Filca-Cisl | Istat e produttività

Investire sul territorio per il rilancio delle costruzioni

I dati Istat hanno sottolineato che il calo produttivo nel comparto delle costruzioni è il peggiore dal 1995. Il segretario Pesenti della Filca –Cisl chiede l’allentamento del Patto di Stabilità per i comuni virtuosi al fine di finanziare interventi edili a favore del miglioramento del territorio.

Il segretario generale della Filca- Cisl, Domenico Pesenti, illustrando i dati diffusi dall’Istat, che parlano di un calo della produzione nel settore delle costruzioni pari al 14% rispetto al 2011 (il peggiore dal 1995) ha commentato così:

Domenico Pesenti, Filca-Cisl.

«… i dati diffusi dall’Istat non lasciano adito ad interpretazioni:
il settore delle costruzioni è al collasso, dal 2008 sono decine di migliaia le aziende che hanno chiuso lasciando per strada oltre 550mila lavoratori, un dramma sociale senza precedenti. Le parti sociali del settore, associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali, hanno già organizzato nel 2009, 2010 e 2011 gli Stati Generali delle Costruzioni per avere risposte dal governo, risposte non pervenute. Oggi ne paghiamo le conseguenze, che per i lavoratori sono aggravate dalle nuove norme sull’età pensionabile”. Ha poi asserito il segretario Pesenti che “Filca-Cisl da tempo ribadisce che il rilancio del settore passa non con la cementificazione ma attraverso una edilizia moderna, verde: pensiamo alla messa a norma degli edifici pubblici, al recupero dei centri storici, alla sicurezza del territorio dai rischi derivanti dalle frane, dai sismi e dalle alluvioni. Ed infine ha concluso che “un primo provvedimento è certamente quello dell’allentamento del Patto di stabilità per i comuni virtuosi, per metterli nelle condizioni di investire sul territorio. Un provvedimento fattibile che permetterebbe la ripresa dell’edilizia grazie a lavori di piccola-media entità, con conseguenze positive per le aziende del settore e per tutto l’indotto, per decine di migliaia di lavoratori ma anche per l’intera collettività, per la quale si realizzerebbero opere di grande utilità sociale come la manutenzione di strade, scuole, ospedali e la messa in sicurezza del territorio»
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