Produzione | Kastus

Rivestimento anti-microbico per touch-screen e superfici in vetro e ceramica

Kastus, spin-out del Technological University di Dublino, supportata da Enterprise Ireland, ha ideato e brevettato un rivestimento anti-microbico da applicare a qualunque touch-screen. Si tratta di una soluzione permanente ed efficace nell’uccidere germi e virus, compreso il coronavirus, come dimostrato dai test eseguiti presso laboratori indipendenti di New York. La formula rende immuni anche le superfici in vetro e ceramica.

La start-up irlandese Kastus lancia anche in Italia lo schermo trasparente protettivo da applicare facilmente a qualunque touch-screen esistente: dal telefono al bancomat.
Il rivestimento anti-microbico è già stato validato per distruggere il 99,99% dei super-batteri come Escherichia Coli e Mrsa e si è dimostrato efficace anche contro il coronavirus: il risultato rivoluzionario è stato certificato dai Nelson Laboratories di New York.

Kastus | Rivestimento anti-microbico per touch screen.

Kastus, spin-out del Technological University di Dublino, è supportata da Enterprise Ireland, l’ente governativo per il trade e l’innovazione, 1° Vc d’Europa e 2° al mondo.
L’impresa fondata nel 2014, ha sviluppato l’innovativa tecnologia anti-microbica che viene applicata durante il processo di lavorazione a superfici come vetro, ceramica e agli schermi protettivi da applicare a qualunque touch-screen: telefoni, tablet, bancomat, chioschi informativi.

John Browne, esperto nel settore e Ceo di Kastus, venne a conoscenza della rivoluzionaria tecnologia anti-microbica grazie a Enterprise Ireland alcuni anni fa. Subito ne intuì l’enorme potenzialità: l’automazione crescente ha portato con sé l’utilizzo dei touch screen in ogni campo, dall’ordinare un hamburger in un fast-food a espletare il check-in in aeroporto, dalla spesa al supermercato alla gestione dell’inventario di magazzino.

John Browne | Ceo Kastus

John Browne | Ceo Kastus.

«La nostra tecnologia rende più sicuro l’utilizzo dei touch-screen praticamente ovunque: dagli ambienti di lavoro, ai luoghi aperti al pubblico come centri commerciali, ospedali, aeroporti. Applicato in fase di lavorazione al vetro e ceramica li rende immuni dal virus per sempre. L’industria ha introdotto schermi per ogni funzione senza prendere in considerazione che queste superfici continuamente a contatto con le persone non potevano essere completamente sanificate. Potevano essere ’pulite’ con un panno umido che non fa altro che diffondere ancora di più i virus».

Come funziona

Il rivestimento brevettato da Kastus sfrutta l’umidità ambientale e la luce come carburante per generare una particolare molecola contenente ossigeno che si attacca a batteri e virus uccidendoli.

Per capirne il meccanismo, bisogna immaginare un sottilissimo strato in cui la superficie è spumeggiante e quindi sempre dinamica e in movimento. Il rivestimento viene applicato in fase di produzione, quando è sintetizzato nella superficie rivestendola di una pellicola sottile quanto duratura.

Kastus | Rivestimento per superfici e touch screen antibatterico.

Tecnologia brevettata

La tecnologia utilizzata da Kastus è unica e per questo sono stati investiti oltre 1 milione di euro per proteggerla con brevetti validi in tutto il mondo. Una spesa ingente in una fase di early stage, ma indispensabile. Sul mercato esistono infatti prodotti che si definiscono anti-microbici, come robot con lampade Uv, o spray a base di candeggina, ma la soluzione Kastus sembra essere unica perché è permanente, scientificamente efficace, facile da applicare agli schermi esistenti e non si disperde nell’ambiente.

Non appena si è diffusa la notizia del successo dei test contro il coronavirus, le richieste sono schizzate alle stelle. Attualmente Kastus conta clienti in Asia, Nord America ed Europa. Tra questi ci sono l’americano Zagg, produttore leader di schermi protettivi per ogni tipo di tablet e telefoni, e Al Maha Ceramics che dall’Oman esporta nei mercati asiatici e africani.

Nonostante la pandemia, l’azienda è stata in grado di accrescere la produzione per soddisfare la domanda grazie al team  R&D, guidato dal dottor James Kennedy, che ha sviluppato un processo produttivo in grado di soddisfare anche ingenti volumi di richieste.

Kastus fino a oggi ha raccolto 6 milioni di euro d’investimenti. Ora si sta concentrando su un round serie B di 10 milioni di euro e nei prossimi mesi punta a raddoppiare il personale a 50 addetti. La società ha due modelli di business: la vendita diretta del prodotto chimico e la cessione della licenza del brevetto di produzione. L’obiettivo in questo momento è diffondere il più possibile questa tecnologia per proteggere le persone dal contagio del coronavirus.

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