Napoli | Riqualificazione urbana

Isolamento controterra dell’area ex Icmi a Napoli

Dopo i necessari interventi di bonifica dei suoli effettuati lavori di isolamento controterra con utilizzo dell’argilla espansa Leca Termopiù.

Il progetto del nuovo polo industriale che sorgerà nell’area dell’insediamento produttivo ex Icmi (area Fintecna di Napoli est) rappresenta un importante intervento urbanistico destinato a ridisegnare completamente l’intera zona. Frutto di una convenzione sottoscritta dal comune di Napoli e Fintecna Immobiliare, proprietaria dell’immobile, l’intervento coinvolgerà un’area di 213 mila mq per la realizzazione di un distretto dell’elettrodomestico, formato da un consorzio di 12 aziende che daranno lavoro a 500 persone, e la realizzazione di una nuova area a verde da 43mila mq facente parte del Parco del Sebeto previsto dal piano regolatore nella zona orientale.

ex area Icmi | Napoli
Area ex Icmi, Napoli

Polo artigianale. L’iniziativa, finanziata con 77 milioni di euro in parte da fondi Cipe (40 milioni), in parte da fondi regionali (18 milioni) e da privati, prevederà inoltre la realizzazione di un polo artigianale di piccole e medie imprese e di attività direzionali a supporto. Dopo gli importanti lavori di bonifica dei suoli resi necessari dalla precedente destinazione d’uso dell’area, la realizzazione delle strutture destinate ad ospitare le nuove attività ha richiesto l’esecuzione di una serie di interventi di isolamento controterra: nella loro realizzazione l’impresa esecutrice ha fatto ricorso, in alternativa ai tradizionali vespai, all’argilla espansa Leca TermoPiù.

sacco termopiù (1)Antirisalita di umidità e basso coefficiente di conducibilità termica. Grazie allo speciale trattamento utilizzato per la sua produzione, Leca TermoPiù >> permette di realizzare sottofondi e vespai isolati termicamente in linea con le prescrizioni della legge 311/06, e antirisalita di umidità con sicurezza e velocità esecutiva. Soluzione sicura e performante per applicazioni a diretto contatto con il terreno, Leca TermoPiù presenta proprietà tecnologiche di eccellente livello, che consentono di ottenere risultati qualitativamente ottimali e durevoli nel tempo: fra questi, in particolare, il basso coefficiente di conducibilità termica λ (certificato 0,09 W/mK), l’antirisalita di umidità (l’altezza di suzione dell’acqua per capillarità è inferiore a 3 cm), la resistenza a compressione dello strato posto in opera, in grado di supportare carichi ammissibili distribuiti sino a 100.000 N/mq, e una assoluta indeformabilità e inalterabilità nel tempo.

Versatile per quattro diversi sistemi costruttivi. Leca TermoPiù, è versatile nell’impiego (applicabile sfuso e in sacchi) e adatto per ogni tipologia di cantiere (piccola e grande superficie), tanto da consentire la realizzazione di vespai antirisalita nell’arco di poche ore. Dopo la posa dei sacchi o il pompaggio del prodotto sfuso, infatti, è sufficiente procedere alla posa di tessuto non tessuto e rete metallica e alla successiva formazione della soletta in calcestruzzo. Il tutto con tempistiche inferiori alle quattro ore per una superficie di 250 mq in spessore 25 cm (prodotto sfuso).
La buona versatilità d’impiego di Leca TermoPiù è garantita dalla possibilità di utilizzare quattro diversi sistemi costruttivi:

  • sfuso, che massimizza le prestazioni termiche e la velocità esecutiva
  • in sacco, per piccoli interventi
  • imboiaccato
  • cementato ideali anche in presenza di importanti carichi di esercizio
LecoTermo più | Isolamento controterra
Leca Termopiù | Isolamento controterra

Trattamento argilla espansa. Come scritto il grado di isolamento termico offerto dal sistema Leca TermoPiù è in linea con le prescrizioni del decreto legislativo n.311/2006 per la formazione di sottofondi e vespai isolati contro terra, consentendo di ottenere valori di trasmittanze termiche U molto bassi a fronte di spessori molto contenuti. Fondamentale è anche il ruolo di protezione dall’umidità di risalita proveniente dal terreno per capillarità, grazie allo speciale trattamento dell’argilla espansa, cui si unisce la possibilità di creare (con un sistema opportunamente studiato) la protezione dal gas radon.

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