Produzione | Italcementi

Italcementi: «essere sostenibili e innovatori, la nostra mission»

Italcementi e Calcestruzzi hanno già sul mercato una gamma di prodotti sostenibili che consente loro di rispondere a tutte le richieste dei clienti. Tra le novità, i.power Rigenera, calcestruzzo fibrorinforzato ad altissime prestazioni, e le pavimentazioni che contribuiscono a rendere più fresche e sostenibili le nostre città, un primo esempio applicativo sono le pavimentazioni drenanti i.idro Drain.
Stefano Roncan | Direttore commerciale Italcementi.

«Il 2021 potrebbe essere l’anno della ripresa per il nostro settore, dopo un 2020 che a consuntivo ha presentato un segno negativo a causa della pandemia, anche se nella seconda parte dell’anno, nei mesi in cui non eravamo in lockdown, abbiamo registrato una sostenuta ripresa delle attività.

Varie stime prevedono per quest’anno un incremento superiore all’8% per gli investimenti in costruzioni e gli effetti positivi del Superbonus 110% e del Recovery Plan si faranno sentire nei prossimi mesi. Il Pnrr destina il 51% delle risorse al settore delle costruzioni. Sono circa 114 miliardi di euro, di cui 63,5 miliardi di euro per nuovi interventi.

Dal punto di vista commerciale, ci stiamo concentrando sulla gamma di prodotti sostenibili, eco.build. Negli ultimi anni abbiamo notato un cambiamento d’interesse su questo argomento. Solo nel 2020, ad esempio Italcementi ha prodotto 32 Epd (Dichiarazioni Ambientali di Prodotto) che certificano il ciclo di vita green del prodotto, ben 118 Lca (Life Cycle Assessment) per valutare la sostenibilità dei prodotti lungo tutto il loro ciclo di vita. Italcementi e Calcestruzzi hanno già una gamma di prodotti sostenibili che sono sul mercato e oggi siamo in grado di rispondere a tutte le richieste dei nostri clienti.

Il cemento messo a punto per la realizzazione del Ponte San Giorgio a Genova, ad esempio, si caratterizza per un basso livello di emissioni di Co2, il 30% in meno di un cemento tradizionale, e tra l’altro con caratteristiche di elevata durabilità e resistenza. Quello che vogliamo diventare è essere propositivi, innovatori sul fronte della sostenibilità e intuire un po’ con anticipo (il leader lo deve fare) quelle che sono le esigenze e le necessità del mercato delle costruzioni.

Traducendo poi la sostenibilità in prodotti, abbiamo in portafoglio alcune novità. i.power Rigenera, una soluzione per dare nuova vita alle infrastrutture esistenti e metterle in sicurezza, senza doverle chiudere ed evitando quindi restrizioni di traffico su ponti e viadotti, con le conseguenze che ben conosciamo.

Nello specifico, si tratta di un calcestruzzo fibrorinforzato ad altissime prestazioni, in grado di avvolgere gli elementi strutturali donando loro resistenza, durabilità e nuove capacità antisismiche. È una soluzione sostenibile che abbiamo messo a punto con l’Università di Brescia e che abbiamo già applicato grazie a Calcestruzzi, su due ponti di quella provincia. L’intervento garantirà un’estensione della vita utile delle due strutture per ulteriori 50 anni e oltre.

L’altra novità, sono le pavimentazioni che contribuiscono a rendere più fresche e sostenibili le nostre città. Si parla tanto di aumento delle temperature, di Isola di Calore, di Global Warning di gas serra e la concentrazione della popolazione e delle attività nelle nostre città ne è una delle cause. Per fare fronte a questo tema poi ci siamo concentrati sulle superfici orizzontali.

Un primo esempio applicativo, già presente sul mercato, è offerto dalle pavimentazioni drenanti i.idro Drain. Si tratta di un prodotto particolarmente apprezzato dai progettisti e dalla pubblica amministrazione per la realizzazione di piste ciclabili, parcheggi, parchi giochi. In quest’applicazione, si associano all’elevato indice di riflessione solare e un’eccezionale capacità di drenaggio delle acque meteoriche, di cui viene favorito il naturale ciclo, nonché la necessaria resistenza meccanica adatta a rivestire ampie aree come cortili, zone pedonali, parcheggi, piazze. Grazie a questa soluzione si possono diminuire le temperature superficiali delle pavimentazioni tra il 5% e il 20% rispetto a una pavimentazione in asfalto».

di Stefano Roncan, direttore commerciale Italcementi

Sede Italcementi a Bergamo.

I cantieri delle grandi opere come luogo di dialogo della filiera

Italcementi e Calcestruzzi sono presenti con i loro prodotti in numerosi cantieri di grandi opere, tra cui la Napoli-Bari, il Terzo Valico, il Tunnel del Brennero, il Porto di Salerno, il Porto di Gioia Tauro e tanti altri. Su tutti spicca il Ponte San Giorgio di Genova inaugurato lo scorso anno, per il quale Italcementi e Calcestruzzi hanno messo a disposizione persone, tecnologie e materiali.

Una sfida vinta grazie al gioco di squadra che ha coinvolto diverse aree di Italcementi e di Calcestruzzi: la ricerca per la messa a punto dei materiali, la produzione per i controlli di qualità, la logistica per il trasporto del materiale a un cantiere che non si è mai fermato, nemmeno durante il lockdown, fino alla tecnologia che ha controllato ogni betoniera e ogni metro cubo di calcestruzzo. Quali sono gli insegnamenti che possiamo trarre dalla ricostruzione del Ponte?

Fondamentali per il successo dell’impresa, sono state la collaborazione con la filiera e con il mondo dell’Università. La sinergia tra quest’ultimo e due imprese leader del settore delle costruzioni è una testimonianza importante di come la ricerca applicata possa rappresentare un vantaggio per tutta la filiera. Inoltre, è proprio grazie a un gioco di squadra che è stato possibile vincere la sfida della ricostruzione.

Ponte Genova | @Caccuri per Italcementi

Il modello adottato, nell’approccio multidisciplinare di progetto e nella sinergia continua tra i protagonisti della filiera, ha rimarcato la centralità del dialogo e del confronto tra committenza, progettisti e fornitori, partner nella realizzazione dell’opera, quali elementi di successo per il superamento delle problematiche di cantiere.

Un modello auspicabilmente replicabile anche in futuro e alla base di un nuovo modo di costruire, in cui proprio il dialogo tra tutti i protagonisti della filiera delle costruzioni diventa garanzia di corretta progettazione, corretto ingaggio, corretta fornitura di materiali e quindi sinonimo di qualità, competenze, responsabilità, etica, trasparenza, al servizio di chi usufruirà dell’opera.

Pietra Fusa | I podcast

Sono disponibili su tutte le piattaforme da Apple Podcast a Spotify da Spreaker a Google Podcasts i podcast Italcementi dedicati al mondo delle costruzioni, basta cercare Pietra Fusa. Nelle puntate già on line si parla di Purpose, l’insieme dei valori e delle azioni che descrivono il modo di operare di Italcementi, di sostenibilità dei materiali nelle costruzioni; delle attività di tutela della biodiversità nelle cave e dei materiali innovativi che rendono le nostre città più fresche e vivibili.

Italcementi per le pavimentazioni del Parco della Biblioteca degli Alberi a Milano.

Tra gli ospiti delle puntate i protagonisti del settore, i tecnici e i ricercatori di Italcementi e Calcestruzzi e i rappresentanti della filiera dell’edilizia: Roberto Callieri, Amministratore Delegato di Italcementi, Stefano Pogutz, docente di Sustainable Business and Green management all’Università Bocconi, Lorenzo Orsenigo, Presidente dell’Associazioni Infrastrutture Sostenibili (presente al Saie), Alfonso Di Bona, Amministratore Delegato di Calcestruzzi Spa, Elena Stoppioni, Presidente di Save The Planet ed Enrico Borgarello, direttore Innovazione di Prodotto di Italcementi.

Il fatto di poter creare pietre fuse, di qualunque forma, superiori alle naturali, poiché capaci di resistere a tensione, ha in sè qualcosa di magico“: così si esprimeva Pier Luigi Nervi, uno dei più importanti progettisti italiani, autore di architetture strutturali che ancora oggi sono un simbolo della capacità espressa dal nostro Paese di realizzare opere meravigliose con il cemento. E proprio dalla pietra fusa prende spunto il titolo della serie Italcementi.

I podcast Italcementi sono un ulteriore canale di comunicazione che affianca il sito internet, le attività sui social (Facebook, Instagram, Linkedin e Twitter) e il blog. I podcast hanno la stessa finalità: creare cultura del cemento a tutti i livelli, dai nostri clienti ai progettisti, alle imprese e a chi più in generale è interessato al mondo delle costruzioni.

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