La rivoluzione sociale ed economica dell’edilizia parte proprio dal mondo della stampa 3D un tema questo che troverà ampio spazio all’interno di 3DPrint Hub, l’appuntamento che dal 5 al 7 marzo 2015 a
Fieramilanocity farà incontrare l’universo della stampa 3D con il mondo produttivo italiano.
Dall’aerospaziale al mondo delle costruzioni, passando per l’arredo e l’arte, così come l’automotive, la nautica, la meccanica, il medicale, la calzatura e la gioielleria: saranno molteplici le applicazioni pratiche della stampa 3D che verranno affrontate durante la tre giorni di 3DPrint Hub organizzata da Senaf.
STAMPA 3D: EDILIZIA E FUTURO
Quello edile è un settore chiamato a rispondere alla crescente domanda di strutture abitative a costo ridotto. Secondo l’Onu, infatti, entro il 2030 saranno più di 3 miliardi gli abitanti del Pianeta ad aver necessità di una casa costruita a basso impatto ambientale e con costi limitati, dato che gran parte di queste persone vive con uno stipendio medio di 3000 euro l’anno.
Fornire quindi una soluzione concreta e a costi contenuti è tra gli obiettivi che la stampa 3D integrata al mondo delle costruzioni punta a raggiungere entro pochissimi anni.
COME FUNZIONA UNA STAMPANTE 3D E COSA PUÒ FARE
Nel corso di 3DPrint Hub sarà possibile osservare dal vivo il funzionamento di una di queste stampanti:
la Giga Delta di 4 metri di Wasp Project, un modello capace di stampare una casa in contesti ambientali difficili grazie alla sua maneggevolezza che le permette un trasporto e un montaggio facile e rapido.
«Il nostro obiettivo – commenta Massimo Moretti, fondatore di Wasp Project – è quello di riuscire a stampare case utilizzando solamente le energie rinnovabili e a costi decisamente contenuti. Per questo abbiamo scelto l’approccio delta (con il movimento del solo estrusore) che consente un consumo 10 volte minore rispetto alle stampanti a portale uscite in Cina e negli Stati Uniti. Il fabbisogno di energia della Gigadelta è infatti di circa 300 watt, perfettamente gestibile con una batteria e pochi metri quadri di pannelli solari».
Grazie alle nuove tecnologie di stampa, come ad esempio la D-Shape sviluppata da Enrico Dini, è infatti possibile realizzare edifici di vario tipo e forma anche con complessità geometriche impensabili fino a 10 anni fa, tramite una macchina che deposita un legante liquido per strati successivi di materiale granulare.
Possiamo affermare – precisa Dini – che grazie al 3D Printing la tecnica manuale che è stata utilizzata fino ad oggi si rinnova e diventa «3D Layering Additive Manufacturing method”. Si tratta di un vero e proprio processo di fabbricazione digitale via computer che apre infinite opportunità per tutto il settore edilizio che finalmente vedrà al tempo stesso da una parte ridurre i tempi di costruzione e dall’altra massimizzare il rapporto fra volume stampato e materiale granulare impiegato».
AL VIA L’ERA DELL’ARCHITETTURA E DELL’EDILIZIA PERSONALIZZATA
Con la stampa 3D viene quindi superato il limite della complessità della realizzazione dei progetti e l’unica barriera rimasta è solamente la fantasia dell’architetto, l’idea del progetto. Già oggi, infatti, è possibile realizzare porzioni di fabbricato di forma libera per erigere case a muratura armata con isolanti interni e presto potremo vedere le prime costruzioni che fino a qualche anno fa erano definite come futuristiche.
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