Premio Urbanistica Inu | Qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici

Inu: il «Central Park lineare» di Bari, come un «fiume verde», è vincitore per la ricucitura del disegno urbano e per la mobilità

Proponiamo un altro dei progetti vincitori al Premio Urbanistica promosso dall’Inu: «Central Park lineare», predisposto da Massimiliano e Doriana Fuksas Design e presentato da Comune di Bari, Regione Puglia, Rfi e Ministero dei Trasporti.

Il Comune di Bari, che assieme al Ministero delle Infrastrutture ha promosso il progetto per il riassetto del nodo ferroviario, è risultato vincitore (insieme ad altri due progetti, uno della Regione Abruzzo, l’altro della Provincia di Reggio Calabria) della categoria «Qualità delle infrastrutture e degli spazi pubblici» del Premio Urbanistica promosso dall’Istituto nazionale di urbanistica (Inu).
Pubblichiamo le motivazioni espresse dagli enti proponenti: il Comune di Bari, la Regione Puglia, Rfi e il Ministero dei Trasporti.03

Comportamenti ordinari e straordinari. Le città sono il prodotto delle nostre azioni, nel bene e nel male vengono costruite o demolite ogni giorno, sia attraverso i comportamenti straordinari di coloro che storicamente hanno il potere di edificarle, distruggerle o modificarle, sia attraverso i comportamenti ordinari di tutti i cittadini, che hanno la capacità di renderle migliori o peggiori di come il potere politico ce le consegna.
Bari sta vivendo un momento particolare di transizione, che può generare una svolta determinante per il suo sviluppo economico, urbanistico, sociale e per la sua immagine oltre i confini regionali. Un’occasione da non perdere, pur in un momento economico poco rassicurante a livello internazionale, ma proprio per questo da non lasciarsi sfuggire, come dimostrazione della fiducia nel futuro della città e del Paese.01

Bari è una «città snodo»: di infrastrutture, economico, culturale, religioso e altro ancora.
Il nodo ferroviario è, per definizione, un nodo intermodale complesso la cui peculiarità trae origine da molteplici fattori sia di carattere generale sia legati al contesto specifico di area metropolitana. Nel tempo la definizione tecnica di «nodo» è assurta al significato metaforico del vero «nodo da sciogliere» dell’urbanistica barese.

«Baricentrale»: il «Piano del ferro». Solo nel 2011 si è giunti alla firma del protocollo d’intesa che concretamente ha consentito l’avvio del concorso «Baricentrale», sulla base condivisa dello studio di fattibilità per la progettazione del «Piano del ferro».
Il fascio ferroviario non veniva né traslato né interrato, ma tutti i binari erano previsti ad un unico livello e si rendevano disponibili da riqualificare ampie superfici dismettibili dal servizio. Tutto ciò in coerenza con l’avvio della nuova pianificazione generale comunale. Il Dpp individua infatti, tra le sette azioni strategiche, la principale, che coinvolge le aree centrali della città, denominata «sella centrale» e corrispondente alle aree di concorso, i cui contenuti e obiettivi sono stati trasfusi coerentemente nel bando e recepiti dal progetto vincitore.
Trattandosi di una problematica ricorrente nello sviluppo urbanistico delle città, la cesura dei binari tra due fasi di sviluppo urbano, tra ottocento e novecento, l’obiettivo della ricucitura è stato ben individuato dai partecipanti, ma non altrettanto ben risolto da tutti in merito alle soluzioni per il disegno urbano, la mobilità e la dotazione di spazi pubblici. La sensazione stupefacente è stata in effetti la serenità della scelta da parte di tutti i componenti della giuria: il vincitore e la graduatoria sono scaturiti in perfetta sintonia, in modo naturale, convergendo sugli stessi obiettivi e sul medesimo progetto urbano.02

Un grande «fiume verde». Il progetto Fuksas è quello che ha meglio interpretato le tante aspettative e i bisogni pregressi della città e nello stesso tempo è il più semplice: un grande «fiume verde» che risana la storica cesura, aprendo nuovi orizzonti comuni tra la città storica e quella contemporanea, in grado di  generare persino percezioni diverse e nuovi modi di vivere la città.
Sarà il «Central Park lineare» di Bari, secondo la definizione dello stesso Fuksas, e rappresenterà finalmente la rivalsa della città: se non è stato possibile interrare la ferrovia, sarà almeno sotterrata, sotto una lunga duna verde.
Ma la questione ora si complica ancor di più: quell’idea, quel disegno di città e di vita, così  vicini al comune sentimento dei cittadini baresi, saranno socialmente realizzabili? Saranno capaci di rimanere compatti istituzioni, cittadini, associazioni, il mondo della produzione e del lavoro, per perseguire un grande obiettivo comune a medio e lungo termine?
Torino, dall’avvio degli accordi alla cantierizzazione del nodo ferroviario, ha impiegato complessivamente 25 anni. Valencia per realizzare il suo parco lineare ha lavorato per 25 anni.
Restando uniti si potrà realizzare questa magnifica idea, il «fiume verde», e ottenere, sia pure tra vent’anni, la Bari che tutti vogliono.05

Soggetti promotori: Comune di Bari, Ministero Infrastrutture e trasporti, Regione Puglia, Rfi, Ferrovie del Sud-Est, Ferrovie Appuro-Lucane, Ferrotramviaria.

Stato dell’iter procedurale: espletato il concorso e proclamato il progetto vincitore, è in corso l’affidamento dei due incarichi per la redazione del masterplan generale e per il progetto definitivo del Comparto 7 (ex-Caserma Rossani).

Adozioni o approvazioni di pianificazione: la previsione è di includere il masterplan nel Pug, che è in fase di stesura (incarico affidato a settembre 2013).

Aspetti economici del programma: l’investimento per l’attuazione del programma (271 milioni di euro) è così suddiviso:

  • trasformazione delle infrastrutture e della viabilità: 161 milioni
  • spese generali: 98 milioni
  • spese di gestione: 12 milioni.

Ulteriori fondi saranno reperiti attraverso il partenariato privato, per complessivi ed ulteriori 686 milioni di euro. Esistono infine dei fondi comunali già impegnati, per 13 milioni di euro, e ulteriori fondi ministeriali Piau per 1,5 milioni di euro.

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