Innovazione tecnologica

Italian Proptech Network (Ipn): creare valore attraverso la digitalizzazione della filiera immobiliare

Silvia Francesca Leoncini: "L’Italian PropTech Network è, a oggi, a livello internazionale, l’unico Hub dedicato al PropTech che nasce all’interno di un centro di ricerca universitario. Questo è per noi motivo di grande orgoglio. L’interesse scientifico verso il fenomeno è nato con la volontà di comprendere le dinamiche della digitalizzazione del settore delle costruzioni e real estate".
Italian PropTech Network
Italian PropTech Network

L’Italian PropTech Network (Ipn) nasce con l’obiettivo di aggregare PropTech italiane e/o operanti in Italia, associazioni d’impresa e altre aziende/organizzazioni, che condividono i principi della collaborazione virtuosa tra università e imprese, al fine di creare valore attraverso la digitalizzazione della filiera immobiliare. Abbiamo cercato di conoscerne meglio scopi e strumenti operativi parlandone con Silvia Leoncini, collaboratrice dell’associazione.

Silvia Leoncini, | Responsabile eventi Ipn.
Silvia Leoncini | Responsabile eventi Ipn.

Da dove nasce l’idea di strutturare un Italian Proptech Network e quali obiettivi si propone di perseguire?

Il principio cardine di Ipn è l’approccio scientifico allo studio sistemico del mondo PropTech. Ipn conduce dal 2018 un’analisi longitudinale dell’ecosistema PropTech in Italia, chiamata PropTech Monitor; questo costituisce un punto di riferimento nazionale attraverso la mappatura costante del fenomeno e della sua evoluzione e favorisce le sinergie con settori complementari e modelli di business consolidati, supportando l’innovazione e le opportunità di collaborazione tra imprese già esistenti e imprese neonate.

Più in generale, Ipn mira a promuovere la riconoscibilità del settore PropTech in Italia e all’estero, restituendone una rappresentazione quanto più efficace e puntuale creando un ponte tra le PropTech, gli investitori e gli operatori immobiliari più consolidati. Ipn sviluppa diversi servizi per le PropTech e, nello specifico, per gli aderenti, accelerando l’innovazione e la digitalizzazione del settore Real Estate.

Quali sono le attività principali attraverso cui Ipn opera?

Ipn si propone come network sinergico per favorire le connessioni e generare opportunità di collaborazione tra imprese, studiando scientificamente e sistematicamente l’evoluzione del fenomeno PropTech in Italia. Il principale strumento di cui si serve è l’Italian PropTech Monitor (Ipm), ovvero uno strumento di indagine per:

  • valutare il livello di digitalizzazione del settore Real Estate in Italia;
  • tracciare l’evoluzione del fenomeno PropTech in Italia;
  • comparare il fenomeno PropTech italiano con le esperienze internazionali.

Come opera?

Opera mappando le aziende PropTech fondate od operanti in Italia; conducendo una survey annuale, indirizzata a tutte le PropTech mappate, mirata a monitorare i trend del fenomeno in Italia; creando un network attraverso l’organizzazione di eventi e la partecipazione a numerose occasioni di confronto.

Ipn partecipa proattivamente a diversi eventi, anche al di fuori del territorio italiano, con lo scopo di ampliare i propri contatti, avvicinarsi agli operatori internazionali e allargare il proprio network di associati. Tra gli altri, gli European PropTech Awards, l’Asia-Pacific PropTech Summit, alcuni webinar organizzati da Unissu.

Ipn organizza e promuove eventi con le aziende, offrendo il contributo scientifico del team Ipn e il supporto per la promozione e la crescita della rete di contatti. Si è partiti con delle tavole rotonde virtuali su diverse tematiche, tra cui big data, short-term rent, il futuro degli uffici.

Nel 2023 si è scelto di puntare su un nuovo format: dei meeting mirati, ospitabili presso le sedi degli associati, con il format Ipn Talks. Il primissimo evento dell’anno però, di carattere convegnistico, è stato organizzato con la collaborazione di Edinnova presso Confindustria Bergamo.

Per il 2023 il grande obiettivo di Ipn è quello di realizzare il PropTech Day, ovvero il primo evento italiano completamente dedicato al PropTech dove le aziende associate avranno la possibilità di presentare le proprie soluzioni in forma espositiva. Ipn sta attualmente lavorando per poter realizzare questa giornata unitamente a istituzioni, enti e associazioni di categoria. Speriamo di poter svelare presto le date e i promotori di questa iniziativa!

Quali servizi offre Ipn ai suoi associati?

Ipn offre a tutti i suoi associati, sia membri sia partner, servizi mirati alla circolazione e scambio di informazioni, tra cui visibilità presso investitori e potenziali clienti, e, on demand, attività di consulenza per lo sviluppo del business. Nel dettaglio, i servizi e opportunità offerti sono:

  • visibilità sul sito internet “italianproptechnetwork.com”;
  • presenza nel database – book – dell’IPN con una scheda dedicata;
  • coinvolgimento nelle attività di comunicazione del gruppo IPN;
  • contenuti riservati accessibili sul sito IPN, quali il report annuale completo Italian PropTech Monitor e il book contenente le schede dedicate di ogni PropTech mappata;
  • possibilità di essere selezionati a partecipare a iniziative promosse da società e associazioni sul territorio italiano e internazionale;
  • possibilità di partecipare con tariffe agevolate come espositore o uditore a giornate pitch, su tutte il PropTech Day;
  • inviti a prendere parte o possibilità di ospitare e co-organizzare tavoli B2B con PropTech internazionali, investitori e/o società del mondo real estate;
  • possibilità di partecipare con tariffe agevolate a corsi di formazione tenuti dal gruppo REC;
  • possibilità a partecipare a eventi pensati per il networking quali la Global Real Estate Run;
  • supporto nel recruiting.

Ipn non è un’entità associativa tradizionale, in quanto è strettamente collegata al mondo accademico e, in particolare, al Politecnico di Milano. Come mai questo vostro interesse nei confronti del mondo PropTech e quali vantaggi secondo voi è in grado di offrire questo rapporto biunivoco tra università e aziende?

L’Italian PropTech Network è, a oggi, a livello internazionale, l’unico Hub dedicato al PropTech che nasce all’interno di un centro di ricerca universitario. Questo è per noi motivo di grande orgoglio. L’interesse scientifico verso il fenomeno è nato con la volontà di comprendere le dinamiche della digitalizzazione del settore delle costruzioni e real estate.

Nel 2017 si cominciava a vedere una spinta del mercato italiano a introdurre la tecnologia per ottimizzare e migliorare l’efficienza e la trasparenza delle operazioni. In questo contesto, il centro di ricerca Real Estate Center del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (Abc) del Politecnico di Milano ha iniziato una analisi per individuare i trend italiani, confrontarli con quelli internazionali e comprendere le dinamiche della digitalizzazione.

Utilizzando la survey annuale dell’Italian PropTech Monitor, Ipn è in grado di relazionarsi direttamente con le aziende, indagando e analizzando tematiche fondamentali per lo sviluppo del business delle realtà mappate: avanzamento tecnologico e quantità di tecnologie impiegate nell’erogazione di servizi e prodotti, fase di crescita aziendale, round di finanziamento ottenuti e relativo livello di difficoltà nel reperire finanziamenti, fase del ciclo di vita in cui si trovano, fasi del ciclo edilizio in cui operano, distribuzione del fatturato e altro ancora.

Inoltre, focalizzandoci sul “sentiment” del fenomeno PropTech in Italia” ascoltiamo le impressioni delle PropTech intervistate e tracciamo dei Kpi (Key Performance Indicators) che possiamo monitorare e analizzare nelle loro variazioni negli anni e altri Kpi che caratterizzano un periodo specifico.

Il lavoro condotto da Ipn, come centro di ricerca, ha permesso di individuare alcuni trend del fenomeno. Per esempio, l’ultima survey ha individuato una stretta connessione tra l’adozione tecnologica e il supporto allo sviluppo sostenibile. Per il futuro sarà sicuramente interessante focalizzarsi sugli aspetti Esg.

Infine, il fatto che Ipn sia insediato all’interno di un’istituzione accademica e che non sia un’associazione formale porta il vantaggio che il monitoraggio e tutte le attività sono gestiti in una logica del tutto no-profit.

Ipn si pone come organizzazione super-partes, il cui unico fine è di generare valore per l’ecosistema immobiliare italiano e avanzare la conoscenza. Grazie al suo ruolo, Ipn garantisce un certo rigore scientifico nell’approccio alla mappatura e alla categorizzazione delle varie PropTech.

Sicuramente le aziende possono trarre grande beneficio dal sapere dedotto dalla ricerca scientifica che quotidianamente il team Ipn svolge. Grazie alla collaborazione con ricercatori internazionali, Ipn non solo cerca costantemente di comprendere il divario tra il fenomeno PropTech italiano e le tendenze in atto in altre nazioni decisamente più avanzate della nostra (su tutte il Regno Unito, la Germania e la Francia), cercando quindi di colmarlo, ma anche di studiare e dimostrare quale sia l’effettivo valore aggiunto dell’investimento in tecnologia per il settore immobiliare e delle costruzioni nel nostro Paese.

Il convegno Edinnova è stato un momento interessante di apertura e sensibilizzazione sulla tematica della digitalizzazione nel mondo delle costruzioni, andando oltre al solito schema del Bim, ma proponendo anche esempi concreti di aziende che hanno saputo evolvere e diversificare i propri servizi grazie all’evoluzione digitale. Secondo voi la digitalizzazione è davvero in grado di trasformare un settore così fisiologicamente legato al lavoro manuale come quello delle costruzioni in tempi rapidi e in maniera irreversibile?

Occorre fare una precisazione, ovvero che, come può essere dedotto dalla nostra mappatura e dalla clusterizzazione annuale, le aziende PropTech afferiscono a diverse fasi del ciclo edilizio e, in particolare, quelle che sono legate più strettamente al mondo delle costruzioni vengono inserite nel cluster “ConTech – Construction + Techology” solamente dall’anno 2022.

Questo ritardo, rispetto alle aziende degli altri cluster inseriti dal 2018, risulta giustificato dal fatto che il settore delle costruzioni è ancora oggi strettamente connesso a soluzioni costruttive tradizionali, che sebbene affiancate dall’avanzamento tecnologico, risultano ancora ostili alla digitalizzazione. Va però detto che la crescita delle realtà definibili ConTech sta segnando un marcato incremento.

Il loro inserimento nelle fasi di progettazione e gestione del building, può portare numerosi vantaggi in termini di risparmio di tempi e costi. Il lavoro da cantiere è un lavoro dove la manualità e l’esperienza umana potranno difficilmente essere soppiantati dalle macchine.

Qui l’uomo deve imparare come la digitalizzazione può rendere il proprio lavoro meno pericoloso per la salute e la qualità della vita, più integrato nelle varie fasi a vantaggio di una maggior coerenza e linearità del ciclo edilizio, nonché più sostenibile. Ci stiamo lavorando.

Dal Proptech al Contech al Fintech: spieghiamo in maniera concreta ognuno di questi tre concetti a chi ancora non li conosce.

Secondo la definizione di Ipn “Il PropTech, Property + Technology”, attiene a startup e scaleup nonché a player e corporate che promuovono e realizzano soluzioni e servizi innovativi alle diverse scale, adottando tecnologie digitali evolute nell’ambito dei diversi segmenti che compongono la catena del valore in ambito immobiliare e delle costruzioni”. All’interno di questa macro-categoria di realtà innovative, troviamo il ConTech e il FinTech.

Qui occorre precisare che nel mondo immobiliare parliamo di “Real Estate FinTech”,  ossia di quelle realtà che offrono un supporto tecnologico-digitale alle varie fasi del ciclo economico-finanziario dell’immobiliare. Detto questo, possiamo concentrarci sulle altre due categorie ovvero PropTech e ConTech, per le quali Ipn ha voluto proporre una propria definizione.

“ConTech” si concentra su soluzioni tecnologiche che intervengono nell’ambito del settore delle costruzioni (Construction + Technology) e/o che facilitano e favoriscono la sinergia e l’integrazione di filiera tra servizi all’immobiliare e all’edilizia, supportando le attività professionali e di consulenza che attengono alla pianificazione, alla progettazione, alla gestione del cantiere e alla direzione dei lavori (project management, cost control, quantity surveying e altro) nonché al monitoraggio ambientale e strutturale dell’ambiente costruito.

Occorre specificare che FinTech e ConTech sono più di quello che condividono con il settore PropTech. FinTech riguarda tutta la digitalizzazione dei servizi bancari e finanziari, mentre ConTech comprende anche la produzione di nuovi materiali (a partire dalla loro composizione chimica, e via dicendo). Ciò che a noi interessa sono le attività che si intrecciano strettamente con la gestione degli immobili durante la loro vita utile.

Tra le attività che svolge Ipn avete mai pensato a momenti di formazione per il mondo imprenditoriale e professionale, al fine di accrescerne la sensibilità nei confronti del Proptech come opportunità di crescita?

Assolutamente sì. Stiamo costruendo un paio di iniziative formative che speriamo possano prendere forma entro il 2023. Da un lato un corso di formazione per professionisti e neolaureati, dove inquadrare il fenomeno della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica del settore immobiliare e delle costruzioni.

Il corso è attualmente in fase di definizione e speriamo di poterlo erogare entro la fine dell’anno; possiamo quindi invitare tutti coloro che voglio avere maggiori notizie a riguardo a manifestare direttamente con noi il loro interesse e forniremo loro maggiori dettagli.

Stiamo anche pensando a un corso per coloro che già operano nel mondo PropTech. Questo avrebbe più lo scopo di far conoscere alle PropTech italiane le realtà internazionali e sensibilizzarle rispetto al tema degli Esg e della sostenibilità, più in generale. Anche su questo ci stiamo mettendo all’opera.

In conclusione: qual è la vostra visione del mondo delle costruzioni per i prossimi anni e quali obbiettivi strategici si pone Ipn in tal senso?

Guardando agli sviluppi del mercato PropTech in Italia, diversi sono gli elementi che suggeriscono un decollo del settore ormai in piena attuazione. I dati di consistente e costante crescita registrati nell’ultimo quinquennio  ci restituiscono un quadro in cui l’Italia ha finalmente raggiunto un numero di PropTech significativo (273 realtà mappate nel 2022), del tutto comparabile con i contesti più avanzati.

È inoltre interessante sottolineare il dato registrato dall’Ipm sull’aumento medio delle tecnologie adottate dalla «PropTech italiana» per lo sviluppo del proprio business: questo prova una consapevolezza maggiore nella conoscenza tecnologica e nella ricerca di offrire servizi e prodotti sempre più digitali e complessi.

Vale la pena evidenziare come dai risultati della Ipm annual survey del 2022 venga espresso un netto miglioramento nella percezione che il campione considerato restituisce in merito allo sviluppo e alla diffusione culturale del PropTech nel nostro Paese.

In particolare, va sottolineato come l’indicatore relativo all’avanzamento della cultura tecnologica e digitale dei clienti in Italia evidenzi un significativo progresso, passando dal valore 1,8 dello scorso anno al 2,5 di quest’anno (in una scala da 1 a 5, dove 5 rappresenta il valore massimo).

Si tratta di un avanzamento tutt’altro che irrilevante, considerato che nel 2020 lo stesso indicatore si era fermato a 1,7. Anche il percepito rispetto alle potenzialità di crescita del settore nei prossimi 2 anni, in Italia, restituisce una visione ottimistica (3,8 sempre su scala 1-5).

Per l’Italia, come si evince dalla fase di stabilizzazione del fenomeno, in termini di appetibilità per gli investitori, si prospetta un 2023 positivo, in controtendenza rispetto agli scenari previsti per l’Europa.

Focalizzandoci sul settore delle costruzioni, per il futuro bisogna evidenziare il ruolo dell’innovazione tecnologica come elemento fondamentale in grado di produrre improvvise accelerazioni nello sviluppo del mercato; molte sono le tecnologie che si stanno affacciando solo ora o che non si sono ancora affacciate sul panorama ConTech e che, al di là delle contingenze economiche, potrebbero indurre ulteriori e sensibili sviluppi nel breve-medio periodo.

Guardando allo scenario globale, per i prossimi anni, bisognerà seguire il repentino avanzamento dei nuovi “must” del comparto immobiliare e delle costruzioni; su tutti i temi della finanza sostenibile (Esg) e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdg goals) verso i quali l’apporto di soluzioni tecnologiche potrebbe rivelarsi determinante nell’indurre un’ulteriore crescita e avanzamento del settore.

La struttura di Ipn

IPn – Italian PropTech Network nasce nel 2018 per volontà di Andrea Ciaramella, Stefano Bellintani e Chiara Tagliaro, Docenti e ricercatori del Laboratorio Rec – Real Estate Center del Dipartimento Abc – Architettura, Ambiente costruito e Ingegneria delle Costruzioni.

Ipn è stato affiancato, per i primi anni di vita, da un progetto Jrc – Joint Research Center, ovvero una partnership strategica stretta da un gruppo di società (in questo caso Accenture, Bnp Paribas Real Estate, Covivio e Vodafone), assieme all’Università e a organizzazioni territoriali, mirato a intraprendere una ricerca congiunta per sviluppare nuove soluzioni tecnologiche e digitali utili ai rispettivi core business.

Oggi Ipn si avvale di altri quattro collaboratori con diversi ruoli: Alice Paola Pomé, responsabile della ricerca e dell’amministrazione, Silvia Leoncini, responsabile degli eventi, Tommaso Truppi e Gloria Orlandini, con ruolo di affiancamento e assistenza alla ricerca e alla gestione dei rapporti con gli associati. Ipn, infatti, vive soprattutto grazie ai suoi associati.

Le realtà associate all’Ipn per il 2023 sono circa 50, suddivise tra partner e member. Inoltre, Ipn mantiene e allarga le sue conoscenze con associazioni internazionali con le quale instaura relazioni in “friendship”, tra queste Unissu, PropTech for Good, la Malesia PropTech Association, PropTech House, Lmre.

intervista a cura di Matteo Cazzaniga

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here