Regione Lombardia | Bando

La conservazione di beni e siti Unesco della Lombardia

Scade il 23 giugno il bando della Regione Lombardia per finanziare interventi di restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo del patrimonio archeologico e dei siti Unesco lombardi. Ai soggetti pubblici è riservata la quota di 1 milione di euro.

Dalla Regione Lombardia è stato pubblicato il bando per il finanziamento di interventi di valorizzazione del patrimonio archeologico e dei siti Unesco lombardi per l’anno 2014.

Mantova, sito Unesco
Mantova | Sito Unesco

La dotazione del fondo è di 1,5 milioni di euro e permetterà il finanziamento di interventi ai sensi della legge regionale 6/8/1984 (n. 39) e della legge regionale 19/12/1991.
Il contributo può essere concesso fino ad un massimo del 70% del costo del progetto fino a 200mila euro. Il bando scade il prossimo 23 giugno.

Sacro Monte di Varese
Sacro Monte di Varese | Sito Unesco

L’obiettivo è quello di promuovere interventi di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio archeologico e dei siti Unesco della Lombardia per migliorare la fruizione pubblica e diffonderne la conoscenza anche in previsione dell’Expo del prossimo anno.
Sono finanziabili interventi di restauro, risanamento conservativo, scavi, indagini archeologiche, acquisizioni di terreni di interesse archeologico. Finanziabile anche la realizzazione di supporti per la conoscenza e la valorizzazione del sito (anche multimediali).

Il versante italiano del Monte San Giorgio, a cavallo tra Lombardia e Canton Ticino, patrimonio Unesco
Il versante italiano del Monte San Giorgio, a cavallo tra Lombardia e Canton Ticino | Sito Unesco

Gli interventi sono ammissibili solamente se garantiscono la pubblica fruizione. I contributi sostengono la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo riguardanti beni immobili e complessi architettonici di interesse culturale, nonché la realizzazione di strutture stabili al servizio della gestione e valorizzazione del sito.
Possono presentare domanda i soggetti pubblici e privati che siano proprietari, detentori o gestori del bene oggetto dell’intervento. Ai soggetti pubblici è riservata la quota di 1 milione di euro.

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