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La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano

L’idea di «città compatta», la sua pianificazione, le strategie per realizzarle e il disegno urbano che può derivarne sono al centro del volume di Roberto Cassetti che evidenzia come con l’avvento del nuovo secolo sia finito un periodo storico dell’urbanistica.

la citta compattaL’urbanistica moderna è uscita silenziosamente dalla scena urbana, dove era entrata in modo spettacolare e con grande clamore negli anni ’30 legandosi indissolubilmente alle idee di razionalità e di progresso.

E lo stesso è accaduto, senza quasi che ce ne accorgessimo, alle varie urbanistiche postmoderne, che si sono avvicendate nei trent’anni successivi in nome dell’ironia, del capriccio, della logica del frammento. Al loro posto si è fatta strada, e si è ormai affermata, una nuova idea di città: l‘idea della città compatta.

Qui si tratta di quest’idea che è emersa nel pensiero e nella pratica della pianificazione e del disegno urbano e sulle strategie spaziali per realizzarla. Un’idea di città che si è trasformata radicalmente rispetto a quelle di mezzo secolo e di un quarto di secolo or sono, e sta evolvendo in una direzione dai contorni sempre più definiti, che sta cambiando la struttura di concetti, di principi e di azioni per pianificare e progettare la città e il territorio.

Nessuno può dubitare seriamente del fatto che tra gli anni ’90 e gli anni Duemila sia finita un’epoca dell’urbanistica e che ne sia iniziata una nuova. Questo libro forse può aiutarci a capire quali siano i nuovi problemi urbani che abbiamo di fronte e la base comune di pensiero (i principi in altri termini) che presiede alle strategie di composizione spaziale che vengono predisposte nelle città maggiori per fronteggiarli.

Autore: Roberto Cassetti
Casa editrice: Gangheri Editore
Pagine: 368
Prezzo: 80 euro

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