiamo accettare perché per ogni traguardo in tema di equo compenso – principio adottato ormai da moltissime leggi regionali – sembra esserci un passo indietro della giurisprudenza e questo non è tollerabile. Auspichiamo pertanto, che sia stabilito al più presto un sistema di regole più chiare e che si proceda ad una revisione di questa decisione, a noi incomprensibile, così da ridare piena legittimità al lavoro dei liberi professionisti».

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