Commissione europea | Agevolazioni

Incentivi tributari per le start up innovative

Per incoraggiare gli investimenti nel capitale sociale delle start up innovative per il periodo 2013 – 2016, c’è la possibilità per le persone fisiche di una detrazione dall’Irpef del 19% dell’investimento per importi fino a euro 500mila euro e, per le persone giuridiche, di una deduzione dall’imponibile del 20% dell’investimento.

La Commissione europea ha approvato le agevolazioni fiscali per le persone fisiche e per le società che investono in start up innovative, di cui all’art. 25 del dl n.179/2012 (cosiddetto decreto sviluppo bis), dichiarandole aiuti di stato compatibili con la legislazione comunitaria.

 Questi incentivi, previsti nello specifico dall’art. 29 del decreto sviluppo bis (come modificato dall’art. 9, comma 16 ter del dl n.76/2013, cosiddetto decreto lavoro), sono tesi a incoraggiare gli investimenti nel capitale sociale delle start up innovative. Consistono, per il periodo 2013 – 2016, nel riconoscimento per le persone fisiche di una detrazione dall’Irpef del 19% dell’investimento (per importi fino a euro 500mila euro) e, per le persone giuridiche, di una deduzione dall’imponibile del 20% dell’investimento (per importi fino a 1.800.000 euro). Se poi la start up innovativa ha vocazione sociale o sviluppa servizi innovativi in ambito energetico, le citate percentuali aumentano rispettivamente del 25% e 27%.
L’approvazione della Commissione Ue è quindi di estrema importanza per favorire concretamente la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, in particolare giovanile.

Il ministero dello Sviluppo economico può ora emanare il decreto di attuazione delle citate agevolazioni. La previsione di una disciplina di favore per le start up innovative non si esaurisce con gli incentivi tributari, che comportano un onere economico per lo Stato; basti pensare alle norme a favore in tema di rapporto di lavoro, alle emissioni di strumenti finanziari partecipativi da parte delle srl, alla possibilità di raccogliere capitali attraverso offerte pubbliche e portali online (cosiddetto crowdfunding), alle agevolazioni per l’accesso al credito e all’internazionalizzazione, alla previsione degli incubatori certificati, alla riduzione del capitale sociale per perdite e alla particolare disciplina della crisi della start up.

Un altro provvedimento legislativo per la crescita economica è la modifica della disciplina dei patti di famiglia di cui all’art. 768 – bis c.c., quale strumento deputato a disciplinare il passaggio generazionale alla guida dell’impresa.

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