Previdenza | Contributo minimo soggettivo

Inarcassa: che fare quando il reddito è inferiore a 15.690 euro?

Le modifiche apportate al regolamento generale di previdenza di Inarcassa permetteranno una deroga per un massimo di cinque anni, anche se non consecutivi, all’obbligo della contribuzione minima soggettiva a chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo.

Logo InarcassaAbolito il contributo minimo soggettivo Inarcassa per i professionisti che pensano di dichiarare nel 2014 un reddito inferiore a 15.690 euro.

La notizia giunge da una comunicazione di Inarcassa (Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti), che ha deciso di fare un passo avanti a favore degli iscritti, modificando il regolamento generale di previdenza (con la preventiva approvazione dei ministeri vigilanti) e rispondendo alle difficoltà dei tanti professionisti che da anni subiscono gli effetti della congiuntura economica negativa.Professionisti Entrando nel merito, i professionisti iscritti ad Inarcassa che pensano di dichiarare un reddito 2014 inferiore a 15.690 euro già quest’anno possono non versare il contributo soggettivo minimo e pagare, a dicembre 2015, il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto.

Le modifiche apportate al regolamento generale di previdenza di Inarcassa consentiranno una deroga per un massimo di cinque anni (anche non consecutivi) all’obbligo della contribuzione minima soggettiva a chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo (15.690 euro).
L’agevolazione entra in vigore sin dal reddito 2014 e quindi i professionisti già quest’anno possono non versare il contributo soggettivo minimo e pagare (a dicembre 2015) il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto. Dalla misura sono esclusi i pensionati e i giovani professionisti, che già oggi versano importi ridotti e possono contare sull’accredito del periodo assicurativo intero.

Paola Muratorio | Presidente Inarcassa
Paola Muratorio | Presidente Inarcassa

Il comunicato Inarcassa sottolinea che «L’anzianità utile alla pensione sarà riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato nell’anno ma, poiché contribuire poco significa godere di una minore pensione futura, si potranno integrare gli importi dovuti entro i cinque anni successivi e assicurarsi così l’anzianità previdenziale completa».
È questa per i vertici Inarcassa una modifica normativa ad alto contenuto sociale che costituisce un’ulteriore opportunità di sostegno ai liberi professionisti associati alla Cassa e conferma la flessibilità degli strumenti che Inarcassa offre per una costruzione sempre più personalizzata del proprio percorso previdenziale.

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