Cantieri | Sicurezza Fase-2

Oice: integrazioni alle linee guida per la ripartenza in sicurezza dei cantieri

Con lo scopo di rendere più sicura la ripartenza dei cantieri nella fase 2 dell’emergenza sanitaria attuale, Oice ha stilato una lista di proposte d'integrazioni alle linee guida presentate con il Protocollo sulla sicurezza nei cantieri: regole cogenti implementate con criteri chiari e omogenei, presìdi sanitari dedicati per ogni cantiere e fondo pubblico per i costi aggiuntivi.

L’associazione delle organizzazioni d’ingegneria e architettura italiane, ha inviato alla «Task force Colao», al Governo, al Parlamento e all’Anac un documento contenente integrazioni alle linee guida definite con il Protocollo sulla sicurezza nei cantieri del 24 marzo, per renderle più esaustive e facili da applicare nella fase 2 dell’emergenza sanitaria in corso.

Tale documento è stato redatto da un gruppo di lavoro diretto dall’ing. Antonio Vettese, consigliere Oice e coordinatore di Oice Academy, e composto da direttori lavori, Cse e project manager di importanti società associate.

Gabriele Scicolone | Presidente Oice.

Gabriele Scicolone | Presidente Oice

«Rappresentiamo i Direttori dei Lavori e i Coordinatori della Sicurezza sui cantieri, abbiamo il compito di garantire la sicurezza e ne sentiamo l’onere. Stabiliamo per bene le regole a monte, almeno stavolta, per non trovarci tra qualche settimana travolti da una falsa partenza».

Nelle proposte Oice sono contenute alcune priorità fondamentali per assicurare la ripartenza in sicurezza dei cantieri pubblici e privati bloccati. Vediamole.

Necessità di cogenza delle linee guida, implementate opportunamente nei contenuti con criteri chiari e omogenei, per permetterne l’immediata fruibilità alla ripartenza da tutti gli operatori della filiera.

Organizzazione e disponibilità di presìdi sanitari capillari su tutto il territorio nazionale, che siano riferimento efficace per le necessità degli operatori, capaci di indirizzarne gli adempimenti e di garantire supporto e vigilanza a tutti i processi produttivi avviati e alle imprese di tutte le dimensioni.

Disponibilità, senza restrizioni, dei dispositivi di contenimento necessari, con la creazione di filiere produttive nazionali per garantire in ogni cantiere Dpi e termoscan, evitando blocchi delle attività appena riavviate per loro mancanza.

Definizione chiara delle responsabilità in capo agli attori della filiera, lato Committenza e lato Appaltatore, con riferimento puntuale ai rispettivi adempimenti fissati nelle linee guida, onde evitare paralisi per conflitti di responsabilità.

Puntuale ed esaustiva esplicitazione delle modalità di aggiornamento dei Psc, di redazione delle procedure in capo all’Appaltatore, dell’aggiornamento connesso dei Pos e del loro coordinamento con Psc e procedure.

Esplicite modalità di verifica del rispetto degli adempimenti e formalizzazione degli esiti a beneficio dei risultati attesi.

Creazione di un Fondo alimentato con risorse pubbliche che ristori i maggiori costi sostenuti da tutti gli attori coinvolti nei processi di cantiere (Dl, Cse, Appaltatore e Stazione appaltante) per l’impatto indotto dalle misure di contenimento del Covid-19, vera e propria «forza maggiore» imprevedibile. (vb)

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